INDICE
- Introduzione
- Dall'idea alla sua realizzazione concreta
- Tutto in una pagina: il Lean Canvas
- Lo step successivo: l'individuazione dei rischi
- 2 team sono meglio di 1
- I feedback sono un tesoro
- La struttura dell'intervista perfetta
- Demo o MVP per il test della soluzione
- L'importanza della fase di lancio
- Utilizzare il lancio per validare il MVP
- Il servizio clienti: una fonte inesauribile di feedback
- La traction deriva dalla soddisfazione del cliente
- Conclusioni
- Risorse per approfondire
Pianificazione Snella di Ash Murya è uno dei libri più utili da leggere e applicare se hai l’obiettivo di creare una startup.
Infatti si tratta di un vero e proprio manuale pratico che nasce con l’obiettivo di guidare gli startupper nel processo di creazione della loro impresa.
Il processo per applicare una pianificazione sistematica, inoltre, ti può essere utile anche per altre tipologie di attività, come la creazione di un equity crowdfunding.
In effetti Pianificazione Snella è una guida pratica, che nasce da quelle che sono le esperienza sul campo dell’autore.
Infatti Ash Murya è un imprenditore che ha lanciato diverse attività con grande successo, che ha inserito diversi case study all’interno del libro.
Libro che puoi immaginare come un vero e proprio workflow attentamente strutturato, da seguire nel processo di creazione di una startup o di altri progetti connessi.
Pianificazione Snella di Ash Murya illustra i passaggi per il lancio di una startup
# Dall'idea alla sua realizzazione concreta
Quello che non manca mai a un aspirante startupper o a un imprenditore sono le idee: il problema è concretizzarle.
Pianificazione Snella spiega come le idee possono essere concretamente messe alla prova.
Non è necessario che il piano di lancio sia perfetto: l’obiettivo è partire da un piano imperfetto e mettere in pratica un procedura che permetta di arrivare, grazie a prove e modifiche, a un piano perfetto.
Ovviamente questo deve essere fatto senza esaurire tutte le risorse a disposizione.
La soluzione è quella di ottenere tutte le informazioni del caso da parte dei clienti o potenziali tali.
L’idea viene testata tramite le reazioni del pubblico: in questo modo si raggiunge il duplice obiettivo di validare prodotto e mercato di riferimento, risparmiando fondi e tempo.
E se il punto di partenza è sempre il problema di cui il cliente avverte la necessità di risoluzione, il metodo Pianificazione Snella procede in base e 3 punti fermi:
E lo strumento fondamentale per procedere con questo tipo di strategia è il business plan.
Strumento indispensabile, che allo stesso tempo non deve essere “inciso nella pietra” ma sempre adattabile a seconda delle risposte del pubblico.
Business plan che è indispensabile qualsiasi progetto si voglia applicare, a partire dal lancio di un prodotto a quello di una startup.
E sapendo il crowdfunding cos’è e come funziona, si può applicare questo sistema anche a una campagna di equity, con gli adattamenti del caso.
# Tutto in una pagina: il Lean Canvas
Sempre restando nel campo degli strumenti utili, in Pianificazione Snella viene sottolineata l’importanza del Lean Canvas.
Si tratta di uno schema riassuntivo, diviso in 9 blocchi, che permette un “colpo d’occhio” sui diversi aspetti del progetto da lanciare.
I 9 blocchi comprendono:
Il tutto in una singola pagina, per una visione di assieme che può essere applicata anche alle principali tipologie di crowdfunding.
# Lo step successivo: l’individuazione dei rischi
Il Lean Canvas secondo “Pianificazione Snella” va compilato in tempi rapidi: non importa se rimangono dei blocchi vuoti, perché si tratta di dare una prima definizione del progetto.
Inoltre il modello può cambiare nel tempo, non c’è nulla di immutabile, proprio come in un business plan.
Questo modello ha poi un’altra importante funzione: quella di mostrare i rischi che si corrono sviluppando un determinato progetto.
Rischi che possono riguardare i diversi aspetti principali del progetto: quindi il prodotto, il mercato o il cliente.
Individuare e confrontare questi rischi permette di definire una scala di priorità nell’affrontarli: magari confrontando diversi modelli di Lean Canvas.
E non si tratta di un processo che va affrontato in solitaria: in questa fase è molto importante confrontarsi con diverse figure, possibilmente esperte del settore in cui si vuole sviluppare il progetto.
E questo vale sia per il lancio di un prodotto che per la creazione di una campagna crowdfunding di successo.
Si tratta di un confronto prezioso, da cui ricavare feedback importanti: questo permette di apprendere più in fretta e di validare il progetto, diminuendo la quota di rischio.
# 2 team sono meglio di 1
In Pianificazione Snella l’autore passa a sottolineare l’importanza dei team: perché devono essere due team a lavorare in tandem sul progetto.
Il primo si deve occupare di individuare e definire il problema a cui si vuole rispondere con il progetto.
Quindi svolgerà un’attività prevalentemente esterna, alla ricerca dei feedback dei potenziali clienti.
Il secondo team lavorerà invece all’interno, occupandosi dello sviluppo e della definizione della soluzione.
Ovviamente una comunicazione chiara e continua fra i due team è la chiave per il successo del progetto: perché le attività che svolgono sono complementari.
In particolare sono tre i fronti che vanno sviluppati in sinergia dai 2 team:
E tutto questo inserito in un rapido processo di test-apprendimento-modifica, che è quello tipico delle attività delle startup.
L’obiettivo è quello di formulare un’ipotesi che sia chiara, definita e “misurabile” e che quindi possa essere messa alla prova.
Il segnale, positivo o negativo, che si ottiene misurando un’ipotesi permette di validare l’ipotesi stessa, in un senso o nell’altro.
Non è necessario che i team comprendano un gran numero di persone, quanto che queste siano motivate ed esperte.
Il procedimento è sempre quello che prevede di partire dal problema per produrre una soluzione, che deve essere quella ricercata dal cliente e accettabile per il mercato.
E questo procedimento rimane lo stesso, sia che si lanci una nuova startup, sia che si decida di capire come aprire un crowdfunding che sia destinato al successo.
# I feedback sono un tesoro
Per “Pianificazione Snella” la chiave di un risultato di successo sta nell’apprendimento: e il sistema migliore per apprendere è quello di ricevere feedback.
Ed è impossibile trovare un feedback migliore rispetto a quello che si ottiene parlando direttamente con le persone.
Non si tratta però di presentare la soluzione, come si farebbe per esempio con dei potenziali investitori, quanto di ascoltare quello che i potenziali clienti hanno da dire.
Il focus deve sempre essere quello di individuare il problema e la relativa soluzione: per questo le interviste sono lo strumento più efficace.
Interviste che devono essere brevi e mirate e, soprattutto, condotte in luoghi dove l’intervistato si trovi a suo agio.
In questo modo le risposte saranno davvero utili per lo sviluppo del progetto e per capire se si sta andando nella giusta direzione.
# La struttura dell’intervista perfetta
“Pianificazione Snella” offre anche un pratico schema che permette di creare un’intervista adatta a ottenere feedback utili sul progetto.
Lo schema dell’intervista prevede:
L’ultimo passaggio è quello determinante, perché permette di capire come il potenziale cliente percepisce il problema e se può davvero essere interessato a pagare per risolverlo.
Dalle risposte è possibile ottenere dei feedback importanti, in particolare se la direzione scelta è quella giusta.
Un ulteriore vantaggio delle interviste è quello per cui si può cercare di mantenere un collegamento con il potenziale cliente, offrendogli la possibilità di valutare lo sviluppo del progetto.
Questa tipologia di interviste può essere molto utile anche nel caso in cui il progetto sia quello di una raccolta di finanziamenti.
Infatti conoscendo del crowdfunding vantaggi e svantaggi per una startup, si può capire se i soggetti intervistati possono diventare dei finanziatori o meno.
# Demo o MVP per il test della soluzione
Grazie al lavoro del team e alle interviste il problema da risolvere deve essere definito: il problema diventa quello di validare la soluzione.
E per ottenere questo risultato una demo o meglio ancora un MVP (prodotto minimo funzionante) sono gli strumenti adatti.
Al pubblico va presentata la soluzione nei suoi aspetti essenziali, in modo che siano comprensibili le caratteristiche principali.
Per evitare di disperdere risorse, è importante concentrarsi sui contenuti, piuttosto che sul design, che potrà essere implementato in un secondo momento.
L’obiettivo è sempre quello di capire se la soluzione è quella giusta, quella che i clienti sono disposti ad acquistare.
Per questo si possono sfruttare sempre le interviste per ottenere feedback utili a completare il progetto oppure a modificarlo se necessario.
Importante è anche definire un prezzo di acquisto: perché i potenziali clienti devono poter decidere se la soluzione è quella adatta a loro anche tenendo conto della spesa.
Quindi è inutile tenere un prezzo basso, nel tentativo di ottenere buoni feedback: il prezzo deve essere quanto più vicino a quello finale, per validare la soluzione sul mercato.
# L'importanza della fase di lancio
La fase di lancio è cruciale per ogni tipo di progetto, dal lancio di un prodotto a quello di una campagna di equity crowdfunding.
In Pianificazione Snella l’autore sottolinea come proprio la fase di lancio sia quella in cui si concreta maggiormente il processo di apprendimento.
L’utilizzo di nuovi strumenti di comunicazione, come i canali online, permette di rendere molto veloce questa fase, rispetto al passato.
Anche in questa fase il percorso è quello di test-apprendimento-implementazione, la cui velocità è ovviamente maggiore rispetto alle fasi precedenti.
Un’importanza centrale in questa fase ha il flusso di attivazione, che riguarda il processo seguito dai clienti dalla decisione di acquisto al primo utilizzo del prodotto.
Grazie al flusso di attivazione il cliente può individuare in modo chiaro la proposta di valore che caratterizza la soluzione che ha scelto.
In questa fase è anche importante far crescere il numero dei potenziali clienti: e un sito dedicato può essere lo strumento adatto.
Le pagine del sito dedicato al lancio del prodotto dovrebbero avere 2 call to action distinte:
# Utilizzare il lancio per validare il MVP
La fase di lancio è importante anche perché consente di testare e validare ulteriormente il MVP, questa volta con clienti reali.
Anche in questo caso un’intervista mirata può essere lo strumento adatto, in particolare per testare il sito dedicato al lancio del prodotto.
E Pianificazione Snella offre uno schema preciso da seguire per questa tipologia di intervista:
A questo punto è utile che il cliente possa avere tempo a disposizione per navigare nel sito senza condizionamenti, per scoprire se ci sono delle problematiche da risolvere.
L’atteggiamento dell’intervistato e la sua reazione di fronte all’illustrazione della soluzione, con le sue caratteristiche, e del suo prezzo sono i fattori di cui bisogna tenere maggiormente conto.
Anche in questo caso l’obiettivo è quello di proseguire nel processo test-apprendimento-implementazione, in modo da passare al MPV al prodotto finito.
# Utilizzare il lancio per validare il MVP
La fase di lancio è importante anche perché consente di testare e validare ulteriormente il MVP, questa volta con clienti reali.
Anche in questo caso un’intervista mirata può essere lo strumento adatto, in particolare per testare il sito dedicato al lancio del prodotto.
E Pianificazione Snella offre uno schema preciso da seguire per questa tipologia di intervista:
A questo punto è utile che il cliente possa avere tempo a disposizione per navigare nel sito senza condizionamenti, per scoprire se ci sono delle problematiche da risolvere.
L’atteggiamento dell’intervistato e la sua reazione di fronte all’illustrazione della soluzione, con le sue caratteristiche, e del suo prezzo sono i fattori di cui bisogna tenere maggiormente conto.
Anche in questo caso l’obiettivo è quello di proseguire nel processo test-apprendimento-implementazione, in modo da passare al MPV al prodotto finito.
# Il servizio clienti: una fonte inesauribile di feedback
La fase di lancio sul mercato non esaurisce il processo previsto da Pianificazione Snella: la comunicazione con i clienti deve sempre rimanere aperta.
Offrire un servizio clienti disponibile ed efficiente permette di ricevere dei feedback preziosi in merito al progetto e di fidelizzare il cliente stesso.
Che si sente seguito e curato nelle sue richieste: si tratta di un investimento nel settore del marketing, in grado di migliorare il brand.
Il cliente soddisfatto fa parte di un community, proprio come quella che bisogna avere nel momento di creare crowdfunding, e va portare la sua esperienza positiva anche presso gli altri membri.
Se il MVP è stato creato nel modo corretto, quindi puntando sul giusto mercato di riferimento e comprendendo le funzioni essenziali, che sono quelle che creano valore per il cliente, la comunicazione permette di continuare nel processo di apprendimento e implementazione.
Un cliente soddisfatto anche dell’assistenza è di sicuro un cliente che può far crescere rapidamente il mercato e quindi accorciare il ciclo di vendita, con maggiore successo del progetto.
# La traction deriva dalla soddisfazione del cliente
Secondo “Pianificazione Snella” la traction di un prodotto deriva direttamente dal fatto che mantenga la promessa di valore fatta ai clienti.
Mantenere dopo 1 mese dal lancio almeno il 40% dei clienti è un risultato di tutto rispetto e permette di passare alla fase di crescita sostenibile.
Il prodotto ha soddisfatto il mercato di riferimento quindi diventa possibile passare alla fase di crescita, dove l’apprendimento ha una minore rilevanza.
Apprendimento che però deve continuare, in forme diverse, anche nelle altre fasi di vita di una startup, perché rimane alla base di una pianificazione che punta al continuo miglioramento.
# Conclusioni
Pianificazione Snella offre una serie di risorse interessanti se vuoi lanciare una startup oppure un prodotto.
Il focus rimane sempre sul metodo Lean, per cui dalla validazione si passa all’apprendimento e al miglioramento, in ogni fase le progetto.
Una risorsa utile, che permette di capire come creare una startup senza dissipare le risorse a tua disposizione.
Cosa pensi di “Pianificazione Snella”? Lo hai letto o intendi leggerlo? Aspettiamo un tuo commento.