Il mattone occupa da sempre un posto privilegiato nel cuore degli italiani: che si tratti di comprare casa per abitarci, andare in vacanza oppure come investimento, il mercato immobiliare, nelle sue diverse forme, rappresenta uno di quei settori che sembrano resistere e rinascere anche alle crisi più profonde.
Ma quello immobiliare è anche un mercato che ha affrontato una profonda trasformazione negli ultimi anni: sono emerse nuove necessità, sia da parte di chi compra che da parte dei venditori.
E, almeno fino a qualche anno fa, era molto difficile, se non impossibile, fare a meno di una figura di intermediazione, normalmente identificata con l’agenzia immobiliare.
Ma l'intermediazione porta con sé un costo, spesso indeterminato e che può raggiungere anche livelli alti.
E proprio per superare questo modello di mercato è nata Homepal, in origine marketplace per fare incontrare domanda e offerta nel campo immobiliare (per compravendite e acquisti) ed evoluta negli ultimi anni in un modello di business avanzato.
Attualmente infatti al servizio di marketplace Homepal affianca anche un servizio che si può definire di agenzia immobiliare online, con costi certi e affidandosi a una rete diffusa di agenti sul territorio.
Quindi, oltre alla ricerca dell’immobile giusto per il cliente, anche la possibilità di essere assistiti in tutte le operazioni che precedono la vendita o la stipulazione del contratto di affitto.
# L'offerta di servizi
Oltre all’ampia disponibilità di annunci, che derivano dall’essere fra i primi portali specializzati in real estate in Italia, l’offerta di Homepal è caratterizzata da una serie di servizi unici.
Per quel che riguarda i venditori, l’inserimento dell’annuncio prevede un costo fisso per un anno (49 euro) senza la richiesta di ulteriori percentuali o commissioni.
Questa cifra da diritto al supporto clienti per l’organizzazione delle visite all’immobile (che vengono sempre condotte dal proprietario) e all’assistenza post-visita, con la negoziazione e la preparazione dei documenti necessari al preliminare di vendita e alla registrazione dei contratti.
Uno dei punti di forza di Homepal è il servizio “Venduto Garantito”: la garanzia di ricevere, entro 45 giorni dalla pubblicazione dell’annuncio, una proposta di acquisto in linea con quanto chiesto dal venditore.
Nel caso questo non accada è previsto il rimborso del costo del servizio (690 euro).
In questo caso l’intervento di Homepal è molto vicino a quello di una tradizionale agenzia immobiliare, con l’invio di un fotografo, la preparazione dell’annuncio e un’assistenza continua in tutte le fasi dell’eventuale trattativa.
Un’idea innovativa per affrontare un mercato le cui logiche per decenni sono rimaste immutate: in questo si trova la chiave del successo di Homepal, che permette di sfruttare le potenzialità della rete per semplificare tutte le operazioni di ricerca di un immobile.
Grazie agli innumerevoli annunci, che coprono moltissime città in Italia, e grazie alle fotografie che illustrano già in parte lo stato degli immobili, diventa possibile fare una prima cernita per poi riservare la visita sul posto solamente alle case più interessanti.
Dalla parte dell’offerta Homepal mette a disposizione una vetrina privilegiata, in grado di far arrivare l’annuncio solo alle persone realmente interessate.
Inoltre il sistema da la possibilità di fissare direttamente un incontro fra le parti, senza la necessità di contatti via mail o via telefono.
# I founder
Homepal è stata fondata nel 2014 da Andrea Lacalamita, Fabio Marra, Monica Regazzi e da un gruppo di manager e imprenditori che li hanno sostenuti nel corso di questo ambizioso progetto.
Ed è proprio Andrea Lacalamita, con esperienza nelle più importanti banche italiane, ad aver spiegato quale è stata la molla che ha fatto nascere l’idea di un’agenzia immobiliare completamente online.
18 trasferimenti e 18 cambi di casa in pochi anni, che stavano a significare 18 provvigioni versate ad agenzie immobiliari che spesso non erano in grado di soddisfare le richieste del cliente: questa situazione ha spinto i founder a pensare un nuovo modo di gestire le compravendite e gli altri contratti del settore immobiliare, completamente online, per un risparmio di tempo e di denaro.
Attualmente Monica Regazzi, con un passato in JP Morgan, ricopre il ruolo di CEO affiancata da Federico Pagliuca, esperto di Real Estate.
Andrea Lacalamita è CMO mentre Fabio Marra ricopre il ruolo di CCO.Del team fanno parte anche Mauro Patrignani, come CTO.
# La storia
Dopo la creazione nel 2014, Homepal registra il primo successo con la raccolta di 1 milione di euro da un gruppo di Business Angel fra cui si trova Davide Serra, nel 2105.
L’anno successivo, il 2016, è quello dell’esordio sul mercato, con l’apertura del portale homepal.it .
Il 2017 rappresenta un anno di crescita per Homepal, che affronta un aumento di capitale per 2,7 milioni di euro: nella società entrano diversi investitori privati e Per Banca.
Nello stesso anno Homepal si aggiudica il premio Fitech Age Awards come migliore startup del settore real estate.
Il 2018 rappresenta l’inizio del cambiamento, con il lancio del servizio di valutazione immobiliare con i big data, novità assoluta per l’Italia.
In effetti, la valutazione di un immobile è sicuramente uno dei passaggi più delicati, perché una valutazione troppo elevate può vanificare l’operazione di vendita, mentre una valutazione troppo bassa porta a scontentare il cliente.
I Big Data forniscono uno strumento di valutazione molto accurato, che tiene conto dei diversi fattori che possono incidere sul valore di un immobile.
Nel frattempo viene completato un secondo aumento di capitale, questa volta per 2,3 milioni di euro, e l’ingresso di nuovi azionisti, come Daniele Ferrero, CEO di Venchi.
Si tratta di un anno importante anche per le affermazioni nelle competition: infatti Homepal è selezionata tra le 5 migliori startup finaliste di B Heroes, trasmissione tv sul NOVE di Discovery Italia e programma di accelerazione in partnership con Intesa Sanpaolo e viene selezionata da Endeavorx, programma ideato da Endeavorx Italia e Fondazione CRT, tra le sei startup italiane “ad alto impatto”.
Ultima novità dell’anno è il lancio del servizio di venduto garantito in 45 giorni.
Nel 2019 Homepal modifica in modo importante il suo modello di business diventando anche agenzia: ai servizi digitali si affianca il servizio di intermediazione immobiliare per una assistenza del cliente a 360 gradi.
Sempre durante il 2019 Homepal è tra le 14 migliori realtà innovative in Italia e nell’Europa sudorientale individuate da ScaleIT per la quinta edizione della piattaforma- evento dedicata a far incontrare le migliori scaleup con gli investitori internazionali.
# Il Modello di Business
Il modello di Business di Homepal si è modificato durante gli anni: dopo una partenza in cui il portale era concepito come un marketplace di annunci immobiliari, per favorire l’incontro della domanda e dell’offerta nel settore con una semplificazione delle procedure di contatto, Homepal è cresciuto.
Ascoltando le esigenze dei suoi possibili clienti e osservando l’evoluzione del mercato, Homepal ha deciso di implementare alcune funzioni di assistenza durante il processo di ricerca e soprattutto di compravendita.
In questo modo Homepal è andata definitivamente oltre il concetto di agenzia immobiliare: la sua offerta di servizi digitali permette di coprire le esigenze dei clienti completamente in digitale, con tempi rapidissimi di risposta.
Inoltre, la scelta di determinare a priori dei costi fissi la rende unica sul mercato: per i clienti la soluzione per comprare e vendere casa è a portata di un click.
Il processo parte dal caricamento dell’annuncio da parte del venditore sul portale e prosegue con la vendita di servizi accessori che possono essere utili a ottenere una maggiore visibilità.
Fra le ulteriori linee di ricavo vi sono le provvigioni sulla vendita e la generazione dei lead su finanziamenti.
# La crescita e l’importanza dei finanziamenti
La crescita costante di Homepal è dovuta anche alla capacità del suo team di raccogliere finanziamenti importanti in maniera regolare.
In questo modo, con capitali “freschi” sempre a disposizione, è diventato possibile far crescere il progetto attraverso i diversi step tipici della vita di una startup.
Il primo passo è stato quello di ricorrere a un gruppo di Business Angel dopo solo un anno di creazione della società, che ha portato alla raccolta di 1 milione di euro, somma che ha permesso a Homepal di entrare sul mercato come marketplace di annunci immobiliari.
I successivi due round di finanziamento sono stati invece compiuti con aumenti di capitale, rispettivamente di 2,7 e 2,3 milioni di euro.
Questo ha portato all’ingresso nella società sia di investitori privati che di investitori istituzionali.
In particolare PerBanca, che ha in questo modo iniziato anche una partnership con Homepal.
Anche in questo caso i finanziamenti hanno avuto uno scopo ben preciso: prima l’implementazione del sistema dei Big Data per una migliore analisi e valutazione degli immobili e poi il cambio di passo decisivo, cioè la trasformazione del modello di business da semplice marketplace ad Agenzia Immobiliare completamente online.
# La scelta del crowdfunding
Il passo successivo è stato quello di ricorrere al crowdfunding, attraverso la piattaforma Mamacrowd, nel primo trimestre del 2021.
La campagna è partita con un obiettivo ambizioso, quello di raccogliere un finanziamento minimo di 400.000 euro, ma il risultato ha superato ogni aspettativa.
Infatti sono bastati pochi giorni perché la campagna andasse in overfunding, arrivando a raccogliere 1 milione di euro in sole 72 ore.
Questo incredibile successo ha portato a una revisione degli obiettivi della campagna, arrivando a raggiungere i 2,5 milioni di euro.
Una campagna di crowdfunding di assoluto successo: le motivazioni si possono individuare sia nella bontà del progetto sviluppato, che arrivava al crowdfunding con un fatturato in crescita (+440%) dal 2018 e che va a toccare, anche se indirettamente, l’investimento nel “mattone”, che come sempre interessa molto gli investitori italiani.
Ma sicuramente la capacità di promuovere il crowdfunding, con i giusti canali di comunicazione, ha dato una spinta decisiva al successo.
Interessante è soprattutto l’idea di affiancare alla classica campagna di equity crowdfunding, che prevede per gli investitori una partecipazione al capitale della società, anche una forma di ricompensa molto vicina al classico reward crowdfunding.
Per quel che riguarda la parte relativa all’equity crowdfunding, la campagna prevede due tipologie di quote, a fronte di diversi investimenti.
La tipologia A, che prevede un investimento minimo di 25.000 euro, porta come ricompensa anche il diritto di voto e di prelazione (oltre a quelli patrimoniali).
Per quel che riguarda la parte più reward, sono previste delle agevolazioni per l’utilizzo dei vari servizi di Homepal, fino ad arrivare alla possibilità di utilizzare il servizio in modo completamente gratuito (sia come venditore che come acquirente).
Si tratta di un’offerta importante, che viene già prevista anche per coloro che decidono di aderire alla campagna con una quota di base (500 euro).
Oltre alla possibilità di sfruttare i benefici fiscali derivanti da questo tipo di investimento, con questa offerta si cerca di “catturare” l’attenzione di tutti quei soggetti che vengono a conoscenza della campagna perché interessati a utilizzare i servizi del portale.
In questo modo diventa possibile ampliare il pubblico dei possibili finanziatori, andando a raggiungere soggetti che potrebbero non essere stati in un primo momento a conoscenza della campagna di crowdfunding.
# I progetti per una futura crescita
La campagna di finanziamento attraverso il crowdfunding ha degli obiettivi ben precisi per il team di Homepal.
In particolare i progetti di Homepal puntano a un’espansione ulteriore dell’attività, con un ampliamento del team interno e delle collaborazioni con i Digital Agents, le figure di agenti immobiliari che operano completamente da remoto nell’assistenza ai clienti.
Inoltre la massima attenzione verrà riservata allo sviluppo di un'app dedicata: con le ultime evoluzioni a livello informatico, la fruibilità da device mobili diventerà sempre più importante, fino quasi a dominare il mercato, è c’è bisogno di un’app che permetta di sfruttare in modo semplice tutte le funzioni offerte dal portale.
Ma le ambizioni sono decisamente importanti: grazie all’ingresso a livello di comunicazione in una canale come quello delle trasmissioni televisive, la conoscenza del brand di Homepal dovrebbe arrivare anche a chi è più digiuno di tecnologia.
Oltre a far crescere il pubblico dei fruitori del servizio di Homepal, il team punta a espandere il business, coinvolgendo un segmento di clienti in particolare: quello delle case di lusso.
Un segmento rilevante come dimensione e che può portare non solo a un ritorno di brand importante ma anche a guadagni di peso per la società.
# Un’intuizione in grado di rivoluzionare il mercato
La storia di Homepal mostra come una startup possa essere innovativa anche scegliendo un mercato che per storia e tendenza risulta fortemente “conservatore”.
Perché probabilmente non esiste mercato conservatore più di quello del mattone: un mercato le cui dinamiche sono le stesse da decenni e in cui Homepal è entrato con una forza dirompente, riuscendo non semplicemente a porsi in concorrenza con la figura dell’agenzia immobiliare classica, ma a superarla, per un modello di business completamente nuovo.
L’idea di sfruttare le nuove tecnologie per venire incontro ai bisogni dei clienti si è rivelata vincente, portando a una crescita rapida, accompagnata da una modifica del modello di business, che si è dimostrato pronto ad adattarsi alle nuove richieste.
# Approfondimenti
- Homepal (Sito web)
- Homepal (Facebook)
- Homepal (Twitter)
- Andrea Lacalamita (Linkedin)
- Fabio Marra (Linkedin)
- Monica Regazzi (Linkedin)
- Ninja Marketing
- Mamacrowd
- Il Sole 24 Ore
- A Cup of tea (Intervista ad Andrea Lacalamita)
- RedTV (Intervista a Monica Regazzi)
1 Response to "Homepal – Come Rivoluzionare Il Mondo Delle Compravendite Immobiliari"
Complimenti per l’articolo ed anche per le fonti citate