Pensare che basti una buona idea di business a creare una startup di successo è un grave errore: in molti casi un’importanza ancora più grande ha l’execution dell’idea stessa.
Un tipico assioma nato nel mondo delle startup americane a questo proposito dice “It’s not the idea, it’s the execution”, cercando di far capire come una buona execution è una caratteristica imprescindibile per una startup di successo.
Idea di business ed execution, che è la capacità di concretizzare questa idea e di realizzare il progetto che dall’idea di base discende, sono imprescindibili per creare una startup di successo, perché se uno di questi manca, l’impresa diventa molto difficile, se non impossibile.
Analizziamo quindi quali sono le caratteristiche più importanti di una buona execution, qual è la sua importanza per uno startupper e come evitare gli errori più diffusi in questa delicata fase di creazione di una startup.
# Execution: Cos’è?
Il principio di base che non dobbiamo mai dimenticare è che una buona idea di business non si realizza da sola: l’execution è necessaria per realizzarla in concreto e fare sì che il progetto di business sia in grado di realizzarsi in tutte le sue potenzialità.
E l’execution è il compito riservato unicamente al leader della startup: è lui a decidere la rotta e comandare la nave, fino a riuscire a farla arrivare a destinazione.
Si tratta di passare dalla teoria alla pratica: ed è un compito tutt’altro che facile, tanto che una cattiva execution può essere il viatico del fallimento di un progetto di startup.
# L’importanza dell’execution: perché e per chi è importante?
- Ma davvero l’execution è così importante?
- E soprattutto per chi riveste importanza questo processo?
Il primo soggetto interessato a che l’execution sia eseguita in modo corretto è ovviamente lo startupper: se la strategia decisa nel periodo di preparazione e di elaborazione dell’idea di business non viene sviluppata nel modo corretto, diventa molto più complesso far partire l’attività imprenditoriale della startup.
E, anche ne caso ci si riesca, il risultato che si ottiene è molto lontano da quello necessario per avere successo.
Senza la giusta execution si rischia di rimanere fermi a box oppure di percorrere la pista in prima marcia a una velocità lentissima.
Gli altri soggetti di fondamentale importanza per una startup che sono interessati all’execution sono i possibili finanziatori: prima di investire dei soldi in una starup (ricordiamo che si tratta comunque e sempre di un investimento ad alto rischio) i possibili finanziatori devono effettuare delle valutazioni.
E queste valutazioni non si basano solo sulle caratteristiche dell’idea di business, ma coinvolgono anche diversi altri fattori: viene valutato il team della startup, per capire se è effettivamente completo e ha la capacità di rendere operativa l’idea di business, e viene valutata soprattutto l’execution.
Secondo un modo di dire diffuso nel mondo delle startup americane, è meglio un’idea mediocre ma con un’ottima execution, che un’idea ottima ma con una execution mediocre: su questo concetto si potrebbe discutere, ma serve a rendere l’idea di quanto peso l’execution abbia nella valutazione dei soggetti esterni sulle possibilità di successo di una startup.
Se un execution è poco convincente, priva delle caratteristiche che la possono rendere davvero efficace, allora il “progetto-startup” assume un livello di rischio troppo alto, che lo rende non più interessante agli occhi dei possibili investitori.
5 Elementi indispensabili per una buona execution
Ma nella pratica come è possibile mettere in atto una execution efficace, che ci permetta di realizzare il nostro progetto nei tempi e nei modi stabiliti e che dimostri come la nostra startup è una soggetto affidabile e destinato al successo?
Ecco i 5 elementi necessari per realizzare una buona execution.
1 – Visione e comunicazione
La visione dell’idea di business alla base di una startup normalmente appartiene solo allo startupper che lo ha concepito: ma per una buona execution è necessario saper comunicare in modo corretto e completo questa visione in tutti i suoi aspetti, sia al proprio team che agli eventuali collaboratori esterni che agli investitori. La comunicazione chiara e puntuale è un elemento imprescindibile per una buona execution.
È inutile avere una idea di business e una strategia per realizzarla se non siamo in grado di condividerla con chi deve aiutarci a farlo e con chi nella nostra idea vuole investire i propri fondi: la comunicazione, sia verbale che scritta, deve essere completa e ripetuta per tutte le volte che sia necessario.
2 – Priorità e flessibilità
Una buona execution definisce in modo chiaro le priorità necessarie a concretizzare l’idea di business: si tratta di creare una sorta di “road map”, di step cui sarà necessario attenersi in modo rigoroso per ottenere il risultato desiderato. Ovviamente potranno essere necessari degli “aggiustamenti di rotta”: ma le priorità principali devono essere sempre l’obbiettivo primario. Per una buona execution diventa necessario far convivere la “rigidità” nel perseguire determinati obbiettivi e la flessibilità necessaria ad affrontare le eventuali variazioni.
3 – La motivazione e gestione del team
Il team della startup e la sua gestione ha un peso molto elevato nella realizzazione di una buona execution: prima di tutto è importante scegliere le persone adatte e motivarle nella realizzazione del progetto. E il modo migliore per ottenere la dedizione di un team è scegliere dei soggetti ambiziosi e dimostrare, con il proprio impegno personale, quanto si crede nel progetto di startup. Mostrare, più che insegnare, è la chiave per stimolare i collaboratori a dare il massimo: un capo distratto o poco impegnato in questa fase priverà di motivazione anche tutti i collaboratori, danneggiando l’execution del progetto.
Mettere la persona giusta al posto giusto è un altro aspetto importante: ci vuole attenzione nella distribuzione dei ruoli, in modo che ogni membro del team possa dare il massimo e, allo stesso tempo, essere spinto a crescere a migliorare le sue capacità.
4 – Controllo e direzione
Aver creato un buon team e averlo motivato non è sufficiente: è necessario mantenere sempre sotto controllo l’operato dei propri collaboratori. Prima di tutto per supportarli: è probabile che anche i collaboratori più stretti non abbiano la stessa visione del progetto del suo creatore, che quindi deve continuare a mantenere aperti i canali di comunicazione, in modo da fornire tutto il supporto necessario a raggiungere gli obbiettivi prefissati.
Inoltre il leader deve essere in grado di gratificare che raggiunge nei modi e nei tempi prefissati gli obbiettivi e “punire” che invece non riesce a rispettare le consegne relative al progetto: il controllo quotidiano del team serve a capire quali elementi sono validi e vanno mantenuti, e quelli che invece non raggiungono gli standard richiesti dalla “road map” e quindi vanno eliminati dal team, per non rallentare o danneggiare un buona execution.
5 – Impegno personale
È impossibile ottenere una buona execution se non ci si impegna a fondo: la realizzazione del progetto va pianificata nel modo corretto e seguita in modo continuo, impegnandosi nella comunicazione e nella gestione di tutte le necessità che si presentano.
Non seguire passo passo, con la giusta costanza la fase di realizzazione della propria startup è il più rapido viatico al fallimento: siamo noi ad aver creato il progetto e siamo noi a doverlo realizzare.
Abbiamo detto che una buona idea non si concretizza da sola: l’impegno che va messo nella fase della realizzazione (scelta del team, comunicazione, pianificazione e controllo delle operazione) è forse anche maggiore di quella che richiede il “trovare” una buona idea di business.
Una buona execution prevede un impegno e una dedizione totale: si tratta dell’unico modo per ottenere i risultati desiderati.
3 tools utili per una buona execution
La rete offre alcune risorse interessanti per sviluppare una buona execution: ne vedremo soltanto alcune, ma ve ne sono a disposizione molte, in grado di coprire i più differenti aspetti di questa delicata fase di creazione di una startup.
Una delle risorse più efficaci per creare delle mappe mentali di un progetto: il suo punto di forza è sicuramente la flessibilità, dato che i suoi formati di mappe sono visualizzabili sia sul classico desktop che sui dispositivi mobili, e la possibilità di tenere un archivio storico delle modifiche alle proprie mappe, nonché di importare dei file e dei documenti utili. Si tratta di uno strumento ottimo per condividere le proprie idee e i processi mentali di sviluppo.
Ecco un tool che permette di coordinare il lavoro di un team in modo semplice ed efficace: si tratta di un sistema efficace di mantenere viva la comunicazione fra i vari membri del team, condividere le notizie più importanti che riguardano il progetto di lavoro, fissare meeting, scadenze, cioè tutto quello che è necessario tenere sotto controllo dalla partenza alla conclusione di un progetto. È in lingua inglese, ma dall’utilizzo semplice e intuitivo.
Poter lavorare insieme o separatamente sulla stessa idea, effettuando un “braistorming” in ogni fase del progetto senza la necessità di incontrarsi fisicamente con gli altri membri del team: Box Notes rende possibile questa operazione, permettendo il lavoro in contemporanea sullo stesso documento e il controllo sulle modifiche apportate dagli altri collaboratori. Un sistema gratuito e semplice, che sfrutta il cloud per essere gestibile da ogni dispositivo.
# Execution: 3 errori da evitare
Abbiamo visto come mettere in atto una buona execution e quanta è la sua importanza per la realizzazione di un progetto di startup: vediamo quali sono gli errori più comuni e che dobbiamo evitare in questa delicata fase.
1 – Team incompleto
Non possiamo avere tutte le competenze necessarie alla realizzazione del progetto alla base della nostra startup: questo vuol dire che dobbiamo creare un team e che le persone che lo compongono siano dotate delle competenze necessarie alla realizzazione del progetto.
Fra le figure che non possono assolutamente mancare al nostro team le più importanti sono 3:
- business developer: conosce il mercato in cui la startup si andrà a inserire ed è in grado di muoversi in esso con grande abilità, trattando con i diversi soggetti coinvolti;
- product expertise: conosce ogni aspetto del prodotto o servizio proposto dalla startup, è una figura tecnica ma della massima importanza;
- marketing expertise: si occupa della comunicazione e di far conoscere il prodotto al pubblico. Anche il miglior prodotto, se non è portato alla conoscenza dei clienti, finisce per essere un fallimento.
Se manca una di queste figure nel nostro team, è impossibile ottenere una buona execution.
2 – Dispersione
Gli obiettivi devono essere relativamente pochi, chiari e precisi: è inutile disperdere le energie del proprio team in tanti rivoli di relativa importanza.
Quando gli obbiettivi e il modo di raggiungerli sono stati stabiliti (la road map) non bisogna discostarsi da questa o accumulare troppo ritardo sui tempi previsti, per non rischiare che il progetto si impantani in secche da cui diventa difficile, se non impossibile, uscire.
3 – Non essere un leader
Un team e un progetto hanno bisogno di un leader: un capo che mostri tutto il suo impegno e sappia motivare il team a dare il meglio.
Questo non vuol dire fare tutto da soli: una caratteristica del leader è proprio quella di saper delegare i compiti giusti alle persone giuste.
E di mantenere sempre il controllo su tutto l’insieme del progetto: se trascuriamo di controllare una qualche parte del lavoro del team, per eccessiva fiducia o per distrazione, c’è il rischio che si “aprano delle falle” che rischiano di fare affondare il progetto nel suo complesso.
Un leader assente o distratto non potrà mai avere successo.
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