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Nello sviluppare il tuo progetto di startup ti capiterà, in una fase piuttosto che in un’altra, di avere a che fare con dei consulenti esterni alla società, fra cui l’advisor startup: si tratta di una figura, che in alcune ben determinate situazioni, può rivelarsi molto importante per una startup, tanto da determinare il successo o il fallimento della stessa.

Quando si parla di advisor startup bisogna considerare che si sta parlando di un consulente di alto livello, che nella maggior parte dei casi ha un rapporto anche molto lungo con le startup con cui collabora: la sua professione consiste nel dare consigli, utili per gestire la società quando le operazioni si fanno più complesse.

Non esiste un albo professionale degli advisor startup: nella maggior parte dei casi questo ruolo è ricoperto da professionisti che hanno una grande esperienza in campo manageriale e finanziario.

Ed è proprio grazie a questa esperienza e alla rete di relazioni che hanno costruito durante la loro carriera che questi soggetti possono operare come advisor: cioè guidare una startup durante le diverse fasi di sviluppo del progetto.

Ovviamente un advisor deve avere delle competenze e delle esperienze nell’ambito delle startup, perché la conoscenza di questo settore d’impresa, con le sue particolari regole e i suoi schemi, è imprescindibile per ricoprire questo ruolo: a questo si aggiungono le capacità ed esperienze nel campo della gestione d’impresa e un’elevata abilità nel campo del problem solving.

Una serie di caratteristiche tutte molto importanti, in cui non è possibile “improvvisarsi”: per questo, non essendo onniscienti, gli advisor migliori molto spesso scelgono di lavorare in team o in network, in modo da poter soddisfare tutte le necessità che lo sviluppo di un progetto di startup può presentare.

# Il ruolo dell’advisor startup

Da quanto visto fino a ora puoi capire che il ruolo di un advisor startup è complesso e riguarda molte delle attività di gestione e sviluppo di una società: il suo ruolo può essere ritenuto quello di un soggetto che affianca uno startupper durante lo sviluppo del progetto.

Affianca, non si sostituisce: quello che non devi dimenticare è che un advisor è comunque e sempre un consulente e quindi non prenderà al posto tuo le decisioni relative alla tua startup, ma sarà in grado di consigliarti e aiutarti a cogliere le occasioni migliori per la crescita della società.

# Ma un advisor è utile per la tua startup?

Potresti chiederti se davvero la tua startup ha bisogno di un advisor, considerando che si tratta di un consulente e quindi di un costo da sostenere: ne vale davvero la pena oppure meglio “fare da soli”?

La figura dell’advisor diventa molto importante, anzi spesso determinante, quando tutta l’attività della tua startup cresce e si fa sempre più complessa: questo vuol dire un’organizzazione più grande e complicata da gestire e la necessità di supportare esigenze di crescita sempre più importanti.

In particolare, oltre a offrire una competenza nell’area manageriale e gestionale, che spesso è assente nelle startup nelle prime fasi del loro percorso, il ruolo dell’advisor è quello di studiare le migliori strategie di crescita e di fundraising per la tua società.

Se poi, come dovrebbe essere, l’advisor ha una buona reputazione in campo finanziario, la sua presenza nel board della startup porta alla conseguenza positiva che la società guadagni credibilità verso gli investitori: proprio per questo motivo, perché l’advisor “mette la faccia” nel progetto di startup che segue, un professionista serio non seguirà tutti i progetti, ma solamente quelli in cui ripone la massima fiducia.

# Quando è utile un advisor?

Se esamini il ciclo di vita e sviluppo di una startup ti sarà facile capire che un advisor può essere utile in diverse fasi del progetto: già nelle prime fasi di sviluppo, quando le priorità sono quelle di validare l’idea di business e di costruire un team in grado di svilupparla, l’esperienza di un consulente può essere determinante per correggere sul nascere quegli errori che potrebbero trascinarsi lungo la crescita della startup e metterne a rischio il successo.

Ma sicuramente il ruolo dell’advisor diventa determinante nelle fasi successive, quando è necessario raccogliere il capitale che serve a far crescere la startup.

Nelle fasi di seed ed early stage, l’advisor è importante per la preparazione di un business plan che sia dettagliato e pronto da presentare agli investitori, insieme a tutti quei documenti finanziari che possono essere importanti: in particolare la ricerca in questa fase si orienta verso i Business Angel, i Venture Capital e il crowdfunding, anche nella forma di equity crowdfunding.

In questa fase inoltre, l’esperienza e la professionalità dell’advisor si applicano anche nella preparazione di tutti quei documenti che riguardano la gestione societaria dopo l’ingresso di nuovi soci, con particolare attenzione alle diverse clausole o ai patti parasociali che è possibile inserire: grazie a questa attività diventa più semplice per i fondatori mantenere sempre una posizione “forte” e non trovarsi in minoranza nel momento in cui si decide il futuro della startup.

Nella fase di Growth e in quelle successive (che possono essere indicate come fasi di “crescita”), le necessità finanziarie della startup crescono in maniera quasi esponenziale: per questo motivo è necessario fare ricorso a finanziamenti sempre più corposi, rivolgendosi a investitori professionali di alto livello.

In queste fasi il ruolo dell’advisor diventa determinante per la gestione delle trattative con i grandi investitori, in cui suo compito è la predisposizione di tutta la documentazione necessaria alle trattative e di consigliare lo startupper anche durante lo svolgimento delle stesse.

Inoltre, in queste fasi la startup si trasforma in società organizzata e strutturata e quindi diventa anche molto importante saper scegliere nel modo corretto i vari manager che dovranno gestire le diverse attività aziendali: altro compito in cui un advisor esperto può rivelarsi molto importante.

#  Chi sono gli Advisor italiani

Si possono indicare alcuni profili interessanti fra gli startup advisor italiani, che possono essere utili anche per capire come operano questi professionisti: molto spesso si tratta di professionisti che, oltre all’attività di advisor, collaborano anche con fondi di Venture Capital, associazioni di Business Angel oppure acceleratori per startup.

Federica Biancon

Dopo una lunga esperienza nell'acceleratore del Politecnico di Milano, Federica Biancon attualmente opera come startup advisor e come direttore del settore investimenti del Venture Capital Younite Stars.

Maurizio Carmignani

Maurizio Carmignani vanta una lunga esperienza come consulente manageriale e coach per aziende che operano in diversi settori, comprese le multinazionali. È

 inoltre membro di un fondo di investimenti che opera con le startup innovative e molto attivo anche nel settore della formazione. 

È partner di Romastartup, hub e acceleratore dedicato alle startup innovative che hanno sede nella regione Lazio. Con MCaP, di cui è founder, offre la sua consulenza alle startup innovative, sostenendo il loro processo di crescita grazie al trasferimento di abilità e di esperienze collaudate negli anni.

Giuseppe Cuneo

Giuseppe Cuneo, dopo aver lavorato per più di 30 anni nei ruoli di manager, mentor e coach per diverse aziende, ha deciso di mettere la sua esperienza al servizio delle startup. 

In particolare la sua attività è rivolta a tutte quelle realtà che hanno la necessità di definire e implementare un modello efficace di business e di preparare business plan che permettano di convincere gli investitori, per raggiungere gli obiettivi previsti dalla società.

Lorenzo D’Amelio

Lorenzo D’Amelio ha collaborato nelle vesti di advisor e mentor startup con oltre 200 realtà imprenditoriali innovative italiane. 

Attualmente ricopre questo ruolo collaborando con diverse realtà della galassia startup (incubatori, acceleratori, network, Business Angel e Club Investimenti), mettendo a disposizione la sua esperienza più che decennale nel settore, con una particolare attenzione per le startup con progetti a forte impatto sociale.

Paola Di Rosa

Attualmente Business Angel in Angels4Women, Paola di Rosa ha una lunga esperienza nell’innovazione e nel supporto alle imprese innovative.

Matteo Giustinetti

Matteo Giustinetti è Co-Founder e attualmente CEO di Conlabora, una società di advisory strategico che opera con soggetti pubblici e privati. 

A questa attività affianca quella di startup advisor, specializzato soprattutto nel reperimento e nella gestione degli strumenti di finanza alternativa che possono essere utilizzati dalle imprese innovative.

Tommaso Lipiello

Dopo una lunga esperienza in multinazionali e ricoprendo anche il ruolo di docente nella “Scuola di Economia e Management” della LIUC, Tommaso Lipiello ricopre anche il ruolo di startup advisor. 

La sua attività in questo settore si concentra soprattutto sulle startup incubate all’interno del programma Neosperience Startup, che si occupa di imprese innovative nella fase di early stage.

Mauro Riganti

Mauro Riganti ricopre il ruolo di advisor startup presso la Commissione Europea, dopo diverse esperienze in fondi Venture Capital. 

Il suo ruolo è quello di curare e ridefinire i processi che portano le idee a concretizzarsi in realtà imprenditoriali, fornendo alle startup un sistema di crescita rapida sicuro e collaudato e una continua consulenza nella formazione di team adatto al progetto, in modo che le società possano rapidamente trovare la loro posizione sul mercato.

Cristiana Vignoli

Dopo una lunga carriera nell’ambito dello scouting, valutazione e promozione di startup, Cristiana Vignoli è attualmente direttore dell'acceleratore G-Factor, oltre che advisor per startup, esperta in Fundraising e Portfolio Management.

Stefano Vendramini

Con alle spalle una lunga esperienza come Business Angel, Stefano Vendramini ha deciso di mettere la sua esperienza come startup advisor al servizio delle imprese innovative, creando My Draco. My Draco è una società di startup advisor che opera nel campo delle accelerazioni e delle operazioni per le startup innovative italiane.

# Come contattarli

Dopo aver visto alcuni dei più importanti advisor startup italiani potresti chiederti come è possibile entrare in contatto con loro (e con tutti gli altri soggetti che ricoprono questo ruolo): non esiste una risposta univoca a questa domanda.

Infatti molti operano in collegamento ad altre realtà legate al mondo delle startup (a cominciare da incubatori e acceleratori, per arrivare fino ai fondi di Venture Capital o Private Equity), altri operano nel mondo della formazione, altri ancora hanno fondato delle vere e proprie società di advisor.

Tutti questi canali sono quindi utili per portare all’attenzione degli advisor il tuo progetto di startup: senza dimenticare il classico sistema del network di conoscenze, che può essere sempre uno dei più efficaci per riuscire a stringere delle partnership.

Quello che è sempre molto importante è raccogliere quante più informazioni possibili in merito a un advisor prima di rivolgersi per presentare un progetto di business: in particolare è determinante capire in quale ambito opera e come può aiutare la tua startup a crescere.

Ogni advisor è diverso, per interessi, esperienza e professionalità e trovare quello giusto può essere la chiave del successo per la tua startup.

E tu cosa ne penso degli advisor per le startup?
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