Il mondo delle startup presenta una concorrenza agguerrita e un tasso di “mortalità” molto elevato.

Se a livello globale infatti, il fallimento delle startup nei primi anni di vita è un evento comune nei primi due anni di vita per quasi il 90% delle imprese, la situazione italiana potrebbe apparire a un primo sguardo diversa.

In realtà, se anche una buona parte delle startup italiane supera il traguardo dei 2 anni di vita, non può in realtà essere considerata effettivamente attiva e produttiva.

Si tratta di aziende “fantasma”, che si limitano a sopravvivere, senza completare quel percorso di rapida crescita che caratterizza per definizione una startup.

Analizzando quindi i dati nel modo corretto, si torna al desolante quadro iniziale: 9 volte su 10, una startup è destinata a fallire entro i primi 5 anni di vita.

Ma esiste un modo per non fare chiudere la tua startup in un tempo così breve, ma anzi per portarla al successo?

Capire i motivi più comuni di questi fallimenti è il primo passo per evitarli

Oltre a comprendere i motivi alla base del fallimento è importante anche capire quello che puoi fare, in concreto, per non fare chiudere la tua startup in 5 anni.

Non fare chiudere la tua startup: non un lavoro, ma una passione

Creare una startup non può essere semplicemente un lavoro: non puoi limitarti a “timbrare il cartellino” e stare alla scrivania per 8 ore.

Lo sviluppo di una startup richiede un impegno di molto superiore a quello di un normale lavoro: per questo è molto facile anche “esaurire” le forze e l’entusiasmo, soprattutto nel periodo iniziale di creazione della società, che è quello più complesso e che richiede maggiori sforzi.

Infatti, in molti casi, sarai costretto a lavorare senza sosta, spesso affiancando il tuo impegno come lavoratore dipendente a quello come startupper: una situazione che occuperà tutto il tuo tempo e la tua forza.

Considerando soprattutto questo fattore (ma anche molti altrI) ci deve essere qualcosa, oltre alla motivazione strettamente economica, a spingere alla creazione di una startup.

Il tuo progetto di business deve diventare la tua passione, devi crederci fino in fondo, in modo che anche gli altri siano portati a crederci e che l’entusiasmo non si spenga con le prime difficoltà (ma anche con quelle successive, che possono essere molte molto complesse).

Per ottenere questo risultato, devi avere una solida base di partenza: trovare un’idea di business che sia realizzabile e in cui tu creda e che ti porti a impegnarti con il massimo entusiasmo.

Lavorare con passione ti porterà ad affrontare gli ostacoli con una spinta positiva e a trasformare le salite in discese.

Non fare chiudere la tua startup: un problema, una soluzione

Puoi avere delle grandissime ambizioni per la tua startup, ma devi partire da qualcosa di definito e di concreto: questo è importante per non disperdere le forze e le risorse che hai a disposizione in un ventaglio troppo ampio di attività e di possibilità.

Possiamo fare l’esempio della costruzione di una casa: se non si parte da solide fondamenta è impossibile ottenere una struttura solida.

In concreto questo vuol dire iniziare a concentrarsi su un singolo problema, di cui dovrai definire in modo perfettamente chiaro i termini: dovrai conoscerne tutti gli aspetti, in modo da poterlo risolvere nel modo più efficace.

Anche la dimensione del mercato su cui ti andrai a concentrare è molto importante: per quanto sia appetibile “pensare in grande”, anche perchè il mercato globale sembra facilmente raggiungibile con i mezzi che abbiamo a disposizione, il punto di partenza deve essere un mercato ristretto.

Ma di questo mercato dovrai conoscere tutti gli aspetti, soprattutto per quel che riguarda i clienti e la concorrenza che andrai ad affrontare: essere preparato alla battagli ti permetterà di vincerla (e di vincere anche la “guerra”).

E non dimenticare l’importanza dell’innovazione: non puoi offrire qualcosa che già esiste e sperare di avere successo.

Il prodotto o il servizio offerto dalla tua startup dovrà essere realmente innovativo e offrire una soluzione ai problemi (o ai desideri) dei clienti, per sperare di fare breccia nel mercato e di crescere in modo concreto.

L’innovazione, in tutte le sue forme, è uno dei tratti distintivi che non possono mancare alla tua startup.

Non fare chiudere la tua startup: inizia con una cerchia ristretta

Per capire se effettivamente hai avuto un’idea di business vincente, dovrai testarla.

Normalmente i primi test, nelle primissime fasi di vita di una startup, vengono fatti su campioni ridotti e spesso su persone che ti sono vicine, come gli amici oppure i familiari.

Ma questo può essere soltanto un primo step: dovrai sempre ricordare che il giudizio di questi soggetti potrebbe essere viziato dai rapporti che hanno con te.

Il vero banco di prova per la tua idea di business è il confronto con altre persone o, ancora meglio, con i potenziali clienti.

Dovresti impegnarti attivamente per cercare dei “beta-tester” e degli “early-users”: tutti quei soggetto che possono essere interessati a provare in anteprima il prodotto o il servizio offerto dalla tua startup.

Ovviamente non sarà facile ottenere un guadagno da questa prima fase di test: dovrai infatti in qualche modo invogliare questi soggetti a provare la tua proposta, magari con offerte speciali o con consistenti sconti.

L’importante è che da questa fase possa ottenere una serie di preziosi feedback sul servizio o prodotto che offri:

  • Caratteristiche più apprezzate del prodotto;
  • Eventuali difetti su cui intervenire;
  • Miglioramenti che è possibile apportare;

Non fare chiudere la tua startup: prima il prodotto o prima la vendita?

Nel momento in cui ti dedichi allo sviluppo della tua startup, è probabile che tutta la tua attenzione sia concentrata sulla creazione di un prodotto “perfetto”, che sia in grado di soddisfare i clienti.

In realtà questo è un aspetto ovviamente importante, ma quello su cui dovresti realmente concentrarti è la vendita del prodotto stesso.

Perchè non devi mai dimenticare che puoi avere anche il miglior prodotto sul mercato, ma se nessuno lo acquista, la tua startup è comunque destinata a fallire.

La vendita è un procedimento complesso, che comprende molti sotto-procedimenti (pensiamo per esempio alle strategie di marketing e alla scelta dei canali di distribuzione): se questo procedimento non funziona, la tua startup rischia di rimanere ferma al palo.

Per evitare quindi di trovarsi con un prodotto pronto per il mercato, ma non avere la possibilità di commercializzarlo in modo efficace, ricorda di dedicare la massima attenzione alla vendita.

E puoi fare questo partendo dalle prime fasi di sviluppo della tua startup: anche in questo caso, infatti, dovrai affrontare una fase di test, per capire se le strategie che intendi applicare sono quelle efficaci.

Partire, anche in questo caso, da un ristretto numero di clienti (per esempio con una distribuzione limitata geograficamente o numericamente) può essere utile per affinare la strategia e il procedimento, correggendo eventuali errori.

In questo modo non rischierai di ritrovarti con magazzini pieni (e i conseguenti costi di produzione affrontati) ma una struttura per la vendita ancora in fase embrionale.

Non fare chiudere la tua startup: attento ai soldi

Se non vuoi fare chiudere la tua startup prima del tempo, devi essere molto oculato nella gestione dei fondi: sembra ovvio, ma è importante tenerlo sempre a mente.

La raccolta di fondi può essere un processo difficile per una startup, ma utilizzando gli strumenti giusti potresti ritrovarti a disposizione un buon capitale.

Per esempio, una campagna di crowdfunding ben orchestrata può essere un’ottima fonte di finanziamento

Questo non vuole dire spendere tutti i soldi raccolti, senza un corretto criterio: durante lo sviluppo e la gestione della tua startup dovrai sempre avere ben presente qual è la situazione finanziaria complessiva della società.

Ricorda sempre che i soldi spesi “bene” sono investiti e possono portare alla crescita della tua startup e quindi aumentare le possibilità di guadagno, mentre quelli spesi senza una reale necessità o un progetto di miglioramento sono semplicemente “buttati via”.

Stare attento ai soldi non vuol dire non spendere, ma solamente considerare con attenzione le somme che si hanno a disposizione, le spese che vanno affrontate e gli investimenti che possono risultare più importanti.

Non fare chiudere la tua startup: quando è il momento, lasciala

Probabilmente, dopo tanto impegno e fatica, la tua startup non sarà per te una semplice impresa, ma qualcosa di più importante, a cui ti sentirai legato.

Ma a un certo punto, verrà il momento in cui dovrai passare oltre, quando ti troverai di fronte ai due possibili esiti del tuo progetto:

  • Exit: è la prospettiva migliore, perchè se arrivi a questo punto la tua startup ha avuto successo ed è diventata “preziosa”. A questo punto puoi uscire dalla startup e arrivare finalmente a monetizzare tutto l’impegno profuso negli anni precedenti. Dovrai imparare a riconoscere il momento giusto per l’exit, quando potrai realizzare il massimo valore dalla cessione della tua società;
  • Fallimento: la seconda ipotesi è ovviamente quella meno piacevole, perchè sta a significare che il tuo progetto non ha avuto successo. I motivi possono essere molti ed è importante, prima di arrivare al fallimento vero e proprio (cioè la procedura fallimentare prevista dalla normativa), capire quando è il momento di “staccare la spina” a un progetto che non ha mantenuto le sue promesse. Non si tratta di una scelta facile, ma se fatta nel momento opportuno, permette di limitare i danni, anche a livello economico, e di ripartire con un nuovo progetto con un’esperienza che ti aiuti a non commettere gli stessi errori.

Non fare chiudere la tua startup: ne vale davvero la pena?

Se ci rifletti bene, non fare chiudere la tua startup troppo presto sembra davvero un’impresa titanica: ed è molto probabile che inizi a chiederti se vale davvero la pena impegnarti così tanto.

Non è facile dare una risposta valida per tutti, ma se il tuo unico motore è il guadagno economico, forse è meglio che lasci perdere: è probabile che tu non riesca a essere soddisfatto, almeno nelle prime fasi di sviluppo del progetto.

Alla base della decisione di creare una startup ci deve essere la volontà di cambiare la tua vita in meglio

Solo con una motivazione forte potrai affrontare il lungo e duro percorso che porta alla creazione di una startup di successo.

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