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Il lavoro è stato duro, ma finalmente hai chiuso la tua campagna di crowdfunding: hai portato a termine un progetto importante che ha assorbito tutte le tue energie e quelle dei tuoi collaboratori, per definire e mettere in atto tutte gli step necessari per un crowdfunding di successo. 

E non è stata solo una questione di tempo: perché per creare e sviluppare il tuo progetto hai anche dovuto fare tutta una serie di investimenti, necessari per anche per far conoscere la campagna e premiare i tuoi sostenitori.

E ora sei arrivato alla fine: è arrivato il momento di tirare le somme, per capire se hai davvero lavorato bene, sei riuscito a individuare il tuo pubblico e a comunicare con efficacia il tuo messaggio. 

L’esito di una campagna di crowdfunding non prevede il pareggio: o si vince o si perde.

Vediamo insieme come affrontare queste due eventualità, quali step seguire sia in caso di sconfitta che in caso di vittoria per uscire, sempre e comunque, vincenti.

# La tua campagna ha avuto successo: cosa devi fare adesso?

Se la tua campagna ha avuto successo vuol dire che hai raggiunto l’obiettivo monetario che ti eri prefissato o anche, in alcuni casi, sei riuscito a superarlo: e tutto questo è accaduto perché i tuoi sostenitori hanno creduto nel progetto. 

Ci sono però ancora alcuni passaggi da portare a termine dopo una campagna crowdfunding di successo. In particolare:

Ringraziare i sostenitori: potrebbe quasi sembrare scontato, ma è molto importante provvedere a ringraziare chi ha permesso che il tuo progetto si realizzasse.
Per fare questo non limitarti a un semplice post sui social, ma ringrazia con una mail tutti i donatori, in modo da aggiornarli anche sui tempi di consegna delle ricompense; 
Ricompensare: la consegna della ricompensa è spesso una fase critica nel post campagna di crowdfunding e va dunque gestita con attenzione: sono sempre possibili dei ritardi, causati da motivi più vari (per esempio non credevi di raccogliere un così gran numero di sostenitori e hai previsto un numero troppo basso di “ricompense”.
In questo caso diventa importantissimo tenere aggiornati i tuoi sostenitori, in modo che non si sentano “truffati” ma che capiscano che stai lavorando per consegnare le ricompense;
Aggiornare gli investitori: ricorda che la conclusione di una campagna di crowdfunding è solo uno dei tanti tasselli di un progetto.
Diventa quindi importante tenere aggiornati i tuoi investitori sul proseguimento dello progetto stesso: se vi hanno investito il loro denaro, sono sicuramente interessati a sapere come procede; inoltre, mantenere un rapporto con i tuoi investitori ti sarà utile nel caso di lancio di un nuovo progetto;
Aggiorna la piattaforma: se la piattaforma che hai scelto lo permette, ricordati di aggiornare la progressione del progetto anche dopo la chiusura della campagna di raccolta;
Fai tesoro di quello che hai imparato: la fine di un progetto di crowdfunding è potrebbe essere l’inizio di qualcosa di ancora più grande.
L’importante è analizzare e fare tesoro di tutto quello che hai imparato, non limitandosi ad analizzare l’aspetto finanziario, ma considerando tutta quella serie di risultati ad esso correlati:

risultati verso i clienti: la campagna e la tua startup hanno acquisito visibilità, inoltre hai potuto effettuare una sorta di “profilazione” del pubblico che è interessato al tuo prodotto, arrivando a capire se effettivamente il mercato esiste ed è ricettivo nei confronti della soluzione che vuoi proporre;

risultati verso i collaboratori: la campagna ti ha permesso di reclutare nuovi collaboratori e di entrare in contatto con futuri collaboratori per la tua startup
risultati verso i competitors: una campagna di successo può permetterti di iniziare prima dei tuoi concorrenti un progetto, arrivando per primo su una nicchia di mercato;
risultati verso i progettisti: i progettisti con cui hai collaborato sono sicuramente più motivati dal successo e pronti a nuove sfide

Inoltre, avere nel tuo paniere una campagna di crowdfunding di successo cambierà la tua immagine agli occhi dei possibili investitori, perché è la dimostrazione concreta che il tuo progetto di business ha possibilità concrete di funzionare.

# La tua campagna NON ha avuto successo?

La sconfitta è un’eventualità con cui uno startupper deve essere sempre pronto a misurarsi: ma attenzione, non si deve mai trattare di una sconfitta fine a sé stessa, ma deve sempre rappresentare una possibilità di crescita. 

Per questo, se il progetto non ha raggiunto il suo obiettivo, la soluzione non è quella di disperarsi ma di analizzare gli errori commessi, per evitare di commetterli nuovamente. Vediamo allora cosa fare in caso di fallimento:

L’analisi post mortem: il termine è un po’ inquietante, ma l’obiettivo è quello di fare una sorta di autopsia della tua campagna di crowdfunding per capire le ragioni del fallimento e per fare questo devi partire da quello che ha funzionato.
Questo vuol dire individuare l’identikit del finanziatore, capire quali caratteristiche ha e quali sono stati i canali di comunicazione più efficaci per entrare e restare in contatto con lui.
In questo modo avrai tutta una serie di comportamenti “utili”, che potrai ripetere nelle prossime campagne.
L’analisi post mortem, parte seconda: si tratta del punto più delicato, quello in cui devi individuare cosa non ha funzionato nella tua campagna.
Può trattarsi di errori legati alla comunicazione, oppure alla presentazione dell’idea o ancora legati alla gestione tecnica della campagna come la scelta di una piattaforma non adatta alla tua campagna di crowdfunding, oppure l’aver scelto delle ricompense sbagliate o ancora aver posto un limite troppo alto.
In ogni caso, scoprire questi errori, definirli in modo chiaro, è l’unico modo di non commetterli una seconda volta.
Non sparire nel nulla: per quanto al fallimento di una campagna di crowdfunding possa seguire il desiderio di cancellare tutto quanto fatto e ripartire da zero, non commettere l’errore di fare tabula rasa.
Infatti, se sei riuscito a creare una community interessata al tuo progetto, vale sempre la pena di mantenere il contatto con i suoi partecipanti, che potrebbero essere la base di partenza per una nuova campagna.
Riprogramma l’attività: normalmente le piattaforme di crowdfunding danno la possibilità di gestire una campagna che non ha avuto successo.
In alcuni casi è possibile non perdere completamente gli investimenti ricevuti, in altri è possibile tenere aperta la pagina della campagna per continuare a mantenere un collegamento con i sostenitori, aggiornandoli sull’evoluzione del progetto e anche su progetti futuri correlati;
Sopravvivere alle criticheè probabile che ci sia qualche "leone da testiera" che critichi il tuo fallimento, magari invitandoti a cercarti un lavoro vero oppure a non "chiedere l'elemosina" per realizzare un progetto. 
Devi imparare a ignorare queste critiche, perchè non hanno nulla di costruttivo: non ti possono essere utili nel processo di miglioramento e nel momento in cui deciderai di partire con una nuova campagna. Non meritano nessuna risposta, quindi limitati a ignorarle. 

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