Ciao Roberto e bentornato su Startup Vincente.

Dopo la nostra prima intervista, torniamo a parlare con te di avvio di una startup e di quali sono le scelte migliori da effettuare in ambito fiscale.

Ciao Dante.

Ok Roberto, partiamo. Supponiamo che io voglia aprire un blog per iniziare a vendere un mio prodotto digitale. In termini di costi di apertura e di gestione annuale mi conviene scegliere una ditta individuale o una srl semplificata?

La scelta tra ditta individuale e società è abbastanza complessa. Intanto dobbiamo sfatare un mito: costituire una SRL semplificata rispetto a una classica SRL tradizionale non comporta particolari vantaggi (ad eccezione dell’azzeramento della parcella del notaio); entrambe presentano purtroppo esattamente la stessa mole di adempimenti e costi.

In genere a causa della contabilità ordinaria, del deposito bilancio e di tanti altri costi aggiuntivi tra diritti, bolli e adempimenti vari, i costi di gestione sono molto più alti rispetto a quelli sostenuti per una semplice ditta individuale

Volendo fare un calcolo, non al centesimo, di che cifre stiamo parlando?

La ditta individuale, la si può costituire direttamente con l’ausilio del proprio consulente e servono pochi giorni per attribuire la partita iva e iscrivere la ditta presso il Registro delle Imprese.

Noi, ad esempio, con Partita Iva 24 richiediamo 75 euro per avviare tutte le pratiche, esclusi diritti, bolli e altri costi di istruttoria che invece vengono addebitati direttamente dalla Camera di Commercio e dal Comune (si può arrivare a spendere di solito massimo altri 130 euro per pratiche semplici).

Per la contabilità e la dichiarazione dei redditi inoltre siamo molto economici: il nostro pacchetto comprende tutto e chiediamo soltanto 35 euro al mese per chi aderisce ad esempio al regime fiscale forfettario.

La SRL semplificata comporta invece già da subito diversi costi e adempimenti in più: circa 310 euro per vidimare i libri sociali oltre a diverse marche da bollo e ulteriori 30 euro di diritti fissi, circa 350 euro tra tassa di iscrizione e altri costi addebitati dal registro delle imprese, ecc.

La vera differenza però è nel costo della consulenza contabile e fiscale: i commercialisti possono arrivare a chiedere anche svariate migliaia di euro per gestire tutti gli adempimenti.

Le responsabilità e la mole di lavoro è enorme per i professionisti e giustamente questi meritano di essere pagati di più rispetto al compenso richiesto per una ditta individuale

Invece in termini di gestione operativa di una startup, conviene una ditta individuale, una srl semplificata oppure non ci sono differenze?

Se sei da solo, il tuo patrimonio personale è modesto, il tuo business non è molto rischioso e sei in piena fase di startup, costituire una SRL (o una SRLS) è una follia.

Se invece si hanno diversi soci e finanziatori la strada della società è obbligata. L’unico vantaggio vero della SRL o SRL semplificata è la tutela del proprio patrimonio ovvero l’autonomia patrimoniale perfetta: se va male, avrai perso soltanto il capitale conferito.

A livello operativo le differenze sono enormi: una ditta individuale non comporta nessun problema di gestione particolare, decidi tutto tu, ogni tanto ti interfacci con il tuo consulente, nessuna complicazione anche in termini di prelievo di utili.

E’ possibile creare anche una srl unipersonale? Se sì quali sono i suoi vantaggi e svantaggi?

L’SRL uni-personale (può anche essere una semplificata) è adatta per chi è da solo, non vuole condividere la gestione con nessuno e contemporaneamente vuole tutelarsi sul fronte personale.

Gli svantaggi sono quelli detti prima: maggiori costi e maggiori adempimenti.

Marco ci chiede una delucidazione su quanto possa costare l’INPS nel caso di una srl semplificata?

Sia per quanto riguarda il peso sulla società stessa che sull’eventuale amministratore che spesso coincide con il socio di riferimento.

L’INPS non cambia tra SRL e SRL semplificata; bisognerebbe analizzare innanzitutto i soci lavoratori all’interno della stessa e quelli che invece contribuiscono con il solo apporto di capitale e che sono impiegati altrove.

Di sicuro i soci lavoratori che lavorano nella società sono obbligati a versare i contributi previdenziali e il minimale fisso annuo ammonta a circa 3500 euro.

L’amministratore invece che riceve un compenso aggiuntivo sarebbe sottoposto anche alla gestione separata INPS.

Quanto pesa invece l’INPS nel caso di apertura di una ditta individuale?

L’INPS se sei un libero professionista iscritto alla gestione separata è un “costo” variabile.

L’aliquota è il 27,72% sui redditi effettivi e non ci sono quote fisse da pagare. Nel caso invece di artigiani e commercianti è previsto un minimale fisso annuo a prescindere dai guadagni effettivi: 3500 euro circa divisi in 4 rate per le ditte artigiane e per i commercianti in contabilità semplificata o ordinaria; uno sconto del 35% invece viene riconosciuto dall’INPS se si aderisce al regime forfettario

Grazie Roberto per tutte queste precisazioni che sono sicuro che saranno molto apprezzate. Un’altra domanda invece ci arriva da Giuseppe: la scelta del regime fiscale è collegata alla decisione di aprire una ditta individuale o una srl semplificata?

L’SRL (semplificata o meno) comporta l’adozione di una contabilità ordinaria e non ci sono vantaggi in termini di adempimenti, registri e tenuta della contabilità.

Se invece si è in procinto di aprire una ditta individuale (professionista o impresa) è bene valutare, prima di iniziare, se si possiedono determinati requisiti: spessissimo è possibile scegliere il regime forfettario e risparmiare su imposte, contributi, adempimenti e sugli stessi onorari del commercialista.virgolettato

Ora andiamo sul pratico. Supponiamo che Giuseppe decida di costituire una srl semplificata, ti contatta, tu di cosa hai bisogno per la creazione di una srl semplificata e che tempi ci sono?

Sicuramente servono tutti i documenti dei soci e un elenco delle attività che si ritiene di voler intraprendere con la SRL semplificata.

Il passo successivo, dopo la nostra consulenza preliminare, è trovare un notaio che è disponibile a lavorare gratis per la costituzione della società. Tutti gli adempimenti successivi poi sono fatti direttamente da noi.

Grazie Roberto per tutte queste risposte e per averci offerta la tua disponibilità ancora una volta. Per concludere, come possono fare i nostri amici per contattarti?

Grazie a te . Per chi volesse contattarci, può farlo tramite l’area contatti di www.partitaiva24.it Ciao!

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    6 replies to "Roberto Scurto di Partita IVA 24 ci spiega come creare una startup"

    • […] negli ultimi anni, sono stati previsti diversi incentivi, anche a livello di tassazione, per favorire la creazione di nuove imprese e la ripresa […]

    • Marcello

      In caso di apertura per vendita online di un corso di fotografia sono considerato un libero professionista o imprenditore?

      Comunque complimenti per la bella intervista.

      • Roberto

        Se Lei come prima attività fa il fotografo (ed è inquadrato come libero professionista) e marginalmente vende un corso online di fotografia realizzato da Lei, resterebbe comunque un libero professionista.

    • Gianluigi

      Nel caso di una srl semplificata unipersonale in cui io sono l’amministratore e non ci sono altri lavoratori. Visto che sono anche dipendente full time presso un’impresa privata, quanto mi costa l’inps?

      • Roberto

        Gianluigi, se sei lavoratore dipendente full time, l’INPS non ti iscriverà alla gestione commercianti come imprenditore.
        Se sei amministratore di SRL con compenso scattano però i contributi alla gestione separata. Se sei amministratore a titolo gratuito invece niente.

    • […] online per finanziamenti tramite il crowdfunding come Splitit 16. Consulenza specialistica come Partita IVA 24 o Startups.it o Maurizio Maraglino o Nextasoft 17. Creare App come Badger Map o UGO 18. Creare un […]

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