Imparare dai migliori nel proprio campo è una delle strategie che possono fare la differenza fra successo e fallimento per una startup: l’ispirazione che può venire da chi ha già avuto successo è una risorsa dal valore non quantificabile, ma che può realmente rivelarsi preziosa, soprattutto se sfruttata nel modo giusto.

# Imparare dai migliori: ne vale davvero la pena?

Vale davvero la pena di studiare le storie di chi ha già avuto successo nel mondo dell’impresa, e delle startup per essere più precisi?

Oppure si tratta di tempo perso inutilmente? In fondo ogni startup e ogni statupper rappresentano una realtà diversa, ed è quasi impossibile “copiare” lo sviluppo di un’impresa: quindi non è meglio impegnare il proprio tempo nella costruzione della nostra startup?

No, perché conoscendo in modo approfondito i metodi di lavoro degli imprenditori che hanno avuto successo si può sfruttare la loro esperienza in un determinato campo.

E questa esperienza può permettere non solo di definire in modo corretto il progetto e lo sviluppo della propria startup: esaminando l’iter percorso da altri diventa anche possibile evitare alcuni errori in cui, per inesperienza, si potrebbe cadere, con la conseguente perdita di tempo e di denaro.

Imparare dai migliori nel proprio campo non è mai una perdita di tempo, ma un vero e proprio investimento: consideriamolo una vera e propria “formazione” nel campo dell’imprenditoria, una formazione preziosa perché deriva direttamente dall’esperienza sul campo.

Internet può rivelarsi uno strumento molto utile per raccogliere questo tipo di informazioni: vediamo alcuni esempi di imprenditori italiani da cui prendere spunto.

# Imparare dai migliori: ecco alcuni esempi di successo italiani

Adriano Farano

Adriano Farano è il creatore di Watchup, un’app innovativa che permette di riunire in un’unica applicazione tutte le news delle diverse emittenti, in modo da avere una visone globale dell’informazione.

Si tratta di un imprenditore giovane, che ha dovuto affrontare diverse difficoltà (legate soprattutto alla struttura del mercato delle imprese in Italia) per creare la sua startup.
È molto attivo sul web con un account twitter e un account di linkedin aggiornati spesso.

Giuseppe Morlino

Giuseppe Morlino (insieme al suo team) è il creatore di Snapback, un’applicazione che permette di attivare e utilizzare smartphone, tablet e dispositivi indossabili con il solo utilizzo di comandi vocali: si tratta di un progetto italiano di grande successo, che ha raccolto diversi finanziamenti utili al suo sviluppo.

Molto interessante è seguire l’account linkedin di Morlino e l’account twitter di Snapback . Entrambi sono in lingua inglese.

Gian Luca Petrelli

Ecco uno startupper che non rientra nel classico cliché del “nerd” universitario: Gian Luca Petrelli, dopo la sua esperienza in Motorola, ha creato BeMyEye, un’app in grado di svolgere un servizio di crowdsourcing utile per le aziende (in particolare per quel che riguarda l’organizzazione dei punti vendita) offrendo tutta una serie di rilevazioni che utilizzano dei mistery shoppers che hanno installato sul loro dispositivo mobile l’applicazione.

Gian Luca Petrelli utilizza un account twitter che tocca argomenti diversi, ma sempre molto interessanti per uno startupper.

Paolo Privitera

Paolo Privitera è il fondatore di Pick1, una startup che fornisce alle aziende gli strumenti necessari per analizzare le opinioni del pubblico online e che è riuscita a raccogliere, nel giro di pochi anni, più di un milione di dollari di investimenti.

Privitera è molto attivo sui social: interagisce spesso sia nel suo profilo facebook che sull’account di twitter .

Luciano Belviso

La Blackshape è una storia di innovazione in un campo già tecnologicamente avanzato come quello dell’aeronautica: la startup fondata dal Luciano Belviso progetta e realizza veivoli biposto leggeri, costruiti in fibra di carbonio, è arrivata a essere la quinta azienda aeronautica italiana per capitalizzazione.

Il suo founder è attivo soprattutto su twitter in cui presenta l’evoluzione del suo lavoro e della sua azienda.

# Imparare dai migliori: l’utilizzo dei social network

Abbiamo visto soltanto alcuni degli startupper italiani di maggior successo degli ultimi anni: la realtà è che molti sono gli imprenditori che hanno avuto successo e sono disposti a condividere la loro esperienza attraverso internet. In particolare i siti personali e i social network sono gli strumenti maggiormente utilizzati per questo scopo.

Seguire con attenzione i profili social degli startupper di successo può essere il miglior modo per iniziare a sfruttare la loro esperienza e le loro indicazioni.

Attenzione però a eventuali falsi (fake): è importante sempre esaminare con attenzione i profili (soprattutto quando si parla di profili facebook) che si vogliono seguire, perché è sempre possibile incappare in un profilo falso. In questo caso si rischia solo di perdere tempo, senza riuscire a ottenere nulla in cambio.

La prima fase, che potremmo definire di avvicinamento, consiste nello scegliere l’imprenditore da seguire (sicuramente è meglio scegliere uno startupper che operi nel settore di mercato che maggiormente ci interessa oppure in cui opera la nostra startup) e individuare quali sono i canali di comunicazione che utilizza maggiormente.

In seguito si può cominciare a seguire l’account più interessante e aggiornato, in modo da rendersi conto di quali sono le informazioni che vengono pubblicate più di frequente.

# Imparare dai migliori: interagire

Dopo avere seguito il canale di comunicazione dell’imprenditore scelto per un certo periodo di tempo, dovremmo essere in grado di capire in quale modo interagisce con i suoi followers: perché lo spirito dei social network è proprio questo, quello dell’interazione, e un professionista che conosce l’utilità di questo sistema non si sottrarrà a un confronto cortese sugli argomenti più interessanti (tempo permettendo, ovviamente).

A questo punto è venuto il momento di interagire con l’imprenditore: il primo passo è quello di commentare (ovviamente si deve trattare di commenti intelligenti e interessanti, che possano offrire uno spunto alla conversazione) i post del profilo, quelli che riguardano gli argomenti più interessanti per noi.

Lasciamo perdere i post di semplici convenevoli, servono degli interventi intelligenti e costruttivi, che permettano di farsi conoscere e apprezzare dallo startupper che ci interessa.

# Imparare dai migliori: domandare è lecito

Dopo esserci fatti conoscere e magari anche apprezzare dallo startupper che ci interessa, possiamo provare a porgli dei quesiti: ovviamente le nostre domande dovranno riguardare quello che è il campo in cui l’imprenditore opera, in modo che la sua esperienza personale e professionale possa portare a delle risposte interessanti.

Si tratta di affrontare degli argomenti importanti per noi e per la nostra startup e di ricevere un’opinione da un soggetto ricco di esperienza: le risposte che potremmo ottenere non saranno quelle di una guida, ma quelle derivate dall’aver vissuto in prima persona una determinata esperienza e quindi di essere in grado di capire i problemi e offrire delle soluzioni efficaci e innovative che sono basate sugli errori commessi e sulle decisioni prese.

È ovvio che gli argomenti che proporremo dovranno sempre essere interessanti e non banali: l’unico modo di ottenere attenzione da un imprenditore che probabilmente è già molto impegnato è fornirgli degli spunti stimolanti, che gli permettano di esprimere il suo pensiero in modo interessante.

# Imparare dai migliori: stringere rapporti

Avere una fitta rete di rapporti, sia reali che virtuali, può rivelarsi molto importante per uno startupper: se riusciamo a interagire in modo costante con un imprenditore di successo, mantenendo aperto un rapporto che sia realmente interessante, tutto questo potrebbe andare a nostro vantaggio.

Infatti un rapporto virtuale interessante sui social può essere la migliore premessa per un rapporto nel mondo reale: conoscere “dal vivo” un imprenditore a cui ci ispiriamo ha un valore ancora maggiore a livello di formazione.

E non trascuriamo il fatto che questa conoscenza potrebbe avere ricadute positive pratiche per la nostra startup, permettendoci di ampliare ulteriormente il nostro bagaglio di conoscenze nel settore di mercato che ci interessa.

Dal mondo virtuale a quello reale, trovare dei modelli a cui ispirare la propria attività e poter interagire con loro rappresenta una risorsa importante per lo sviluppo e il successo di una startup.

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