Per creare una startup molti aspiranti imprenditori decidono di costituire fin da subito una società, inspirandosi spesso a casi di successo.
Ma non sempre questa è la scelta più appropriata. Infatti, la scelta migliore, nella maggior parte dei casi, sarebbe quella di aprire semplicemente una partita iva come ditta individuale.
Perché ti dico questo?
Prima di tutto perché colui che ha avuto l’idea di business è una singola persona che nella maggior parte dei casi gestirà in prima persona la propria startup ed inoltre non costituendo una società si darà al proprio business una struttura semplice e flessibile.
Ho notato infatti che in questi casi la gestione dell’impresa è più focalizzata sul risultato da raggiungere e più in grado anche di rispondere alle mutevoli esigenze del mercato.
Tutto ciò non vorrà dire che tu come imprenditore dovrai lavorare da solo, infatti potrai avvalerti comunque di tutti i collaboratori che riterrai opportuni.
# Ma cos è la partita iva?
Partiamo da cos’è la partita Iva: la partita Iva non è altro che un codice assegnato dall’Agenzia delle Entrate, che serve a identificare il professionista. Si compone di 11 cifre, di cui le prime 7 identificano il contribuente, le successive 3 servono a identificare l’Ufficio delle Entrate e l’ultimo ha carattere di controllo.
Il numero di partita iva rimane sempre lo stesso fino alla cessazione dell’attività e dovrà essere sempre indicato sui documenti fiscali da emettere (fatture, ricevute fiscali, scontrini fiscali).
# Chi può aprire la partita iva?
Chi può aprire la partita Iva: l’apertura della partita Iva è il primo adempimento necessario con cui ti imbatterai se deciderai di creare la tua startup intesa sia come società che come ditta individuale.
Come aprire la partita Iva: il primo passo è presentare all’Agenzia delle Entrate il modello di inizio attività.
Nel caso delle imprese individuali e dei lavoratori autonomi il modello di riferimento per l’apertura della partita iva è AA9/11, mentre per i soggetti diversi dalle persone fisiche il modello di riferimento è AA7/10.
I moduli per l’apertura della partita iva sono disponibili sul sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate.
Durante la compilazione del modulo sarà necessario indicare anche le seguenti informazioni:
- il codice a sei cifre ATECO, che si riferisce alla specifica attività che si andrà a svolgere.
- il tipo di regime contabile tra regime dei minimi, inserire link per regime dei minimi, (se sei all’inizio e prevedi un volume d’affari annuo non superiore a 30mila euro annui), regime di contabilità semplificata o contabilità ordinaria.
# A chi si consegna il modello per l’apertura della partita iva?
Una volta compilato, il documento potrai presentarlo:
- in duplice copia presso l’Ufficio delle Agenzie delle Entrate, esibendo un documento di riconoscimento. Se la dichiarazione è presentata su delega, la persona delegata dovrà esibire sia il proprio documento che quello del delegante.
- per via telematica, attraverso il software scaricabile dal sito dell’Agenzia delle Entrate o tramite la procedura ‘Comunica’ della Camera di Commercio, utilizzata dal 2010 come Comunicazione Unica a più enti (ad esempio registro Imprese della Camera di Commercio, Albo Artigiani, Inps, Inail).
In sostanza da qualche anno le singole richieste alla Camera di Commercio, all’Agenza delle Entrate, all’Inps e all’Inail sono state accorpate tutte nella Comunicazione Unica, una procedura da eseguire esclusivamente in via telematica, che permette di rispettare, tutti in una volta, gli obblighi amministrativi, fiscali, assistenziali e previdenziali legati alla nascita di una nuova attività.
Si tratta di una comunicazione esclusivamente telematica e per far questo bisogna accedere al sito del Registro delle imprese e scaricare il software “ComunicaStarweb”.
Se non sei un esperto di materie fiscale di suggerisco di non fare tutto da solo ma chiedere l’aiuto di un professionista in modo da aprire correttamente la tua partita iva.
# Aprire la partita iva senza usare la procedura comunica
Se invece non userai ‘Comunica’, dopo l’apertura della partita iva, gli ultimi eventuali passi da compiere:
- Iscrizione all’Inail: deve essere fatta prima di iniziare l’attività o il giorno stesso di inizio dell’attività.
- Iscrizione al Registro Imprese della Camera di Commercio (non necessaria per l’inizio di un’attività professionale).
- Comunicazione al Comune dell’avvio dell’attività, attraverso il modello Scia
- Iscrizione alla Gestione separata Inps per quelle attività professionali per cui non è stata istituita una cassa previdenza propria.
# Quanto costa la partita iva?
Come ti ho detto in precedenza, aprire una partita Iva non costa nulla, ma questo non significa che non ci siano costi di gestione piuttosto pesanti, che rende necessario riflettere bene prima di affidarsi ad essa per il proprio lavoro perché alla fine la gestione della partita Iva può mangiare una parte sostanziosa di quanto si guadagna (sotto i 5mila euro è praticamente inutile aprirla).
Tra i costi da prendere in considerazione ci sono:
- per i regimi ordinari, la quota annua d’iscrizione alla Camera di Commercio, le spese del commercialista, i contributi Inps e le imposte Irpef e Irap.
- per il regime forfettario, anche se la tassazione è agevolata, ci sono comunque i costi del commercialista.
……………………………………………………………………………………………………………………..