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Conoscere le principali tipologie di crowdfunding ti permetterà di trovare il denaro per finanziare la tua startup.

Fra i diversi canali utili per finanziare una startup il crowdfunding si dimostra uno dei più interessanti.

Questo sistema permette infatti di finanziare una startup in diverse fasi del suo sviluppo: ovviamente è importante conoscerne il funzionamento.

In particolare bisogna considerare che non esiste un singolo crowdfunding, ma diverse tipologie di questo strumento.

A tipologie diverse corrispondono caratteristiche diverse e diversi obiettivi: conoscerli permette di scegliere la più adatta per le tue necessità.

# Le principali tipologie di crowdfunding

Le principali tipologie di crowdfunding rappresentano un'alternativa alle diverse forme di finanziamento di una startup.

La crescita nell'utilizzo di questo strumento è stato negli ultimi anni esponenziale.

Prima all'estero, ora anche in Italia, sono nate diverse piattaforme specializzate nei diversi sistemi di crowdfunding.

Sistemi che principalmente sono 4, ben distinti tra loro e quasi tutti potenzialmente utili a una startup.

# Donation Based Crowdfunding

Fra le principali tipologie di crowdfunding la  donation based crowdfunding è la prima a essere nata.

Per molti proprio da questa forma è nato il fenomeno del crowdfunding che tanta importanza ha acquisito in questi anni.

Come si deduce dal nome, questa tipologia di crowdfunding si basa sulla donazione.

Il suo funzionamento prevede che i finanziatori donino una somma di denaro senza avere nessun ricompensa in cambio oppure una ricompensa simbolica.

Questo tipo di crowdfunding si rivela particolarmente adatto a progetti con scopo sociale o benefico, ed è ospitato da piattaforme specializzate.

Spesso i progetti sostenuti in questo modo sono curati da Onlus o da altri enti no-profit.

Proprio per queste caratteristiche distintive, il donation reward crowdfunding non è invece adatto a una startup che abbia necessità di finanziarsi.

Il progetto di una startup ha infatti sempre come obiettivo quello di produrre un guadagno: obiettivo che mal si concilia con lo spirito del reward crowdfunding.

# Lending Crowdfunding

Con lending crowdfunding si intende un tipologia di crowdfunding basata su un sistema di prestito peer to peer (P2P).

Attraverso questo sistema, gestito da piattaforme specializzate, una startup può accedere in modo rapido e semplice a un prestito per lo sviluppo dell'attività.

La rapidità del procedimento è data dalla quasi assenza di intermediari: sono gli utenti della piattaforma a prestare direttamente le somme.

In cambio del prestito, il finanziamento per una startup, il finanziatore ottiene il pagamento di un tasso di interesse.

Il tasso di interesse viene determinato al momento dell'erogazione del prestito stesso.

Nella pratica, la tua startup richiede una somma, che viene divisa in diverse piccole quote, che vengono finanziate dagli utenti della piattaforma.

La conseguenza è che invece che rapportarsi con un singolo "grande" creditore", la startup tratta con diversi "piccoli" creditori, a cui saldare il proprio debito.

Il costo del lending crowdfunding

Per determinare il tasso di interesse che dovrà essere pagato ai creditori, la piattaforma sottopone la startup a una sorta di esame.

Metro di valutazione principale è il merito creditizio, che determina la possibilità concreta della startup di onorare i propri impegni finanziari.

Dalla valutazione del merito nasce l'attribuzione di un rating e da questo rating dipende a sua volta il tasso di interesse da corrispondere ai creditori.

Quando questa tipologia di crowdfunding può essere utile alla tua startup?

Esattamente nelle fasi in cui lo è un prestito di tipo bancario, quindi quando ha bisogno di liquidità per far fronte a necessità contingenti.

Si tratta di un prestito che richiede tempi e garanzie minori rispetto a quello di una banca o di una finanziaria.

Di contro, i tassi di interesse possono essere più alti rispetto a quelli correnti del mercato: tutto dipende dal rating attribuito alla startup.

# Reward Crowdfunding

Il reward based crowdfunding è un sistema molto utilizzato dalle startup per finanziare i loro progetti.

In effetti, questo tipo di crowdfunding ha la duplice funzione di ottenere fondi e permettere di validare una soluzione di business nello stesso tempo.

Come si può capire dal nome, questa tipologia di crowdfunding prevede una ricompensa per il finanziatore che investe nel progetto.

Ricompensa che molto spesso è direttamente legata al progetto portato avanti tramite la campagna di crowdfunding.

Per esempio, la ricompensa può essere la possibilità di acquistare un prodotto o servizio prima del lancio ufficiale sul mercato.

Oppure può essere prevista una scontistica sullo stesso prodotto o servizio, la cui percentuale è legata all'importo del finanziamento.

Attraverso l'adesione alla campagna e gli eventuali feedback ricevuti dai primi utilizzatori, puoi implementare e migliorare i tuoi prodotti, oltre a raccogliere fondi.

In questo tipo di campagna, i finanziatori sono spesso interessati al progetto in sé stesso e spinti a sostenerlo per poterne fruire.

Per questo si possono trasformare in una risorsa molto importante per la tua startup, rappresentando anche un bacino di potenziali clienti.

Quando utilizzare il reward crowdfunding

Proprio le caratteristiche di questa tipologia di crowdfunding lo rendono adatto alle fasi iniziali di sviluppo di una startup.

Nella fase di seed e in quella di pre-seed il reward crowdfunding è uno strumento utile che permette di sviluppare i progetti realmente promettenti.

In realtà puoi utilizzare questo strumento anche nelle fasi di sviluppo più avanzate della tua startup.

In queste fasi l'obiettivo non deve essere tanto quello della raccolta fondi, quanto quello di validare un prodotto prima di un lancio su larga scala.

Proprio come fatto dalla Canon  nel 2019 per il lancio della microcamera iVy Rec.

In alcuni casi il reward previsto può essere anche una somma determinata e spesso legata al buon andamento del progetto legato alla campagna crowdfunding.

# Principali tipologie di crowdfunding: Equity Crowdfuding

Tra le principali tipologie di crowdfunding l'equity è quella che è maggiormente interessante per una startup.

Questo perché tramite l'equity crowdfunding è possibile raccogliere capitali anche molto ingenti, in grado di sostenere la crescita di una startup anche nelle fasi più avanzate.

Inoltre, come anche per le altre forme di crowdfunding, l'equity offre una "vetrina" molto importante a una startup, per farsi conoscere da piccoli e grandi investitori.

Il funzionamento dell'equity crowdfunding è più complesso rispetto alle altre forme di equity e regolamentato in modo puntuale da apposita normativa Consob.

Principali tipologie di crowdfunding: come funziona l'equity

Una campagna di equity crowdfunding può essere effettuata solo sui portali autorizzati dalla Consob.

Tramite questi portali è possibile offrire, in cambio di un finanziamento, delle quote della tua startup.

Quindi, i finanziatori che aderiscono alla campagna di equity crowdfunding diventano automaticamente soci della startup.

Gli investitori che partecipano a una campagna di equity crowdfunding sono interessati non tanto al progetto, quanto all'aspetto finanziario.

Questo vuol dire che il progetto in sè stesso passerà per loro in secondo piano, mentre l'interesse sarà concentrato sul possibile guadagno.

Diversamente da quanto accade per esempio con il reward crowdfunding, soprattutto i finanziatori che intervengono con quote maggiori daranno la massima attenzione ai documenti relativi allo stato finanziario e alle possibilità di crescita della startup.

Le quote che vengono distribuite ai finanziatori possono essere ordinarie oppure avere diritti amministrativi limitati.

La normativa infatti permette alle startup di emettere quote societarie con particolari caratteristiche proprio in occasione degli aumenti di capitale che derivano dall'equity crowdfunding.

Questo ti permette di mantenere sempre il controllo sulla gestione della startup, anche con l'ingresso di nuovi soci.

L'organizzazione di una campagna di equity crowdfunding

Una strategia di marketing mirata è rilevante per il successo di una campagna di equity crowdfunding: va studiata e preparata per tempo e nei minimi dettagli.

Questo vuol dire impegnare tempo e denaro, oltre al costo della campagna in sé stessa, che può variare a seconda della piattaforma e del progetto.

Il lavoro preparatorio comprende anche lo studio delle diverse piattaforme e la preparazione di tutti i documenti finanziari necessari per far partire la campagna.

Diventa necessario anche modificare lo statuto della società e prevedere un aumento di capitale, legato al finanziamento richiesto e ricevuto.

Un lavoro, di comunicazione e preparazione, che inizia ben prima del lancio della campagna vera e propria e prosegue nel tempo.

Gli obiettivi di una campagna di equity crowdfunding

Gli obiettivi che puoi raggiungere tramite una campagna di equity crowdfunding possono essere anche molto ambiziosi a livello di capitali raccolti.

Ci sono startup che hanno raccolto anche cifre superiori ai 500.000 euro, dando una spinta importante alla loro attività.

Inoltre, non devi dimenticare che una campagna di equity crowdfunding di successo rappresenta una vetrina e un biglietto da visita.

Una vetrina perché permette di raggiungere un elevato numero di utenti, che potrebbero seguire la startup anche in successive iniziative.

E un biglietto da visita per eventuali partner e finanziatori, che avrebbero la garanzia di una startup che ha concluso con successo un progetto importante.

In alcuni casi puoi utilizzare questo strumento anche con l'obiettivo di validare ulteriormente il servizio o prodotto già lanciato.

In questo caso ai finanziatori, oltre alle quote della società, riceveranno anche la possibilità di provare il prodotto o servizio, magari con una scontistica dedicata.

Un ulteriore modo di ricevere feedback sempre importanti per arrivare al successo.

Quando ricorrere all'equity crowdfunding?

Considerate le caratteristiche di impegno, tempo, costi e lavoro richiesti, una campagna di equity crowdfunding di solito ha bisogno di una startup già organizzata.

Questo vuol dire che il momento migliore per ricorrere a questo strumento è quello di sviluppo più avanzato della startup: le fasi di early stage e growth.

Proprio in queste fasi, quando la startup ha già un prodotto validato e già un mercato in cui è entrata o si appresta a entrare, può essere più efficace condurre questo tipo di campagna.

Non dimenticare poi che l'equity crowdfunding non è uno strumento da utilizzare necessariamente una sola volta.

Puoi ricorrere più volte alle campagne di equity crowdfunding, contando ogni volta su una community di pubblico e investitori "fedeli".

# Conclusioni

Hai visto quali sono le principali tipologie di crowdfunding  e in quale fase di vita di una startup utilizzarle.

Si tratta di uno strumento prezioso che può davvero fare molto per la tua startup e che conosce una sempre maggiore diffusione.

Ora tocca a te: quale delle principali tipologie di crowdfunding  possa essere più utile per la tua startup? Aspettiamo la tua risposta in un commento!


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