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Dopo aver terminato la fase di pre-campagna, che è molto lunga e delicata, perché coinvolge tutta una serie di attività sia nel campo del marketing e della comunicazione che in quello finanziario e societario, è finalmente arrivato il gran giorno: quello del lancio della campagna di equity crowdfunding.

A livello di durata, questa fase è sicuramente la più breve: infatti le campagne di equity crowdfunding hanno una durata media compresa fra i 45 e i 90 giorni: molto dipende dalla piattaforma che ospita la campagna stessa, in ogni caso la durata viene decisa durante la fase di pre-campagna.

Si tratta di un periodo breve, ma in cui l’attività di promozione e comunicazione raggiunge livelli di intensità altissimi: il tempo a disposizione è poco e bisogna portare a maturazione le strategie utilizzate nella fase di preparazione per convincere i membri della community, e non solo loro, a diventare finanziatori della startup.

# Lavorare sulla community e sugli influencer

La fase di pre-campagna, se condotta nel modo giusto, ha permesso di creare una community abbastanza ampia e soprattutto interessata alla startup e, di conseguenza, al progetto di equity crowdfunding: è ovvio che nella fase di lancio bisognerà concentrare al massimo l’attenzione su questa community, in modo che il coinvolgimento nella campagna sia sempre più elevato e che vada a raggiungere anche soggetti che fino a questo momento non sono a conoscenza del progetto stesso.

E nella fase di pre-campagna il lavoro è stata anche quello di cercare una rete di influencer che siano adatti al brand della startup e al progetto di equity crowdfunding, in modo da sfruttare la loro rete di follower e di “spingerli” a investire nella startup: anche nel momento del lancio questi soggetti possono ricoprire un ruolo molto importante, facendo da “cassa di risonanza” per il lancio della campagna stessa e collaborando con la strategia di comunicazione.

# L'importanza del countdown

Una strategia importante da mettere in campo in questa fase riguarda i giorni che precedono il lancio ufficiale della campagna di equity crowdfunding: per quanto si tratti ancora, tecnicamente, della fase di pre-campagna, è molto importante sfruttarli al meglio, creando un’atmosfera di attesa, simile a quella che precede un grande evento.

Questo vuol dire ricordare a tutti i contatti che la data del lancio è vicina: ovviamente è importante la scelta del timing, inutile partire con un mese di anticipo perché il pathos e la curiosità dell’attesa rischierebbero di svanire, mentre può essere utile scegliere un intervallo di tempo più breve.

Si può pensare a un countdown di 10 giorni: in questi giorni è molto importante cercare di raggiungere tutti i contatti che sono stati coinvolti nella comunicazione precedente e che fanno parte della community, ricordando loro che “manca poco”, in maniera da tenere il più possibile desta la loro attenzione.

Dei post quotidiani sui canali social dedicati o anche un vero e proprio countdown animato inserito nel sito dedicato alla campagna sono due fra i tanti suggerimenti che possono essere utili per creare il giusto livello di curiosità e attesa del lancio.

Ovviamente la comunicazione non deve limitarsi ai membri della community: questo è anche il momento di cercare una maggiore visibilità attraverso diversi canali di comunicazione, in modo da portare a conoscenza del lancio imminente del progetto quanti più contatti possibile.

# Il lavoro degli influencer

La collaborazione con influencer scelti per la loro affinità con il brand della startup e per la possibilità di coinvolgere un pubblico interessato diventa ancora più importante in questo momento: è importante quindi programmare anche con questi partners una strategia di comunicazione che dia in primo luogo risalto al countdown visto prima e anche a tutte le fasi successive.

Quindi gli influencers dovranno contribuire a creare il clima di attesa e l’hype intorno alla data del lancio, per poi proseguire con la promozione del lancio stesso e continuare a seguire le evoluzioni della campagna, aggiornando i loro contatti con l’andamento della stessa e le novità più rilevanti: da notare che il periodo della partenza e quello della chiusura della campagna stessa sono quelli che devono avere una maggiore rilevanza ai fini di questo tipo di comunicazione, che deve comunque mirare sempre a mantenere elevato il livello di attenzione da parte dei membri della community.

È importante condividere con gli influencer tutte le informazioni relative alla campagna e al suo svolgimento, in modo che possano fare da “tramite” fra la startup e i loro follower: in questo modo è anche far provare a questi membri della community la sensazione di essere dei “privilegiati” perché ricevono un’informazione dedicata sulla campagna di equity crowdfunding e personalizzata secondo i loro canali di comunicazione preferiti.

# Comunicare il pitch della campagna

Probabilmente è già stato fatto molte volte e in diverse maniere nella fase di pre-campagna, ma anche durante lo svolgimento della campagna stessa è importante focalizzare l’attenzione del pubblico sul pitch: si tratta della presentazione, che spesso prevede anche video oltre alla documentazione e a eventuali infografiche, che permette agli utenti di capire quale progetto possono sostenere.

Il pitch rappresenta la “prima impressione”: per questo deve essere realizzato in modo da colpire l’attenzione dell’utente, senza annoiarlo, e di invogliarlo ad approfondire la ricerca di informazioni in vista di un probabile investimento nel progetto.

Il pitch deve essere esaustivo, ma non esageratamente lungo o complesso: questo perché bisogna sempre tenere come obiettivo quello della semplicità di espressione, in modo che anche chi, fra i potenziali finanziatori, non ha un bagaglio tecnico o finanziario, sia in grado di comprenderne i vari aspetti.

Nel pitch non possono mancare alcuni elementi fondamentali:

un'introduzione rapida e chiara al business;
il problema che il prodotto o servizio risolve;
il team: individuare con un nome e un volto le persone coinvolte nel progetto stimola incosciamente una maggiore fiducia da parte degli investitori;
il mercato, il suo andamento e la concorrenza;
il business model;
la proposta di valore aggiunto offerta dal prodotto o servizio;
i canali di vendita e le strategie di marketing;
le pietre miliari raggiunte: il fatto di aver raggiunto dei risultati importanti e di poterli presentare aiuta a guadagnare la fiducia degli investitori;

# Aggiornare la community sull'andamento della campagna

Nei giorni di svolgimento della campagna non dovrà mai interrompersi il filo della comunicazione con gli utenti: il sito web dedicato alla campagna di equity crowdfunding deve essere costantemente aggiornato, segnalando ai membri della community quali sono i risultati raggiunti in ogni momento.

Ogni progresso fatto oppure ogni altro fatto relativo alla campagna deve essere portato all’attenzione dei potenziali sostenitori: si può trattare del raggiungimento del primo obiettivo, dei risultati della prima settimana di campagna oppure di articoli dedicati da parte della stampa o anche di siti web, comprese le interviste ai founder, che illustrano la campagna e i loro progetti per il futuro della startup.

Ovviamente non basta aggiornare la pagina o il sito dedicato alla campagna: per mantenere un filo diretto con la community bisogna utilizzare tutti i canali normalmente utilizzati per comunicare a livello digitale.

Quindi spazio anche agli aggiornamenti sulle pagine social dedicate alla startup e alla campagna: bisogna sfruttare ogni metodo per comunicare con la community, per farli sentire coinvolti in tutto il processo di campagna, dall’inizio alla sua realizzazione, per farli sentire parte del progetto stesso.

Anche i partner che collaborano con la startup dovrebbero fornire il loro contributo in questo senso: rivolgendosi alla community dei loro follower dovrebbero  prevedere degli aggiornamenti per quel che riguarda gli eventi più rilevanti della campagna stessa, in modo da mantenere vivo l’interesse e catturare l’attenzione anche di qualche eventuale utente “ritardatario”.

In questa attività di coinvolgimento continuo del pubblico un peso rilevante ha anche la durata della campagna: infatti, se è vero che una campagna di durata più lunga ha maggiori possibilità di raccogliere nel tempo nuove adesioni, è anche vero che non è sempre facile mantenere alta l’attenzione del pubblico per un periodo molto lungo.

Diventa quindi molto importante la programmazione: studiare e progettare un piano di aggiornamento della community sull’andamento della campagna, che sia ovviamente flessibile per adattarsi a quelli che possono essere i diversi eventi che si possono verificare durante lo svolgimento della stessa.

Anche in questa fase, l’organizzazione precisa, quasi maniacale, della comunicazione e il coordinamento fra i vari soggetti che di questa si occupano diventa una chiave determinante per il successo dell’equity crowdfunding.

# Partire veloci, arrivare veloci

Un dato che emerge in modo interessante osservando le campagne di equity crowdfunding di maggior successo è quello relativo alla partenza delle stesse: un sprint formidabile, che spesso porta a raggiungere l’obiettivo di raccolta e ad andare in overfunding nel giro di pochi giorni.

I primi giorni di campagna hanno quindi un peso determinante nell’andamento della stessa: se la raccolta non decolla, è necessario intervenire nella comunicazione perché c’è qualcosa che non funziona.

Il rischio è quello che la strategia di comunicazione messa in atto nel pre-campagna non sia stata particolarmente efficace: ma può darsi ci siano margini per recuperare, magari chiudendo con uno sprint negli ultimi giorni prima della chiusura.

Anche questo periodo è infatti importante e una comunicazione efficace, che spinga sull’urgenza di investire prima che non ce ne sia più la possibilità, può portare un buon numero di investitori a decidere di credere nel progetto della startup, permettendo di raggiungere l’obiettivo di raccolta predefinito.

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