valutazione-di-una-startup

Hai validato la tua idea di business e il prossimo passo diventa quello di far crescere la tua startup sul mercato.

Una delle soluzioni più interessanti è quella rappresentata dagli incubatori e dagli acceleratori.

Queste realtà infatti mettono a disposizione delle startup selezionate risorse importanti, sia a livello finanziario che nel settore della formazione.

Una possibilità importante, che riguarda startup in diverse fasi della loro vita, e che può determinare la differenza fra successo e insuccesso di un business.

Quello che sicuramente ti chiedi è come fanno acceleratori e incubatori a  e a ritenerla adatta a partecipare a un programma.

Ci sono dei software dedicati a questa attività? E quali sono?

Scoprirlo ti può aiutare a capire se la tua startup ha le carte in regola per entrare in un incubatore o acceleratore.

Metodi di valutazione di una startup per acceleratori e incubatori

# Acceleratori e incubatori: che software usano

La risposta ti può sorprendere ma non esiste un software dedicato direttamente alla valutazione delle startup per acceleratori e incubatori.

Questo avviene in Italia: ma anche in un paese dove la cultura delle startup e il loro sostegno è più diffusa, non c’è un software di questo tipo.

In realtà è molto probabile che gli acceleratori e gli incubatori utilizzino delle soluzioni “interne” per valutare le startup.

Che potrebbero essere anche fogli di calcolo o altri semplici programmi .

Ma si tratta di soluzioni che non sono di pubblico dominio.

Ci sono, è vero, alcuni tools che permettono di valutare una startup come Eqvista, ma la valutazione che si può ottenere è legata al valore della startup stessa.

Una valutazione utile per capire, per esempio, quanto capitale richiedere con un equity crowdfunding, ma meno per capire se si può rientrare in un programma di incubazione.

Quelle che piuttosto sono conosciute e utilizzate sono le metodologie di valutazione e monitoraggio di una startup.

# Metodologie di valutazione di una startup

Considerando la natura dell’attività di incubatori e acceleratori, è molto probabile che il valore di una startup venga tenuto in considerazione.

Allo stesso modo vengono valutate le sue possibilità di crescita vengano tenute in seria considerazione.

Ma cosa succede se la tua startup è nella fase di seed, quindi ha già validato la sua soluzione ma ha la necessità di lanciarsi sul mercato?

In questo caso è difficile che i diversi metodi possano dare delle risposte chiare e univoche.

Per questo vengono applicati diversi metodi, i cui risultati vengono poi mediati tra loro per determinare il valore di una startup.

Questo permette di ottenere un risultato per quanto più possibile vicino alla realtà.

# I sistemi di valutazione “classici”

Ci sono diverse metodologie che acceleratori e incubatori possono utilizzare per valutare una startup.

Metodi di valutazione che possono essere utilizzati anche per creare una campagna crowdfunding di successo.

Devi tenere conto del fatto che una startup in fase di seed di solito ha un ebitda o margine operativo lordo inferiore a 0.

Quindi questo dato non può essere utilizzato nella valutazione.

Fra i metodi più utilizzati ci sono:

il Discounted Cash Flow: che si basa su Business Model e flussi di cassa, ma che non è utile in caso di ebitda <0;
il metodo Venture Capital: che considera la valutazione Pre-Money e Post-Money della startup, basandosi sull’ipotesi di un’exit in un tempo massimo di 10 anni;
metodo Matchmaking: quando la soluzione proposta dalla startup risponde a specifiche richieste nel campo dell’innovazione, rendendo probabile un’ipotesi di rapida acquisizione della società;
metodo Berkus: che attribuisce alla startup dei punteggi in base a 5 fattori determinanti per il successo, cioè Team, Tecnologia, Traction Commerciale, Relazioni Strategiche e Valore dell’Idea, attribuendo a ogni fattore un valore fino a 500.000 euro.

Se la determinazione di valore di una startup è importante, lo è altrettanto il monitoraggio, che tiene conto di altri fattori.

Fattori che puntano l’attenzione  sulle reali possibilità di concretizzazione dell’idea di business e sulle possibilità di testare rapidamente l’idea sul mercato.

# Che ruolo gioca il Business Plan?

Il Business Plan è ritenuto un fattore chiave per il sucesso di una startup e non solo.

Per esempio, sapendo il crowdfunding cos’è e come funziona, conosci l’importanza di un business plan dettagliato anche per questa attività.

Ma che ruolo può avere il business plan nelle metodologie di valutazione di una startup per un programma di accelerazione o incubazione?

Considerando che il business plan è il biglietto di presentazione della tua startup, dovrebbe rientrare nel processo di valutazione.

Ma è anche sicuro che non si tratta dell’unico fattore di valutazione per l’ammissione a un programma, ma che si affianchi ad altri, legati a diversi fattori.

# I sistemi legati alla Lean Startup

Hai visto alcuni dei metodi finanziari classici usati per la valutazione di una startup.

Si tratta di metodi che però possono essere poco utili se applicati a una startup nelle prime fasi di sviluppo.

Per questo è probabile che, nella valutazione di una startup, acceleratori e incubatori si affidino a metodi diversi.

Come quelli che tengono in considerazioni fattori legati al potenziale sviluppo della startup.

In particolare  quelli legati alla metodologia della Lean Startup e del Business Model Canvas.

In questo caso la visione dominante è quella di una startup come soggetto in divenire.

Un soggetto che è alla ricerca di un Business Model completo e vincente, che ha le potenzialità di crescita e che può raggiungere questo obiettivo.

Queste metodologie sono quelle che puoi applicare anche quando studio come aprire un crowdfunding per la tua startup

Le valutazioni sono legate ad alcune delle metodologie legate al Lean Startup, in particolare:

al Problem Solution Fit: sistema di lavoro Canvas che permette di capire qual è il problema che una startup può risolvere e per quali persone;
al Problem Market Fit: che entra in gioco dopo la creazione del MVP e viene definito dall’incontro fra desiderabilità della soluzione, redditività del Business Model e alla fattibilità concreta della soluzione;
alla Traction: cioè la dimostrazione che la soluzione proposta dalla startup è davvero in grado di interessare il pubblico;
al MVP: il prodotto con funzionalità minime, cioè la soluzione proposta nei suoi elementi essenziali, in modo che il pubblico sia in grado di valutarla e quindi di validarla;
KPI: cioè le metriche che possono riguardare la monetizzazione del business o anche l’utilizzo della soluzione di business;
Pivot: le strategie per modificare in modo radicale un business in caso di risultati poco soddisfacenti.

Una serie molto vasta di metodologie di cui viene tenuto conto: singolarmente e anche nel complesso offrono la possibilità di valutare una startup in fase di seed.

E quindi, per acceleratori e incubatori, di decidere se la tua startup ha le carte in regola per essere ammessa ai loro programmi.

# L’obiettivo da centrare

L’utilizzo di tutte queste metodologie nella valutazione di una startup da parte di acceleratori e incubatori permette di capire diversi aspetti di una startup e dei suoi founder.

E proprio questi aspetti sono rilevanti per acceleratori e incubatori alla ricerca di nuove startup su cui puntare.

In particolare, l’attenzione viene centrata su:

le ipotesi di lavoro fatte dai founder e la loro attività per verificarle o smentirle nel concreto;
l’approccio al lavoro dei founder: cioè come gli startupper operano all’interno della loro creatura. L’ideale è seguire gli approcci “to delight a few”, per la ricerca della soddisfazione del cliente; “Solve it for the customer”, che previene e risolve gli eventuali problemi legati a una soluzione di business; “automate” che prevede, nelle fasi più avanzate di crescita, di basarsi sull’automazione dei vari processi, in modo da risparmiare tempo e denaro
la Traction: cioè la valutazione, tramite metriche precise, del coinvolgimento del pubblico rispetto alla soluzione proposta dalla startup e la sua evoluzione nel tempo;
le pietre miliari: cioè gli obiettivi, a livello tecnico e commerciale, che la startup deve raggiungere in un intervallo di tempo breve o al massimo medio;
la difendibilità della soluzione: questo fattore viene valutato con il sistema delle 5 forze teorizzato da Porter, che tiene conto dei concorrenti diretti, del potere dei fornitori, di quello degli acquirenti, la minaccia dei prodotti sostitutivi e la rivalità tra i competitor esistenti.

# La valutazione di una startup: un processo completo

L’insieme di questi sistemi di valutazione permette ad acceleratori e incubatori di capire se la startup può essere adatta al programma o meno.

Devi considerare che l’eventuale risposta definitiva potrebbe non essere ottenuta subito dopo la presentazione della domanda.

E nemmeno dopo l’esposizione del pitch o di altre presentazioni della tua startup.

Il processo di valutazione da parte di acceleratori e incubatori è piuttosto complesso e richiede tempo.

Tempo in cui tutti i fattori visti prima vengono misurati, messi a confronto con l’idea di business, valutando anche e soprattutto il tuo impegno personale nel progetto.

Impegno che deve essere massimo, come accade anche per il lancio di un prodotto o di una campagna di equity, per dimostrare la reale possibilità di crescita della startup.

# Conclusioni

Entrare in un programma di accelerazione o incubazione può rappresentare la svolta verso il successo per la tua startup.

La possibilità di concretizzare la tua idea di business diventa molto concreta e la crescita può essere decisamente molto rapida.

Capire quali strumenti e metodologie di valutazione di una startup vengono utilizzate può aiutarti a valutare se la tua società è pronta per fare questo passo.

E dove eventualmente intervenire per rendere il tuo progetto realmente interessante agli occhi di acceleratori e incubatori.

Cosa pensi delle metodologie utilizzate per valutare le startup?
Sono adeguate o meno?
Rispondi in un commento!

VUOI SAPERE
COME FINANZIARE UNA STARTUP?

Leggi l'ebook ed imparerai a cosa serve:

Il fondo di garanzia
Gli investitori privati: Business Angel e Venture Capital
Il crowdfunding: equity, reward, lending e donation
Incubatori ed acceleratori
Competizioni
E molti altri strumenti di finanziamento
finanziare

Se ti piace l'articolo, lascia un commento e condividilo  


Leave a Reply

Your email address will not be published.