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Avere una buona idea è una base importante per la creazione di una startup, ma è la capacità di metterla in pratica e realizzarla che fa la differenza fra quello che è destinato a rimanere un “sogno in un cassetto” e quello che invece può diventare un progetto concreto e di successo.

Ci sono alcuni strumenti che possono essere particolarmente utili per aiutarti nell’organizzazione del passaggio da “idea a startup”: si tratta di strumenti pratici, di schemi e di workflow che ti permetteranno prima di mettere su carta la tua idea, per capire se effettivamente ha il potenziale per essere realizzata in concreto e poi di gestire la creazione della tua startup.

Il punto di partenza di questo processo è il problem solution fit canvas: questo strumento ti permetterà di studiare le caratteristiche del cliente tipo e del suo problema, in modo da individuare la soluzione da proporre per risolvere il problema stesso.

# Cos'è il problem solution fit canvas

Quando si parla di problem solution fit canvas si intende un framework, o schema, che permette di individuare e visualizzare in modo semplice e immediato quali sono i problemi che i potenziali clienti della tua startup affrontano e quale soluzione puoi offrire per risolverli.

Il problem solution fit è considerato un pilastro fondante del metodo Lean: infatti permette di mettere al centro dell’attenzione 3 punti fondamentali, clienti, problemi e soluzione, in modo da testare le soluzioni stesse e da accorciare al massimo i tempi fra che passano fra l’idea di startup e il suo lancio effettivo sul mercato.

Questo grazie a un ciclo virtuoso composto da 3 diverse fasi:

idea e progettazione;
verifica e test del prodotto sul mercato;
modifica e perfezionamento seguendo i risultati del test.

# Perchè il problem solution fit canvas è adatto a una startup?

Il problem solution fit canvas è particolarmente adatto per una startup perché permette di capire e di provare che il tuo progetto di business è in grado di risolvere dei problemi concreti dei clienti: questo vuol dire che ha un mercato a disposizione, su cui potrà entrare e crescere in modo da diventare una startup di successo.

Bisogna considerare infatti che uno dei motivi più comuni del fallimento del progetto di startup è quello che lo startupper tende a innamorarsi di un’idea che, per quanto teoricamente molto interessante e promettente, non ha invece nessuna possibilità di realizzarsi in concreto: questo perché nessun potenziale cliente dimostrerebbe interesse per questa idea.

Applicando questo framework invece diventa possibile scremare le idee “brillanti” ma non realizzabili, da quelle che invece, anche a se a un primo sguardo sembrano meno “incredibili”, hanno concrete possibilità di arrivare a realizzazione con successo, realizzando non la migliore soluzione in assoluto, ma la migliore soluzione possibile.

In particolare il problem solution fit canvas è in grado rispondere a quelle che sono 3 domande necessarie nel momento in cui si procede con un progetto di startup:

chi sono i potenziali clienti della tua startup?
quali sono i problemi e le necessità di questi potenziali clienti?
quali soluzioni posso offrire ai potenziali clienti?

# Il framework di problem solution fit canvas

Per capire meglio in funzionamento dello schema problem solution fit è utile scaricare lo schema: ideahackers offre un download gratuito di un esempio di framework completo e pratico da utilizzare.

Un suggerimento “pratico”: potresti stampare il problem solution fit in un grande formato e lavorare su di esso tramite dei post-it, magari di colori diversi: in questo modo potrai avere una migliore visione d’insieme e potrebbe essere favorito il lavoro in team, nel caso tu abbia dei soci o dei collaboratori.

problem-solution-fit-canvas

Il framework è composto da 10 diversi blocchi, che si sviluppano su tre diverse righe, caratterizzate da colori diversi: rosa per i clienti, arancione per i problemi, verde per i canali di comunicazione che possono essere attivati verso i clienti, per individuare problemi e soluzione, viola per  la soluzione proposta dalla tua startup.

I primi tre frame del problem solution fit canvas sono dedicati ai potenziali clienti e a tutte le ipotesi che è possibile fare loro riguardo.

1.Customer Segments: qui vanno indicati i clienti target e le loro caratteristiche, come genere ed età; si tratta di un procedimento simile a quello utilizzato per la costruzione delle Buyer Personas;

6.Customer Limitation: in questo riquadro si individuano i limiti che un potenziale cliente potrebbe avere nei confronti del prodotto della tua startup, per esempio per quel che riguarda il prezzo oppure l’attrezzatura o le conoscenze necessarie per utilizzarlo;

5.Available solutions: se esistono già in questo riquadro vanno indicate le soluzioni che sono già disponibili per la risoluzione del problema del cliente e l’eventuale grado di soddisfazione rispetto a esse;

I successivi frame, quelli della seconda riga dello schema, sono quelli relativi ai sentimenti e al comportamento che il cliente prova e tiene nei confronti del problema.

2.Problem/Pain: punto cruciale del framework, qui va indicato quale problema il cliente percepisce come da risolvere e con quale frequenza questo problema si presenta;

9.Root/Cause of Pain: in questo frame va inserita, dopo averla individuata, quella che è la causa dei problemi affrontati dai clienti; comprende anche una descrizione delle caratteristiche più importanti per definire il problema stesso;

7.Behaviour: qui dovresti individuare quali sono i comportamenti che i clienti potrebbero mettere in atto per risolvere il problema, cercando di capire quali strategie potrebbero mettere in campo per affrontarlo;

La terza riga dello schema comprende i frame identificati tramite il colore verde e prevede come obiettivo quello di definire e affinare il sistema di comunicazione con il cliente.

3.Triggers to act: in questo quadro va indicato cosa spinge il cliente ad agire per risolvere il problema, “trigger” in inglese significa letteralmente “grilletto”, cioè il meccanismo attraverso cui si spara; potrebbe essere un evento di qualsiasi genere, come una pubblicità, un filmato, l’opinione di una persona, che spinge il soggetto all’azione;

4.Emotions: questo frame considera tutte le emozioni che vengono in gioco nel momento in cui il cliente decide di “passare all’azione” per risolvere il suo problema, come si sente prima e dopo averlo affrontato; si tratta di una sezione di cruciale importanza perché permette di determinare il tono delle comunicazione tramite cui rivolgersi al cliente, in modo da non coinvolgere solo l’ambito razionale, ma anche quello irrazionale, legato appunto ai sentimenti, nella comunicazione del messaggio;

8.Channels of Behavior: questo frame serve all’individuazione dei canali, sia online che offline, in cui il cliente si trova ad affrontare il problema; questo passaggio permette di individuare quali possono essere i sistemi di comunicazione più efficaci per raggiungere il cliente;

L’ultimo frame a essere libero è caratterizzato dal colore viola e serve a individuare la soluzione migliore.

10.Your Solution: ecco un altro punto centrale del frame, rappresentato dalla soluzione migliore che la tua startup è in grado di proporre per risolvere il problema del cliente; si tratta dell’ultimo blocco non solo a livello numerico, ma perché va compilato solamente quando tutti gli altri sono completi e si ha una panoramica complessiva del cliente e del problema che si vuole affrontare; nel caso una soluzione esista già, la tua soluzione potrebbe essere rappresentata da procedimenti o servizi ulteriormente migliorativi per il cliente.

Per compilare questo campo dovrai avere determinato prima chi è il tuo potenziale cliente, quale problema ha, che la soluzione che la tua startup propone risolve questo problema ed è realizzabile in concreto: se non hai raggiunto questo risultato, è molto probabile che il tuo progetto presenti delle criticità importanti.

Anche in questo caso risulta utile il problem solution fit: infatti, puoi intervenire e modificare alcune parti del progetto e, nel caso questo non sia sufficiente per risolvere le criticità individuate, fare pivot, senza in questo caso il rischio di affrontare un fallimento con conseguenze anche molto importanti.

# Importanza del problem solution fit canvas per la validazione

Sai già che alla base del metodo Lean per la creazione della startup sta il sistema di validazione , che ti permette di minimizzare i rischi nella creazione di un progetto di business, individuando quelle soluzione che hanno una maggiore possibilità di successo.

E il problem solution fit canvas si inserisce in modo perfetto in questo sistema: infatti permette di analizzare il mercato o, meglio ancora, i potenziali clienti della tua startup, individuati in base alle loro caratteristiche e ai loro comportamenti, tenendo conto anche dei processi che seguono per prendere delle decisioni e scegliendo i canali migliori e più efficaci per comunicare la soluzione.

Una definizione corretta e precisa del problem solution fit prima di lanciarsi in modo concreto nella creazione di una startup da la possibilità di raccogliere tutta una serie di informazioni che potranno essere molto preziose per la tua startup: l’obiettivo è quello di diminuire il tempo e l’energia dedicata alla fase di testing, individuando invece delle soluzioni “mirate”, che hanno una maggiore possibilità di essere adottate dai potenziali clienti.

Al centro dell’obiettivo c’è il cliente e il suo problema: ma non per questo il sistema proposto dal problem solution fit canvas è utile solo nelle prime fasi di sviluppo di un progetto.

Infatti, si tratta di un sistema di problem solving che può essere utilizzato ogni qualvolta sia necessario trovare la soluzione a un problema complesso, come può essere l’ingresso in un altro settore del mercato oppure il lancio di una nuova versione di prodotto.

Per quanto la compilazione precisa del problem solution fit canvas richieda un impegno importante, si tratta di uno step fondamentale nel processo di passaggio dall’idea alla startup: per questo va studiato e realizzato nella maniera più precisa possibile, in modo da risparmiare tempo nelle fasi successive di sviluppo.

Hai già utilizzato il problem solution fit canvas? Racconta la tua esperienza in un commento!

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