Hai visto negli step precedenti del processo di creazione di una startup quanta importanza rivesta la validazione della soluzione proposta.
Se non validi in modo corretto la soluzione, il rischio è quello di investire tempo e denaro nella costruzione di un prodotto che non troverà nessun cliente.
E questo nonostante tu abbia individuato correttamente il cliente ideale e il problema da risolvere.
Per quanto perfetta possa sembrare, la soluzione che proponi deve essere validata: e per farlo uno degli strumenti più efficaci è quello dello smoke test.
# Cos'è uno Smoke Test
Lo smoke test si inserisce come strumento nel processo di validazione di una soluzione: e si tratta di uno dei più utilizzati e più utili per le startup.
Smoke test significa, letteralmente, “test del fumo” e nasce nell’ambito dell’informatica.
Infatti i programmatori e gli sviluppatori usano questo tipo di test per una valutazione delle funzioni di base di un software o di un app.
Se lo smoke test da esito positivo, è possibile continuare nello sviluppo del programma e lanciarlo sul mercato: per la validazione di una soluzione di business il processo è identico.
La base di partenza è ovviamente la soluzione che deve essere testata per capire se il mercato è realmente interessato all’acquisto.
Dai risultati dello smoke test si può anche capire se sono necessarie delle modifiche oppure se è meglio fare pivot e orientarsi su una soluzione completamente diversa.
Nello smoke test l’obiettivo è quello di far apparire, agli occhi dei potenziali clienti, come completo e perfettamente funzionante un prodotto o un servizio che invece non è ancora pronto.
Il prodotto o servizio viene presentato per un tempo limitato, che permette però di raccogliere dei feedback concreti.
Infatti non si parla della semplice “intenzione di acquistare”, che si potrebbe dedurre anche da sondaggi e interviste: ma che spesso si limita a restare sulla carta.
I dati che si ottengono tramite un smoke test rappresentano invece la reale propensione all’acquisto: il potenziale cliente è convinto di acquistare un prodotto o servizio che esiste già, quindi l’intento si è già concretizzato.
# I vantaggi dello Smoke Test
I vantaggi di effettuare uno smoke test per una startup sono più che evidenti:
Ovviamente ci sono anche dei rischi connessi all’utilizzo dello smoke test, che riguardano in particolare il rapporto di fiducia con i clienti.
Infatti, il cliente potrebbe illudersi di ricevere in un tempo rapido un prodotto finito, che in realtà non esiste ancora.
Per evitare questo rischio è importante svolgere gli smoke test con la massima chiarezza, per non ingenerare false aspettative.
# Come fare uno Smoke Test
Come procedere in concreto per creare uno smoke test efficace per la soluzione proposta dalla tua startup?
Pur non esistendo un modello predefinito di smoke test adatto a tutte le diverse situazioni, si possono individuare alcuni step che devono necessariamente essere seguiti.
Step 1: individuazione del target di riferimento
A chi dovrà essere diretto lo smoke test? È molto importante individuare il pubblico di riferimento, grazie anche alle interviste e alle buyer personas già definite, a cui sarà rivolto il test.
Vanno definiti con la massima precisione i soggetti che sono maggiormente in target con la soluzione proposta: solo in questo modo non si rischia di sprecare tempo e risorse e i risultati ottenuti permettono una validazione effettiva.
Step 2: definire gli scenari
Definire quelli che sono gli scenari migliore e peggiore possibile come esito dello smoke test è un’attività importante.
Questo perché, nel momento in cui si raccolgono i feedback dello smoke test, avere degli scenari predefiniti permette di muoversi in modo più rapido.
Step 3: definire in modo chiaro la soluzione da testare e le caratteristiche dello smoke test
In questa fase è assolutamente necessario avere chiaro quale soluzione si deve validare e quali devono essere le caratteristiche principali dello smoke test.
Nelle diverse possibili forme che uno smoke test può assumere, ci sono sempre alcune caratteristiche che devono essere presenti:
Step 4: definire la metrica di valutazione
Lo smoke test ha bisogno di una definizione della metrica di valutazione: è necessario per capire se il test ha dato esito positivo o meno.
È possibile definire un singolo o più parametri diversi: è importante sempre che le metriche siano coerenti con l’obiettivo che si vuole raggiungere attraverso lo smoke test.
Fra le diverse tipologie di parametri che si possono scegliere ci sono: il numero di utenti che lascia i dati per un contatto, il numero di visitatori complessivo di una landing page, il numero di pre-acquisti che si generano.
Step 5: misurare i risultati raggiunti
Dopo aver completato lo smoke test, secondo i tempi e i modi stabiliti nella fase iniziale del test stesso, è necessario misurare i risultati ottenuti.
Sono i dati a fornire i feedback migliori: molto della validità di una soluzione si può capire dalle interazioni che gli utenti hanno avuto e dai loro eventuali suggerimenti.
Esaminando i dati raccolti, con le metriche scelte all’inizio del test, i risultati che si ottengono possono essere due:
In realtà esiste anche una terza via: ed è quella che puoi seguire quando i risultati dello smoke test non sono propriamente quelli attesi, ma non spingono nemmeno a fare pivot.
Se c’è la possibilità di apportare delle modifiche alla soluzione, seguendo anche i feedback dei potenziali clienti, puoi provare a migliorare la tua offerta.
Ovviamente in questo caso sarà necessario ripetere il processo di validazione della soluzione con un altro smoke test.
Questo nel processo tipico del sistema Lean, che prevede una serie di soluzioni da testare e di eventuali modifiche, fino ad arrivare al prodotto o servizio pronto per essere lanciato sul mercato.
# Landing Page: l'esempio classico di smoke test
Uno degli esempi più classici di smoke test è quello della creazione di una landing page: si tratta di un sistema rapido ed economico per validare una soluzione.
Puoi pensare a una startup che voglia offrire un servizio per l’esercizio fisico personalizzato da fare in casa: lo smoke serve a capire se c’è un pubblico interessato a questo servizio.
Quindi si può creare una landing page che propone questo servizio.
Per rendere efficace lo smoke test bisogno inoltre determinare:
Stabiliti questi fattori e dopo aver costruito la landing page si deve anche determinare il tempo di durata del test.
Ovviamente deve essere una durata ragionevole: non è possibile pensare a uno smoke test che duri più 6 mesi o un anno, perché perderebbe ogni senso.
Al termine del periodo stabilito si analizzano i dati raccolti per capire se si è raggiunto o meno l’obiettivo prefissato e se quindi si può proseguire con lo sviluppo della startup.
# I consigli per uno Smoke Test efficace
Hai visto cos’è uno smoke test e come crearlo: devi sempre tenere a mente alcuni consigli perché questo tipo di test sia realmente utile alla tua startup.
Corretta determinazione dei parametri: se i parametri sono sbagliati, lo smoke test non ha efficacia.
Vanno sempre stabiliti in funzione dell’obiettivo da raggiungere, ma è anche possibile modificarli in corso d’opera se lo si ritiene necessario.
Calcolo dei costi: lo smoke test non è mai a costo zero, per questo è necessario determinare con precisione tutti i costi che si vanno ad affrontare.
La creazione del MVP oppure le spese pubblicitarie vanno sempre tenute in conto, per non rischiare di restare senza budget durante lo svolgimento del test.
Attenzione al cliente: durante lo smoke test è necessario essere onesti verso il cliente, perché un cliente che si rende conto di essere stato illuso è un cliente perso.
Meglio sempre comunicare che il prodotto o il servizio non è già disponibile, magari invogliando il cliente a un sottoscrizione con l’offerta di uno sconto appena il prodotto sarà pronto.
Uno smoke test può essere una delle migliori “armi” a disposizione di una startup per la validazione di una soluzione.
Questo dipende dalle sue caratteristiche di economicità e di semplicità di esecuzione: ma bisogna sempre eseguirlo nella maniera corretta.
Ora tocca a te: hai già eseguito uno smoke test? E quale procedura hai seguito? Vuoi raccontarci come è andata in un commento?