INDICE
- Introduzione
- L’idea vincente di Unobravo: trovare lo psicologo online
- I founder di Unobravo
- Lo sviluppo del servizio di psicologia online
- Il lancio sul mercato di Unobravo
- Il processo di fundraising di Unobravo
- Il modello di business di Unobravo
- I successi di Unobravo
- I piani per il futuro di Unobravo
- Cosa si può imparare dal successo di Unobravo
- Risorse per approfondire
Fra le storie di startup è molto interessante per un aspirante startupper quella di Unobravo.
La startup fonda il suo rapido successo sull’offerta di un servizio innovativo e percepito come interessante dal mercato.
Infatti il servizio di Unobravo prevede la possibilità di accedere a un supporto psicologico professionale completamente online.
Un servizio che rende accessibile questo tipo di terapia, che spesso in forma tradizionale ha costi importanti, e che sia “cucito su misura”.
Infatti il servizio di Unobravo non è standardizzato, ma studiato per offrire la risposta personalizzata alle diverse esigenze della clientela.
L’idea di Unobravo nasce per rispondere a un’esigenza precisa individuata dalla founder.
E la startup è cresciuta rapidamente, a dimostrazione di quanto questo tipo di necessità sia attualmente sentito dal pubblico.
Storie di startup: Unobravo e l'assistenza psicologica online
# L’idea vincente di Unobravo: trovare lo psicologo online
La startup Unobravo ha avuto l’intuizione di rispondere a un’esigenza che sempre più è diffusa sul mercato: offrire un supporto psicologico mirato, online e a prezzi accessibili.
Quello che spesso blocca le persone dal far ricorso all’aiuto di uno psicologo è il costo del trattamento e la difficoltà a raggiungere il professionista più adatto.
Che magari spesso si trova in un luogo fisicamente distante e difficile da raggiungere.
Unobravo risolve queste problematiche: prima di tutto offrendo un servizio online, che quindi per sua natura esclude i costi e le problematiche legate agli spostamenti.
Poi offrendo prezzi competitivi, anche grazie alla natura online del servizio.
E infine permettendo di trovare uno psicologo adatto a seconda delle proprie necessità personali.
Questo è possibile grazie a un algoritmo di matching che seleziona il professionista più adatto per il cliente fra quelli che operano nel team di Unobravo.
Si tratta di un punto di forza del servizio proposto da Unobravo: la tecnologia viene sfruttata per rendere più facile la fruizione del servizio.
E anche per garantire maggiori possibilità di successo della terapia effettuata.
L’idea di far nascere un servizio come Unobravo nasce dall’esperienza personale di una delle founder, Danila De Stefano, durante una sua esperienza di lavoro all’estero.
Infatti Danila De Stefano, per gestire al meglio il nuovo lavoro e la nuova organizzazione di vita, si è trovata nelle necessità di cercare in Inghilterra uno psicologo che parlasse italiano.
Impresa che si è rivelata impossibile: da questo problema è nata l’idea di creare un servizio che permettesse agli expat di trovare uno psicologo italiano a cui fare riferimento.
# I founder di Unobravo
I founder di Unobravo sono Danila De Stefano, psicologa con un’ampia esperienza non solo in Italia ma anche all’estero nei servizi di aiuto per la salute mentale.
Daniela De Stefano, che attualmente è CEO di Unobravo, ha svolto a lungo anche l’attività di psicologo online, esperienza che l’ha aiutata nella creazione della startup.
Ad affiancare Daniela De Stefano nei primi mesi di sviluppo dell’idea di business è stata Valeria Fiorenza Perris, che è entrata nel team della startup nel 2019.
All’interno di Unobravo Valeria Fiorenza Perris ricopre il ruolo di Clinical Director.
Fra i primi membri del team di Unobravo c’è anche Corena Pezzella, entrata nella startup nel 2020.
Anche Corena Pezzella è psicologa e riveste il ruolo di responsabile delle risorse umane all’interno della startup.
# Lo sviluppo del servizio di psicologia online
Daniela De Stefano, dopo aver riscontrato la richiesta di assistenza psicologica in lingua italiana per gli expat, crea la startup Unobravo alla fine del 2019.
Il primo team è composto da 9 psicologi: la pandemia nel 2020 rallenta da una parte il processo di creazione della startup.
Ma dall’altra sdogana il tabù delle terapia psicologica online.
La startup decide quindi di allargare l’offerta del servizio, dedicandolo non solo agli expat alla ricerca di uno psicologo italiano online.
Unobravo è a disposizione di tutti gli italiani che abbiano la necessità di questo tipo di assistenza professionale.
Da quel momento la crescita di Unobravo è incredibilmente rapida: la startup raggiunge il break-even fra la fine del 2020 e l’inizio del 2021.
La formula vincente porta ad acquisire sempre più clienti e quindi ad avere la necessità di un maggior numero di professionisti dedicati al servizio online.
Numero che cresce fino a 1500 psicologi metà del 2022.
Nonostante la crescita importante e il fatto di aver chiuso con successo un primo round di finanziamento, le founder decidono di offrire una possibilità di crescita ulteriore e di miglioramento per la startup.
Per questo motivo Unobravo si candida e viene ammessa al programma Start Lab di UniCredit.
Un’occasione di crescita importante: durante il percorso previsto dalla Startup Academy il team di Unobravo ha infatti la possibilità di confrontarsi con esperti del settore.
E quindi di migliorare le proprie competenze nelle strategie di investimento e di finanziamento, con strumenti come il crowdfunding, nel posizionamento nel mercato, nel branding e nelle politiche di assunzione.
Il premio di 10.000 ottenuto grazie all’affermazione nel programma Start Lab di UniCredit ha permesso a Unobravo di implementare la piattaforma.
Inoltre il team della startup ha potuto mettere in campo adeguate strategie di comunicazione per far conoscere al pubblico il servizio.
Il 2022 si è chiuso con la vittoria del Premio Startup of The Year, celebrata nello StartupItalia Open Summit 2022 a Milano.
# Il lancio sul mercato di Unobravo
Il lancio sul mercato di Unobravo avviene con la messa online del sito, sui cui opera il primo team di 9 psicologi.
L’intuizione è quella di non creare un semplice “sito-vetrina”, dove promuovere l’attività di psicologia online.
La scelta è stata quella di proporsi immediatamente come un erogatore di servizi clinici controllati.
Il sito, già nella sua versione iniziale, rappresenta una sorta di clinica psicologica online.
Clinica in cui il paziente viene “accolto”, anche se in forma virtuale, e indirizzato al professionista più adatto per le sue necessità.
Questa offerta incontra da subito il favore del pubblico: che sembra maggiormente ben disposto ad affrontare una terapia online piuttosto di quella classica “in presenza”.
La crescita rapida del servizio, con un sempre maggior numero di clienti, rappresenta la migliore validazione possibile per l’idea di business di Unobravo.
# Il processo di fundraising di Unobravo
Il fundraising è determinante nelle storie di startup di successo.
E il processo di fundraising di Unobravo fa segnare un primo traguardo importante nel 2020, con la chiusura di un round di investimento per 150.000 euro.
Il round di seed ha visto come investitori principali Cassa Depositi e Prestiti e CDP Equity.
Ma il vero salto di qualità avviene nel 2022, con un round di finanziamento di serie A che arriva a raccogliere nel 17 milioni di euro.
Alla guida degli investitori c’è la società di venture capital e private equity con sede a New York Insight Partners.
Si tratta del primo investimento in Italia del venture capital che è uno dei più attivi a livello globale, tanto da avere contribuito alla crescita di società come Twitter, Trivago e Shopify.
Inoltre all’investimento hanno partecipato anche Angels Investors tra cui Thomas Plantenga, CEO & Founder di Vinted, Olivier Bonnet, CTO di BlablaCar e Anne de Kerckhove, serial founder e attualmente CEO di Freespee.
Fino a questo momento, pur sapendo sicuramente il crowdfunding cos’è e come funziona, Unobravo non ha ancora utilizzato questo strumento di finanziamento.
Non è però escluso che per il futuro la startup decida di lanciare una campagna crowdfunding di successo, per finanziare i suoi progetti di crescita.
# Il modello di business di Unobravo
Il business model di Unobravo si basa principalmente su due attività che producono guadagno per la startup.
La prima è quella legata ai fee che gli psicologi che lavorano attraverso la piattaforma di Unobravo pagano alla startup: questo fee è legato direttamente alle sedute svolte con i pazienti, non alla presenza sulla piattaforma.
La seconda attività prevista dal business model di Unobravo è quella dell’offerta di servizi psicologici alle aziende.
Per tutte quelle aziende che inseriscono nel sistema di benefits e nel complesso del welfare aziendale anche la cura della salute mentale, Unobravo mette a disposizione tutta una serie di servizi personalizzabili.
Il servizio comprende la possibilità di avere uno psicologo aziendale online e un monitoraggio periodico dei risultati del servizio stesso, attraverso report dedicati.
# I successi di Unobravo
La rapida crescita di Unobravo è sicuramente il successo più importante raggiunto da questa startup.
Da notare sono anche i diversi premi e riconoscimenti ottenuti in pochi anni di attività: a cominciare dalla vittoria nel Impact Innovation di Unicredit Lab nel 2021.
Per continuare con il primo posto nella startup competition Forti Insieme, promossa da Pantene e Chiara Ferragni dedicata all’imprenditoria femminile.
E con la menzione speciale extra premio di Pink-Digital Agency, mentre la founder Danila De Stefano è stata inserita nella classifica dei migliori Under 30 di Forbes Italia nella categoria Healthcare e ha vinto il Premio Il Normanno dedicato all’innovazione .
Nel 2022 Unobravo è diventata anche una società benefit, il modello di azienda che persegue finalità di beneficio economico ma anche di finalità sociali.
Con l’assunzione nell’oggetto sociale di uno specifico impegno al perseguimento di un ampio beneficio comune.
# I piani per il futuro di Unobravo
Il raggiungimento rapido del break even e la conclusione con successo di un Round di finanziamento di Serie A permette a Unobravo di puntare a obiettivi ambiziosi.
Il capitale raccolto permette infatti a Unobravo di accelerare il processo di crescita: l’obiettivo per il 2023 è quello di potenziare il team e l’equipe clinica raggiungendo le 3000 unità fra psicologi e psicoterapeuti.
Inoltre sono previsti nuovi investimenti in tecnologia, con l’aggiunta di nuovi servizi per migliorare l’esperienza dei pazienti.
La startup prevede anche di consolidare la presenza in Spagna attraverso il brand Buencoco, e di far partire nuove collaborazioni con il settore privato.
# Cosa si può imparare dal successo di Unobravo
Il successo così rapido di una startup come Unobravo mostra come un'idea di business vincente, determinante nelle storie di startup a lieto fine, possa essere sviluppata anche con mezzi contenuti.
Infatti le founder di Unobravo sono partite con un sito, che offriva però già il servizio completo, e un team composto da pochi psicologi.
Team che è poi cresciuto nel tempo, con l’inserimento di figure specializzate nei settori tipici delle attività di business, come il marketing.
Le founder, almeno nel primo periodo di attività, si sono impegnate anche in settori che erano al di fuori della loro competenza professionale.
E per fare questo hanno sfruttato al meglio le possibilità di formazione pensate proprio per le startup: per esempio nel capire come aprire un crowdfunding.
Sicuramente l’idea di business è stata vincente perché andava a rispondere a un’esigenza di cura della salute mentale che si fa sempre più sentire sul mercato.
Lo sfruttare al meglio gli strumenti tecnologici per superare le barriere geografiche e per offrire un servizio accessibile anche a livello di costi è stata un’altra delle chiavi del successo di Unobravo.
E adesso vogliamo sentire la tua opinione: pensi che quella di Unobravo sia una storia a cui un aspirante startupper può ispirarsi? E quali sono gli aspetti che ritieni più interessanti? Può sembrare strano che una startup non abbia fatto ricorso al crowdfunding? Rispondi in un commento!