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La prima domanda da farsi è: ho bisogno di collaboratori per la mia startup?

La risposta è assolutamente sì.

Per quanto la tua startup possa essere di dimensioni contenute, magari perché si trova all’inizio della sua attività, è molto difficile che tu riesca fare tutto da solo. 

In alcuni momenti della vita di una startup può essere necessario non solo avere un buon team su cui fare riferimento, ma anche inserire dei collaboratori esterni che vadano ad apportare delle competenze particolari che si rivelano necessarie per affrontare una determinata situazione.

Per esempio, nel caso sia necessario sviluppare un determinato aspetto di un progetto, potresti avere bisogno per la tua startup di un tecnico esperto in un particolare campo.

Oppure, nel momento in cui tu voglia creare un sito di ecommerce per la tua startup, potrebbe essere necessario avvalersi delle competenze di un tecnico per la creazione del sito e di un esperto in marketing online.

Oppure ancora potresti avere bisogno di una consulenza fiscale per gestire al meglio alcuni aspetti del bilancio della società.

In tutte queste situazione è probabile che tu o i membri del tuo team non abbiate le competenze adatte per affrontare i problemi e allora risulta utile valersi di un collaboratore esterno che sia competente e valido.

Nel frattempo potrai dedicarti a sviluppare tutti gli altri aspetti del progetto del tuo business, senza distrazioni, ma ricordandoti sempre di supervisionare il lavoro compiuto dal consulenti esterni.


# Come deve essere il collaboratore ideale che sto cercando?

Non è facile tracciare un identikit del collaboratore ideale: sicuramente dovrà essere competente nel suo campo, perché le sue qualità professionali sono quelle che ti servono per risolvere i problemi della tua startup.

Allo stesso tempo non dobbiamo dimenticare che si tratta di una persona con cui dovremmo lavorare per un periodo di tempo che può rivelarsi anche molto lungo: quindi sarà utile trovare un soggetto con cui si è compatibili anche a livello caratteriale e di visione di impresa, in modo che la collaborazione sia più semplice e soprattutto maggiormente produttiva, non rallentata da incomprensioni o discussioni sulle metodologie da utilizzare.

Per quel che riguarda le competenze, ovviamente andranno ricercati collaboratori che siano specializzati e in grado di affrontare quelle situazioni che hanno portato alla loro ricerca: maggiore è la specializzazione in un determinato campo dell’attività di impresa, più utile ci potrà essere nella nostra startup, perché sarà in grado di affrontare e risolvere determinati problemi in modo più rapido ed efficace rispetto a un soggetto che non abbia determinate competenze.


# Quanto bisogna investire su un collaboratore esterno?

Ovviamente è necessario prima di tutto avere chiaro il nostro budget, cioè quello che la nostra startup può spendere per una collaborazione esterna.

In pratica si tratta di valutare il rapporto costo – benefici, raffrontando il costo della collaborazione rispetto al beneficio che ne può trarre la nostra società.

È importante però impegnare il giusto tempo per la ricerca di un collaboratore valido: bisogna infatti valutarne le capacità e capire se è effettivamente la persona adatta alle nostre necessità (per esempio, se si è già occupato di startup e ne conosce le problematiche). 

Inoltre bisogna valutare anche l’aspetto caratteriale, soprattutto se si parla di una collaborazione duratura e che prevede un rapporto continuo.

Ricordiamoci che il “prezzo” di una collaborazione non deve essere l’unico metro di valutazione: meglio pagare un po’ di più per un professionista preparato, che risparmiare senza però ottenere il risultato voluto per la nostra startup (e quindi andando ad affrontare una perdita).


# Dove trovare il tuo collaboratore ?

Sfruttare le conoscenze personali

Un metodo efficace di trovare un collaboratore per la nostra startup è quello di sfruttare la nostra cerchia di conoscenze personali: in questo modo infatti è possibile anche verificare in modo abbastanza rapido le competenze e la professionalità di un soggetto.

Inoltre, se il nostro futuro collaboratore è una persona che già conosciamo, sarà anche molto più semplice impostare il rapporto, tramite un contatto diretto che ci permette di valutare una persona nel suo insieme e che spesso è molto più utile di un curriculum.

Parlando direttamente con una persona e se possibile osservandola mentre è all’opera, sarà possibile rendersi conto di qual è il suo metodo di lavoro, di come affronta i problemi e di come si rapporta con altri collaboratori.

Tutto questo renderà più semplice la nostra decisione, perché potremmo se si tratta o meno della persona di cui abbiamo bisogno.


# Sfruttare le risorse della rete

Linkedin

Linkedin è il maggior social network professionale della rete: un gran numero di professionisti da tutto il mondo ha inserito il suo curriculum, per ottenere visibilità.

Allo stesso modo Linkedin può essere sfruttato per trovare dei collaboratori qualificati per la propria startup, con la possibilità di pubblicare annunci e di contattare direttamente i professionisti con determinate caratteristiche.

Sicuramente il vantaggio maggiore di Linkedin è il fatto di avere un ampio “bacino” di utenza in Italia, per cui presenta una buona possibilità di trovare il professionista giusto. Lo svantaggio è rappresentato dal costo, abbastanza elevato: si tratta di 89 euro al mese (con la possibilità di ottenere uno sconto del 20% se si acquista un piano annuale).


Freelancer

Freelancer è probabilmente il portale più conosciuto per la ricerca e l’assunzione di un collaboratore: le professionalità presenti sono moltissime, come molto ampio è il “prezzo” richiesto dai collaboratori. 

La possibilità di scegliere fra moltissimi collaboratori (anche stranieri) è sicuramente un punto di forza, soprattutto se è possibile delocalizzare il progetto cui si deve lavorare.

D’altra parte freelancer non è ancora molto diffuso fra i professionisti italiani, che stanno iniziando a utilizzarlo solo negli ultimi anni.

Pubblicare un progetto, che serve alla ricerca di un collaboratore, è gratuito: il costo è determinato in percentuale in caso si individui il freelance adatto e gli si assegni il progetto.

Vi sono poi diversi programmi di abbonamento che permettono di pubblicare più progetti e di pagare una quota fissa, escludendo le commissioni.


Fiverr

Fiverr è un portale che permette di trovare dei collaboratori per micro progetti: infatti il costo base dei progetti è di 5 dollari (e multipli), che vengono pagati a fronte di singole collaborazioni.

Per esempio, se la tua startup ha bisogno di un logo, su Fiverr puoi trovare un freelance che te ne propone alcune opzioni (di solito una scelta limitata) per 5 dollari.

Ovviamente non è possibile utilizzare Fiverr per progetti particolarmente complessi e bisogna ricordare che molto spesso a un prezzo contenuto corrisponde una qualità non professionale.

I servizi di Fiverr sono gratuiti e viene pagata una commissione del 20% per ogni progetto che viene portato a termine.


Upwork

Upwork nasce dall’unione di Elance di oDesk: rispetto ai suoi “genitori” riesce a unire le qualità di facilità di ricerca con quelle di un portale per la ricerca di collaboratori più generalista, in cui è possibile trovare diverse professionalità e non solo quelle legate allo sviluppo di software.

Un limite di Upwork è la disponibilità solo in lingua inglese e la scarsa diffusione fra i freelancer italiani, ma dalla sua questo portale ha l’ampia scelta e la semplicità di gestione.

Anche in questo caso il servizio base è gratuito, ma è possibile utilizzare un account premium al costo di 149 dollari al mese.


Utilizzare un assistente virtuale

La ricerca di un collaboratore è un’attività che può richiedere molto tempo: pubblicare diversi annunci oppure controllare i diversi profili presenti in rete può rivelarsi un impegno gravoso, che sottrae tempo allo sviluppo del nostro progetto di business.

Se non vogliamo o non possiamo perdere troppo tempo potremmo valutare la possibilità di rivolgersi a un servizio di assistente virtuale.

Si tratta di servizi presenti in rete, che possono svolgere diverse funzioni utili per un’impresa: l’assistente virtuale si occuperà di svolgere un primo lavoro di selezione di possibili collaboratori, portando alla nostra attenzione solo quelle figure che rispondono alle nostre richieste, che dovremmo poi valutare direttamente.


Conoscere i collaboratori dal vivo: Startup Weekend e Meetup

C’è anche la possibilità di conoscere dal vivo possibili collaboratori (e non solo) per la nostra startup: partecipando ai convegni e alle fiere dedicate al mondo dell’imprenditoria che vengono organizzate periodicamente in diversi centri del nostro paese è possibile confrontarsi direttamente con soggetti che operano nel campo delle startup e valutare eventuali collaborazioni, ampliando la cerchia delle proprie conoscenze anche per quel che riguarda possibili finanziatori.

Gli Startup Week End che vengono organizzati nelle diverse città italiane sono un’ottima occasione per conoscere altri startupper, sviluppatori, designer e in generale tutti quei soggetti che possono essere interessati a una collaborazione con la nostra startup. 

In questi meeting normalmente i partecipanti vengono divisi in team, che sviluppano nel giro di un fine settimana di lavoro un progetto di business. 

Si tratta di un’occasione di mettersi alla prova e di valutare eventuali collaboratori vedendoli lavorare su un progetto concreto e con un team eterogeneo.

Anche il sito Meetup , nato per unire diverse persone accumunate da un particolare interesse, può risultare utile nella ricerca di collaboratori: infatti vi sono diversi gruppi che si occupano delle tematiche legate alle startup e che si riuniscono con cadenza più o meno periodica in alcune città di Italia: in questo modo è possibile trasformare una conoscenza virtuale in un rapporto reale e conoscere dei professionisti che si possono rivelare ottimi collaboratori.

Abbiamo visto alcuni dei sistemi più diffusi utili a conoscere possibili collaboratori esterni per la tua startup: ovviamente, se il rapporto di collaborazione è soddisfacente per entrambe le parti, puoi benissimo inserire la persona che hai scelto stabilmente nel team della tua startup, sicuro di avere scelto un membro valido e adatto al tuo progetto.


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    1 Response to "Dove trovo i collaboratori per la mia startup?"

    • krisztina

      E’ vero, trovare il collaboratore giusto ci vuole tanto tempo, tra ricerche e interviste, ma tutto questo può essere gestito da un’Assistente Virtuale. Fare il colloqui con 3 persone già preselezionate o con 30 non profilate fa la diffrenza:-)

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