Oggi parliamo di factoring, uno strumento che potrebbe essere molto utile alla tua startup per reperire liquidità sul mercato. In particolare ti parlerò:
- Cos’è il factoring
- A quali startup può essere utile un contratto di factoring?
- Quali tipi di factoring esistono?
- Perché il factoring è conveniente?
- A chi rivolgersi per un contratto di factoring?
- Quanto costa il factoring?
Cos’è il factoring
Il contratto di factoring è un contratto attraverso il quale la tua startup cede a una società specializzata (il factor) i suoi crediti (sia quelli già esistenti che quelli futuri, derivati da contratti non ancora stipulati), dietro il pagamento di un compenso (commissione).
La società di factoring si occupa completamente della gestione dei crediti della tua azienda, gestendone l’amministrazione e provvedendo a concedere alla tua startup delle anticipazioni su questi crediti prima della loro naturale scadenza.
Utilizzando un contratto di factoring non dovrai più preoccuparti di incassare i crediti della tua startup (attività che soprattutto nel periodo attuale richiede un costante impegno e un dispendio di energie notevole), ma concentrarsi solo sull’attività di impresa.
A quali startup può essere utile un contratto di factoring?
Il contratto di factoring ha una natura particolare e può essere utile a una startup che operi in particolari situazioni:
- quando il mercato in cui l’azienda si va a inserire in un settore dove la possibilità di concedere dilazioni dei pagamenti è un fattore determinante del successo;
- le startup che operano con le pubbliche amministrazioni: in questo caso infatti i tempi di pagamento sono incompatibili con le normali esigenze di cassa di un’azienda, che ricorre a questo tipo di contratto per avere una costante liquidità (in cambio della rinuncia a una parte del credito).
Quali tipi di factoring esistono?
Esistono 2 tipi diversi di factoring:
- Pro soluto: in cui la società di factor si assume il rischio dell’insolvenza dei creditori e in caso di mancato incasso del credito non potrà richiedere la restituzione degli anticipi versati all’impresa;
- Pro solvendo: in cui il rischio di insolvenza rimane a carico dell’impresa titolare dei crediti.
Perché il factoring è conveniente?
Il contratto di factoring può essere conveniente per una startup per diversi motivi. In particolare:
- grazie alla funzione dell’anticipazione l’impresa che cede i crediti può ricevere il loro importo prima della scadenza (dedotta ovviamente la percentuale che spetta alla società factor): questo permette di avere una buona disponibilità liquida, che molto spesso è più utile di importanti crediti che non possono essere riscossi;
- la società factor si occupa dell’assistenza legale nella gestione dei crediti e di tutte le operazione che a questa gestione sono connesse, come la contabilizzazione e l’amministrazione: in questo modo la startup può risparmiare le proprie “energie” e concentrarsi sull’attività di impresa.
A chi rivolgersi per un contratto di factoring?
Viste le numerose società di Factoring presenti in Italia, per orientarsi e avere maggiori informazioni su questo strumento è possibile ricorrere all’Assifact, che aggrega i maggiori operatori di Factoring in Italia e offre diversi strumenti per conoscere meglio questo contratto
Quanto costa il Factoring?
I costi di un contratto di factoring consistono in:
- una commissione di factoring, espressa in valore percentuale rispetto al credito incassato;
- un diritto fisso per ogni credito ceduto, a titolo di rimborso spese (per spese di istruttoria, tenuta conto, postali);
- negli intereressi maturati sulle somme anticipate dalla società factor all’impresa che cede i crediti.
Abbiamo visto nel dettaglio i contratti di leasing e factoring: si tratta di due strumenti molto importanti nella gestione di una startup e conoscerli a fondo ti permetterà di decidere se e quando sarà utile farvi ricorso.
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