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La fase di pre-campagna è probabilmente la più delicata nell’intera preparazione ed esecuzione di un’operazione di raccolta di equity crowdfunding: proprio in questa fase, che può essere anche molto distante temporalmente dalla campagna stessa, si mettono le basi necessarie a determinare il buon andamento dell’operazione.

E, dopo aver preso la decisione di utilizzare lo strumento dell’equity crowdfunding per la tua startup, sorge il “problema” di individuare la piattaforma più adatta a ospitare il tuo progetto: problema di non semplice soluzione, anche perché negli ultimi anni le piattaforme a disposizione nel panorama italiano sono cresciute in modo esponenziale, generando una sorta di “giungla” in cui può non essere facile destreggiarsi.

Conoscere le piattaforme italiane ed essere in grado di analizzare le loro offerte ti permette di scegliere la più adeguata per le caratteristiche del tuo progetto: e in questo tipo di operazioni partire con il piede giusto permette di risparmiare tempo e denaro, oltre a garantire maggiori possibilità di successo

Analizzare le piattaforme di equity crowdfunding: un processo step by step

Per trovare la piattaforma più adatta puoi seguire un processo che passo passo analizza sia le condizioni e le caratteristiche dell’offerta delle diverse piattaforme, sia un altro fattore importante: quello rappresentato dalle esperienze che startup simili alla tua hanno avuto con la piattaforma stessa.

# 1 - La ricerca delle piattaforme esistenti

Ti basta una semplice ricerca in rete per capire quante sono le piattaforme dedicate al crowdfunding: il primo step nel processo di analisi e di ricerca è di escludere quelle che, per la loro natura, non sono adatte al tuo progetto.

E visto che stai progettando una campagna di equity crowdfunding, necessariamente dovrai escludere dal panorama della ricerca tutte quelle che operano in altri settori del crowdfunding: lending, redward, donation based.

Questo ti permetterà di ridurre in parte il campo di ricerca, ma anche di scoprire che le piattaforme dedicate specificamente all’equity crowdfunding in Italia sono davvero molte: l’elenco completo e aggiornato di quelle autorizzate è disponibile sul sito della Consob.

Ma un semplice elenco non ti può essere particolarmente utile: per questo puoi utilizzare la rete, dove potrai trovare diverse informazioni in relazione a quelle che sono le piattaforme più attive o che comunque registrano il maggior numero di progetti attivi e che, di conseguenza, sono quelle più seguite dai possibili finanziatori.

# 2 - La valutazione del settore o della nicchia di mercato

Davanti a una lista di piattaforme dovrai necessariamente procedere con uno step ulteriore: quello che ti permette di capire in quale settore opera una determinata piattaforma.

Infatti ci sono delle piattaforme generaliste, che quindi seguono campagne con progetti in diversi settori, e piattaforme specializzate, che invece si occupano solo di progetti che rientrano in determinati settori.

Se la piattaforma che sceglie è specializzata, devi considerare solo quelle che operano nel settore dedicato al tuo progetto: perché gli utilizzatori di quella determinata piattaforma si aspettano di vedere lanciati dei progetti che suscitano il loro interesse e potrebbero trascurare progetti che invece sono troppo distanti dalla loro “nicchia” di interesse.

Inoltre, i team che operano in una piattaforma specializzata sono esperti nel lancio di progetti dedicati a uno specifico settore e quindi sono in grado di conoscere meglio tutti quegli aspetti, non solo tecnici, che bisogna considerare per una campagna di successo.

# 3 - La ricerca e lo studio di casi simili

Ancora più che la teoria, nel campo delle piattaforme di equity crowdfunding conta la pratica: questo vuol dire che per scegliere la piattaforma migliore dovresti considerare quello che hanno fatto le startup prima della tua.

Puoi iniziare un’analisi cercando quei progetti che sono maggiormente affini, per settore o per altre caratteristiche, a quello che vuoi promuovere tramite la campagna di equity crowdfunding: questa è la base di partenza per capire quale è stata la strategia che ha portato al successo, partendo dalla scelta della piattaforma.

Alcune startup potrebbero avere scelto delle piattaforme altamente specializzate, mentre altre potrebbero essersi orientate su portali maggiormente “generalisti”: in entrambi i casi può esserti molto utile capire quale strategia hanno messo in atto nel lancio e nella gestione della campagna e a quali risultati concreti queste strategie hanno portato.

Dall’esperienza e anche dagli errori della concorrenza puoi davvero imparare molto: è importante anche individuare in quale fase di sviluppo le startup hanno deciso di rivolgersi alle piattaforme per il crowdfunding, che tipo di progetti hanno presentato e quale capitale iniziale hanno richiesto.

Infatti, anche questo aspetto è importante: per quanto la richiesta debba necessariamente essere commisurata alle necessità del progetto, bisogna anche considerare la possibilità di partire con un target non troppo elevato, che può essere aumentato durante lo svolgimento del progetto, sfruttando la spinta psicologica dell’overfunding rapido.

Da una ricerca accurata può emergere che una piattaforma sia più adatta rispetto a un’altra per una startup in una determinata fase di sviluppo oppure che si muova in un settore particolare.

Ma dove trovare questo tipo di case study? Oltre a sfruttare le risorse presenti sulle diverse piattaforme, anche in questo caso la rete può rivelarsi particolarmente utile, nel momento in cui racconta le storie di startup che sono riuscite a finanziarsi con l’equity crowdfunding.

Prova a conoscere qualcosa di più sulle startup più simili a quella che hai creato e a cui magari ti sei ispirato: perchè anche in questo particolare momento potresti trovare l'indicazione adatta che ti aiuti nella scelta.

# 4 - La piattaforma è compatibile con il tuo progetto?

A questo punto dovresti avere, almeno in parte, ristretto il novero delle possibili piattaforme fra cui scegliere per lanciare la tua campagna di equity crowdfunding: quindi è venuto il momento di un’analisi più approfondita delle caratteristiche di ciascuna di esse.

Perché, se è vero che le piattaforme hanno tutte lo stesso obiettivo finale, cioè quello di essere un veicolo di attrazione nei confronti di potenziali investitori, è anche vero che ognuna opera seguendo un percorso e un processo che può essere diverso.

In primo luogo devi considerare che una piattaforma di equity crowdfunding affidabile non si limiterà ad accettare qualsiasi progetto, anche se presentato seguendo le indicazioni presenti sui siti delle piattaforme stesse, ma prevederà un processo di selezione e di valutazione del progetto stesso: solo in caso di esito positivo una campagna potrà essere lanciata online.

Si tratta di una garanzia importante della serietà della piattaforma: questo significa infatti che ogni progetto viene esaminato con attenzione e che vengono accettati solo i progetti che, per come sono strutturati, mostrano buone possibilità di successo.

Devi considerare infatti che, nel momento in cui il tuo progetto venga accettato, non ti troverai da solo a lavorare alla campagna di equity crowdfunding: ogni piattaforma ha uno o più team che si dedicano allo sviluppo delle campagne, concentrandosi sui vari aspetti coinvolti, da quelli legati alle questioni societarie, alla ricerca di investitori professionali fino alle campagne di marketing per la promozione della campagna stessa.

Anche questo passaggio è quindi molto delicato: cerca di ottenere quante più informazioni possibili rispetto al modus operandi delle diverse piattaforme, individuando quelli che a tuo parere, e sempre considerando le specificità del tuo progetto, possono essere i punti di forza e quelli di debolezza.

Il lavoro di confronto potrebbe sembrare lungo, ma non risulta mai inutile: trovare la piattaforma che ha le caratteristiche più adatte a mettere in luce il tuo progetto significa dare una marcia in più alla campagna di equity crowdfunding, migliorando anche di molto le possibilità di successo.

# 5 - Considera gli aspetti legali e i costi

Altro aspetto che non puoi assolutamente trascurare è quello legato agli accordi legali con la piattaforma: è importante valutare con attenzione quali sono tutti gli aspetti del contratto che ti andrà a legare alla piattaforma stessa per la creazione e il lancio della campagna di equity crowdfunding.

Se alcuni aspetti non ti convincono, valuta le offerte di altre piattaforme e ricorda sempre di farti seguire da un professionista esperto del settore, soprattutto se ritieni di non avere una conoscenza approfondita della materia.

Collegati a questo aspetto c’è quello relativo ai costi di una campagna di equity crowdfunding: ovviamente in questo tipo di analisi non si comprendono i costi relativi alla gestione e preparazione della campagna, che possono variare anche molto e che dovresti sostenere qualunque sia la piattaforma che scegli.

I costi che devi considerare nell’analisi di una piattaforma sono quelli richiesti per la gestione della campagna: nella maggior parte dei casi si tratta di un fee, che si attesta mediamente intorno al 6% del capitale raccolto.

Inoltre, le diverse piattaforme possono richiedere costi ulteriori a fronte di ulteriori prestazioni, come consulenze in settori particolari: di tutti questi costi devi tenere conto nella fase di analisi della pre-campagna, perché vanno a incidere sul capitale che effettivamente potresti andare a raccogliere.

Anche in questo caso il consiglio può essere quello di mettere a confronto le diverse offerte e, prima di scegliere, avere un prospetto chiaro dei costi da sostenere: questo è importante anche per decidere quanto capitale andare a chiedere ai potenziali finanziatori.

# 6 - La scelta della piattaforma più adatta

Seguendo gli step visti sopra avrai potuto analizzare le piattaforme di equity crowdfunding, arrivando a capire le loro caratteristiche: per quanto a un’occhiata superficiale possa sembrare che una soluzione valga come un’altra, la realtà è molto diversa.

Ogni piattaforma ha una sua specificità che può riguardare sia il tipo di progetti seguiti, che possono essere legati solo a particolari settori, sia per quel che riguarda le startup seguite: alcune piattaforme sono più adatte a organizzazioni strutturate, mentre altre sono maggiormente orientate a seguire progetti di startup a inizio carriera.

Analizzare i diversi fattori in gioco, compresi quelli economici, ti permette di fare una scelta più ragionata, individuando quella piattaforma che può essere “più vicina” al tuo progetto di startup: l’analisi impegna tempo ed energia, ma questo impegno verrà ripagato perché la piattaforma saprà valorizzare al meglio la campagna di equity crowdfunding, permettendo di raggiungere gli obiettivi prestabiliti.

Ora tocca a te: hai visto quali sono gli step per analizzare e individuare la piattaforma più adatta al tuo progetto di equity crowdfunding e vogliamo sentire il tuo parere. 
Hai già affrontato questa sfida e ti va di raccontarci com'è andata? 

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