glickon

Oggi ho il piacere di intervistare Filippo Negri, founder di Glickon.

Glickon è la prima piattaforma italiana che ha come obiettivo quello di far assumere nuovo talenti o incrementare le performance delle persone che già lavorano in una startup. Ma adesso con Filippo cercheremo di saperne di più.

Ciao Filippo, benvenuto su Startup Vincente

Grazie a voi per l’interesse in Glickon e l’ospitalità sul blog.

Ci spiegheresti che cos'è precisamente Glickon?

Glickon è la prima piattaforma di Employee Experience che permette di coinvolgere i propri candidati e dipendenti in un gioco con l’obiettivo selezionare e sviluppare i migliori talenti.

Per Employee Experience si intendono tutte le esperienze che ognuno di noi vive dentro e fuori un'azienda come candidato o dipendente.

Per fare degli esempi concreti a ognuno di noi è capitato almeno una volta di inviare una candidatura per un'offerta di lavoro a cui eravamo interessanti e ci è capito di avere un'esperienze positiva o negativa nella ricerca di informazioni sull'azienda, nella compilazione della candidatura, nella prima telefonata con il team HR, nei colloqui.

La qualità di tutte queste esperienze determina la capacità di un'azienda di attrarre e assumere talenti.

La stessa cosa avviene su diversi "punti di contatto" tra l'azienda e le persone che vi lavorano in momenti di onboarding, formazione e sviluppo, comunicazione interna e piccoli o grandi eventi quotidiani.

Filippo Negri

Founder, Glickon

Aiutiamo a portare in azienda le persone migliori e motivarle per raggiungere risultati eccellenti.

filippo-negri

Filippo, qual è il tuo ruolo in Glickon?

Io sono uno dei fondatori insieme a Matteo Corte, Davide Griffon e Matteo Bersanelli.

Attualmente invece ricopro il ruolo di CEO in Glickon

Com’è nata l’idea di creare questa startup?

Una combinazione di fattori: esperienze frustranti di ricerca del lavoro dopo la laurea, l’incontro con la cultura imprenditoriale americana, nuove opportunità nel mercato HR Tech, la consapevolezza che avrei passato gran parte della mia vita a lavorare e il desiderio di farlo in un posto che mi facesse alzare ogni mattina con entusiasmo.

Nel processo di creazione di Glickon, quali sono gli step che avete seguito o che state seguendo?

Partiamo sempre dal problema a cui cerchiamo di rispondere e lo verifichiamo costantemente studiando il mercato e ascoltando i nostri clienti o gli HR che incontriamo.

Poi guardiamo a come tradizionalmente si è cercato di rispondere a questo problema e proviamo a costruire una soluzione veramente innovativa evitando di ragionare per analogia ovvero come altri hanno fatto prima di noi.

Appena possibile mettiamo la nostra soluzione in mano agli HR e cerchiamo di aggiustare la nostra strategia e la nostra soluzione con i feedback e le informazioni che riceviamo.

Invece, alla luce della tua esperienza, cosa non rifaresti, nel percorso di creazione della tua startup?

Ci sono sicuramente diversi errori che abbiamo fatto e che facciamo ogni giorno ma ognuno di questi errori è fondamentale per avvicinarci il più possibile al successo.

Tornassi indietro cercherei di essere più veloce nella presa di alcune decisioni, mi sarei preso qualche rischio in più e avrei cercato di circondarmi da subito di persone con più esperienza e competenze che tramite il loro lavoro o consigli potessero evitare alcuni errori.

Quali sono i ruoli coperti dal team?

Oggi il team è composto da 18 persone che si occupano principalmente della creazione, disegno e sviluppo del prodotto, marketing e vendita, supporto strategico ai clienti nell'utilizzo della piattaforma e nello svolgimento dei loro progetti.

E avete intenzione di fermarvi oppure siete alla ricerca di altri collaboratori?

Sì, siamo alla costante ricerca di nuovi talenti e prevediamo di inserire nuove persone nel team da qui alla fine dell’anno.

Ottimo Filippo. Invece andando sul vostro lavoro quotidiano, ci sono delle metriche che seguite maggiormente?

Sono diverse le metriche che monitoriamo tutti i giorni.

Chi si occupa di marketing monitora l'attività degli utenti nella piattaforma, le visite sul sito, le attività di sponsorizzazione per l'acquisizione di nuovi clienti.

Chi si occupa di Customer Success monitora quanto un cliente utilizza la piattaforma, se sta riuscendo a raggiungere candidati in linea con le sue aspettative, con quale frequenza riesce a coinvolgere i propri dipendenti.

Ci sono poi diversi KPI di vendita e aziendali che ci permettono di capire se siamo in linea o meno con i nostri obiettivi annuali.  strategico.

glickon-team

Filippo per Glickon, avete creato una vostra USP?

1. il gioco che permette di abbattere ostacoli e resistente su diversi punti di contatto tra l’azienda e i propri candidati e dipendenti

2. il gioco che permette di abbattere ostacoli e resistente su diversi punti di contatto tra l’azienda e i propri candidati e dipendenti

3. il nostro team di esperti che accompagna i clienti nel raggiungimento dei propri obiettivi.

Qual è il business model su cui si regge Glickon?

Glickon è una Platform-as-a-Service venduta con licenze annuali che prevedono diverse opzioni di utilizzo delle nostre soluzioni: Candidate Experience, Employee Experience, Live e People Analytics.

Molto bella la vostra iniziativa di piantare un albero per ogni viaggio, complimenti. Tornando a parlare di gestione aziendale, qual è il vostro business model?

Concettualmente noi prenotiamo e paghiamo dei pullman che devono fare un certo tragitto, quindi da una location all’evento e ritorno.

Poi tariamo il costo del sedile calcolando il break even sui 16/20 sedili.

Quindi siamo quasi sempre certi di partire perché abbiamo un break even abbastanza basso e dal 17esimo o 21esimo sedile iniziamo a guadagnare.

In questo modo abbiamo pagato il costo del pullman e da lì c’è il nostro guadagno.

Abbiamo anche un minimo di revenue sulla vendita dei biglietti alle manifestazioni e sul merchandising che andiamo a vendere tramite la nostra piattaforma.

Fino ad ora siete riusciti già a validare la vostra idea?

Da una parte abbiamo costruito un contesto o un team aperto alla sperimentazione e alla validazione di nuove idee e soluzioni.

E’ sempre il mercato poi che valida la bontà di quello che si propone e quindi diventa fondamentale mettere in mano il prima possibile quello che si è creato all'utente finale.

Come fate ad entrare in contatto con i vostri potenziali clienti?

La nostra è principalmente un’attività di vendita diretta che prevede attività outbound di cold call e cold email.

Da qualche mese stiamo lavorando su attività di marketing che ci permettano di raccontarci meglio e generare lead qualificate su cui iniziare il ciclo di vendita.

Parliamo adesso di soldi, come siete riusciti a finanziare Glickon fino ad ora e come pensate di finanziare i vostri progetti di crescita?

Dopo un primo investimento da parte di Matteo, primo business angel e oggi full time nel team abbiamo sempre potuto contare su un gruppo di investitori privati.

Eventuali round di investimento futuri saranno dedicati all'accelerazione del nostro percorso di crescita.

Quali sono i costi più rilevanti che avete oggi?

I costi più rilevanti per noi sono il costo del personale e alcuni investimenti nello sviluppo prodotto e internazionalizzazione.

Finanziariamente, come sta crescendo la vostra startup ?In che percentuale sta crescendo il vostro fatturato? 

Il nostro fatturato nel 2018 è cresciuto dell’85% rispetto all'anno precedente.

Secondo te qual è il segreto di una startup di successo? Cosa fa veramente la differenza?

Non credo esista un vero segreto o una ricetta da seguire. Anche con l’idea migliore, il miglior team e il miglior prodotto c’è sempre una possibilità di fallire.

Proprio per questo credo sia fondamentale avere una passione sconfinata per quello che si fa, per il problema che si sta cercando di risolvere perché lo sforzo e la fatica devono essere sostenuti e ripagati al di là dal successo o meno della startup.

Aiuta sempre partire da un problema personale e come dice Peter Diamandis “il modo migliore per diventare miliardario è risolvere un problema di un miliardo di persone”.

Quali sono le principali difficoltà per chi vuole avviare oggi una startup in Italia? Qual è il consiglio che possiamo dare?

A mio parere sono di più le opportunità che le difficoltà o gli impedimenti.

Sicuramente l’Italia ha un ecosistema molto meno sviluppato di altri paesi, in particolare per la fase di scale up e per la capacità di confrontarsi in un mercato internazionale.

Glickon ha una storia più legata al contributo e alla lungimiranza di alcuni singoli investitori e advisors più che a incubatori e venture capital istituzionali che è una strada che consiglio ma di sicuro non è l’unica opzione.

Esistono delle risorse sia online che offline o delle competenze che sono necessarie per creare una startup?

Esistono sicuramente alcune competenze tecniche fondamentali, in particolare se penso a Glickon niente di quello che esiste oggi sarebbe stato possibile senza le straordinarie capacità del nostro CTO e del team di sviluppo.

In generale ogni fondatore e componente del team deve sempre avere l’obiettivo di migliorarsi ogni giorno e esistono ormai infinite risorse per farlo, c’è davvero poco a cui oggi non si possa avere accesso o di cui non si possa leggere o studiare.

Filippo per aiutare i nostri amici che hanno poca dimestichezza con alcuni termini, ci potresti spiegare cosa fa esattamente il CTO ed un team di sviluppo?

Il CTO e il team di sviluppo lavorano tutti i giorni per migliorare la nostra piattaforma dal punto di vista di singole funzionalità, di architettura e di nuove soluzioni.

Gli sviluppatori lavorano a stretto contatto con tutto il team ma anche con i nostri clienti che molto spesso sono uno stimolo a migliorarci e a innovare

Ok Filippo, grazie per le tue risposte. Per adesso ti saluto e spero di risentirti più avanti con un aggiornamento su come procede il vostro viaggio?

Grazie a voi, buon lavoro e a presto!


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