INDICE
- Introduzione
- Come funziona Cyberangels
- I founders di Cyberangels
- La storia di Cyberangels
- Il modello di business di Cyberangels
- Il fundraising di Cyberangels: l'importanza del crowdfunding
- Le caratteristiche distintive di Cyberangels
- Cosa di può imparare dal successo di Cyberangels
- Risorse per approfondire
Tra le storie di startup italiane più interessanti degli ultimi anni c’è sicuramente quella di Cyberangels.
Cyberangels è entrata con un’idea vincente in un sistema di assoluta importanza come quello della cybersicurezza.
La tutela dei dati, in particolare da parte delle aziende di ogni dimensione, è un problema sempre più attuale.
Gli attacchi hacker si sono fatti sempre più frequenti, costringendo le imprese a dotarsi di sistemi di protezione sempre più avanzati.
In particolare per le piccole e medie imprese questa attività può risultare complessa e particolarmente costosa.
Cyberangels risponde al bisogno di sicurezza informatica di questi soggetti con un approccio completamente innovativo, che si inserisce in un moderno sistema insurtech.
Il risultato è un sistema di gestione della cybersicurezza che diventa alla portata una platea ampia di utenti, perché non richiede conoscenze tecniche specifiche.
Storie di startup: l'innovazione di Cyberangels nel campo della cybersicurezza
# Come funziona Cyberangels
Cyberangels è una piattaforma sui cui le imprese possono registrarsi gratuitamente e ricevere una prima valutazione in merito alla loro cybersicurezza.
In seguito al primo report gratuito, le aziende possono decidere se continuare con l’iscrizione a pagamento sulla piattaforma.
Per superare le difficoltà degli strumenti tipici della cybersicurezza Cyberangels punta su un sistema di Gamification.
La base è quella di un framework già testato a livello internazionale in materia di cybersicurezza.
La caratteristica distintiva è quella di impostare i “percorsi” di sicurezza come dei veri e propri giochi, in cui l’azienda si deve misurare.
Questi giochi prevedono lo svolgimento di attività che, se implementate con successo, permettono di guadagnare dei punti.
Raggiunto un certo numero di punti vengono erogati dei badge virtuali, che rappresentano il livello di consapevolezza nel settore della cybersicurezza raggiunto dall’azienda.
Il premio finale è rappresentato da un’assicurazione contro i danni derivati da crimini informatici.
# I founders di Cyberangels
Andrea Toponi è un co-founder di Cyberangels: dopo la laurea in ingegneria gestionale si è lanciato nel mondo delle nuove imprese.
Prima lanciando sul mercato Allinance, che è stato il primo PPM Gold Partner di Microsoft in Italia, e poi con Cyberangels, lanciata nel 2021, di cui è attualmente CEO.
Questo significa che Allianance è stato il primo fornitore di supporto tecnico indipendente più accreditati di Microsoft per l’Italia.
Fabrizio Cardinali è un co-founder di Cyberangels, con una lunga esperienza nel mondo delle startup e anche CEO dell’incubatore VittoriaHub.
Attualmente Fabrizio Cardinali è CEO di MYWAY, startup attiva nel settore delle tecnologie innovative.
# La storia di Cyberangels
La storia di Cyberangels nasce dall’esperienza personale di Andrea Toponi come imprenditore.
Una delle società da lui create infatti ha subito un attacco informatico che ha bloccato per alcuni giorni l’attività.
Questo ha portato Toponi ha riflettere sul problema di offrire anche alle PMI e alle realtà imprenditoriali più piccole degli efficaci strumenti di cybersicurezza.
A Milano nel 2020 viene sviluppato il primo sviluppo della tecnologia, selezionata nello stesso anno per il programma di incubazione di VittoriaHub.
Questo incubatore è dedicato al settore dell’insurtech, e al suo interno la startup ha potuto implementare le soluzioni proposte sulla piattaforma.
Nel 2021, al termine del progetto di incubazione Cyberangels nasce come startup innovativa e lancia il suo MVP sul mercato.
Cyberangels inizia parallelamente il percorso di fundraising, con un round di seed e una campagna di equity crowdfunding.
Durante i mesi successivi viene implementata la piattaforma definitiva con il deposito di brevetto per un motore dedicato di IA.
La proposta è quella di un servizio innovativo di cybersicurezza dedicato alle realtà imprenditoriali medie e piccole, che normalmente non sono dotate di un reparto IT.
# Il modello di business di Cyberangels
Il modello di business di Cyberangels prevede due differenti canali di revenue: quello diretto e quello come marketplace.
Per quel che riguarda l’offerta di servizi diretti alle PMI, Cyberangels mette a disposizione un abbonamento gratuito, che permette una valutazione dello stato di rischio.
Oltre all’abbonamento gratuito, Cyberangels offre poi 3 diversi piani di abbonamento con costi crescenti.
I differenti abbonamenti offrono servizi di protezione e consulenza più ampi e sono dedicati ad aziende di dimensioni via via maggiori.
L’obiettivo è quello di offrire un servizio di monitoraggio molto frequente, con conseguente consulenza per le soluzioni da applicare in materia di cybersicurezza.
Il servizio a livello di marketplace prevede invece:
L’offerta di servizi diretti garantisce un ritorno economico immediato, mentre l’offerta dei servizi di marketplace permette di ampliare le possibilità a disposizione del cliente.
Le collaborazioni strette con professionisti e aziende del settore IT permettono a Cyberangels di avere anche una presenza radicata e capillare sul territorio.
Questo permette di raggiungere anche tutti quei clienti che richiedono un contatto diretto e un’assistenza continuativa per la propria azienda.
Per quel che riguarda i competitor di Cyberangels, in parte l’attività della startup si sovrappone a quella delle aziende che producono software per la sicurezza informatica.
La concorrenza diretta può provenire dalle aziende nordamericane che operano nel settore insurtech e che offrono un servizio di assistenza personalizzata per il cliente.
Aziende che hanno però una limitata presenza nel territorio europeo e italiano.
# Il fundraising di Cyberangels: l'importanza del crowdfunding
Come molte startup innovative Cyberangels ha imparato il crowdfunding cos’è e come funziona, nel suo processo di fundraising.
Infatti, dopo aver terminato il processo di incubazione, un primo round di seed ha permesso alla startup di raccogliere 200.000 euro nei primi mesi del 2021.
I finanziatori principali sono stati il fondo IN2IN e Vittoria Assicurazioni.
Sempre nel 2021 Cyberangels ha lanciato una campagna crowdfunding di successo sulla piattaforma BackToWork.
La startup partiva da una valutazione pre-money di 3.300.000 euro e ha lanciato una raccolta per un obiettivo minimo di 100.000 euro.
I fondi raccolti dovevano servire prima di tutto allo sviluppo del settore marketing e all’implementazione della piattaforma.
La quota minima prevista era di 250 euro: una scelta perfetta per attirare anche i piccoli investitori, non interessati al diritto di voto ma alla remunerazione dell’investimento.
In questo modo Cyberangels ha dimostrato di aver capito come aprire un crowdfunding a una platea molto ampia di potenziali investitori.
La campagna si è chiusa con un successo pieno, con una raccolta pari a 205.000 euro, quindi il doppio dell’obiettivo minimo stabilito.
# Le caratteristiche distintive di Cyberangels
Quello che distingue Cyberangels è la capacità di rispondere in modo semplice a una necessità complessa.
La scelta di offrire diverse possibilità agli utenti ha reso la startup dominante in una nicchia destinata a una grande crescita del settore insurtech.
Infatti nel post pandemia i rischi per la sicurezza dei dati informatici sono aumentati esponenzialmente, anche a seguito del diffondersi dello smart working.
E se le grandi aziende hanno approntato efficaci sistemi di difesa, con l’impegno di personale specializzato e investimento di fondi, lo stesso non può dirsi delle realtà più piccole.
Nelle aziende più piccole ma anche nelle PMI non esiste una cultura delle protezione informatica e non esistono figure dedicate a questa attività.
L’idea innovativa di Cyberangels è stata quella di offrire un servizio personalizzato, tagliato su misura in base alle esigenze del cliente, e di facile accesso.
Grazie a Cyberangels il cliente può individuare il suo livello di rischio e scegliere i sistemi di protezioni più adeguati.
L’offerta di Cyberangels supera le soluzioni standardizzate, studiate spesso per grandi realtà, e offre un prodotto personalizzabile a un costo più che accettabile.
Inoltre la possibilità di essere seguiti da un consulente, sia online che offline, è un valore aggiunto importante per le aziende.
Che possono controllare la sicurezza dei loro dati senza la necessità di dotarsi di un professionista del settore, ma fruendo di una molteplicità di soluzioni.
Infatti la rete di professionisti dislocata sul territorio è uno dei punti caratteristici e innovativi del modello di business di Cyberangel.
# Cosa si può imparare dal successo di Cyberangels
Fra le diverse storie di startup il successo di Cyberangels spicca per la capacità che la startup ha avuto di rispondere a un’esigenza concreta e sempre più sentita dal mercato.
Per quanto esistano altre tipologie di soluzioni, quella offerta da Cyberangels è una novità sul mercato italiano e anche su quello europeo.
Questo permette di puntare a un’espansione dell’attività oltre i confini nazionali, con buone prospettive di crescita.
La scelta di entrare in un incubatore dedicato del settore come VittoriaHub ha permesso alla startup di implementare la sua idea di business e le soluzioni tecnologiche in tempi molto rapidi.
E anche il processo di raccolta fondi è stato rapido: dopo il round di seed, la campagna di equity crowdfunding ha permesso un’ulteriore crescita con il successivo lancio di un prodotto completo.
Un percorso rapido, che ha approfittato nel modo migliore delle ampie possibilità di un mercato in rapida espansione.
Cyberangels ha lanciato il suo business nei tempi e nei modi corretti, sfruttando le diverse possibilità offerte a una startup per concretizzare un progetto vincente.
Cosa pensi della storia di Cyberangels? C’è qualche particolare che pensi possa essere particolarmente utile per chi ha l’obiettivo di creare una startup? Rispondi in un commento.