Una startup senza una strategia di marketing è destinata al fallimento, anche se il prodotto o il servizio che offre è migliore di quello dei concorrenti.
Farsi conoscere dalla potenziale clientela è uno step necessario perché la nostra impresa abbia successo: e i sistemi per farlo sono molteplici.
Tra questi negli ultimi anni ha acquistato un peso sempre maggiore il content marketing: si tratta di una nuova forma di marketing, che potremmo definire “attiva”, visto che prevede il coinvolgimento attivo dei clienti nei rapporti con l’azienda.
E per natura, lo strumento che maggiormente si presta a questa tipologia di marketing è sicuramente la rete, con un occhio di riguardo al mondo dei social network.
Si tratta di un modo nuovo di fare marketing, basato sulla creazione di contenuti che apportano informazioni che risultano interessanti per il cliente: che in questo modo viene coinvolto direttamente nel rapporto con l’azienda, ed è portato non solo ad associare al brand dell’azienda stessa la soluzione di un suo problema e a diventare, in un certo senso, lui stesso sponsor dell’azienda di cui è rimasto soddisfatto.
Il content marketing è una strategia complessa, che va gestita con continuità, in modo da mantenere sempre aperto il canale di comunicazione con la clientela, sfruttando tutti i metodi possibili.
Di questa realtà si sono accorte diverse startup, che hanno fatto del content marketing il modo più efficace di promuovere il loro brand.
Le strategie di content marketing sono seguite da tempo dalle startup americane, mentre in Italia solo da pochi anni le aziende sembrano aver capito l’importanza di questo strumento: fra gli esempi più interessanti possiamo ricordare Mailup che si occupa della creazione e gestione delle campagne via email e sms e che offre ai suoi utenti un blog non semplicemente commerciale, ma molto utile per la gestione delle campagne pubblicitarie.
Allo stesso modo AdEspresso (che si occupa della gestione delle campagne su social network) utilizza un blog ricco di consigli utili.
Al di fuori dei confini italiani, un esempio realmente interessante è quello di Birchbox, un’azienda che si occupa della promozione (tramite spedizione di campioni) di prodotti di bellezza.
Il content marketing di Birchbox è una parte determinante (probabilmente quella più importante) di tutto il business ed è curata con la massima attenzione: basta vedere i video tutorial che mostrano l’utilizzo dei prodotti e la grande quantità di consigli di bellezza che si possono trovare nel blog del sito.
Si tratta di uno dei migliori esempi di content marketing, effettuato con cura e con una precisa propensione alla vendita dei prodotti.
Ma se il content marketing è davvero così importante per il successo della nostra startup, vediamo allora quali sono gli step da seguire per impostare una campagna efficace e quali strumenti possiamo utilizzare.
# Passo zero: Individuazione degli obiettivi
Per elaborare una corretta strategia di content marketing è necessario fissare i propri obiettivi. Ti ricordo che un obiettivo non può essere per esempio l’aumento dei visitatori del sito.
Un obiettivo invece è qualcosa di misurabile con una “data entro il quale raggiungerlo”.
Quindi in quest’ottica un obiettivo è: “avere 10.000 visite al giorno entro il 31 Dicembre”.
Ecco in base a questi elementi, prima di continuare a leggere quest’articolo, fissa i tuoi obiettivi e poi procedi con gli step successivi, individuando quei tools che possono maggiormente aiutarti nell’implementazione della tua strategia di content marketing.
# Primo passo: la scelta delle keywords
Le keywords (parole chiave) sono la base per la creazione di contenuti che siano interessanti per il pubblico di potenziali clienti: scegliere le giuste keywords da inserire nei nostri testi permetterà agli utenti di trovare facilmente il sito o il blog della nostra startup.
Ovviamente le keywords dovranno avere un’attinenza e un legame con il prodotto o il servizio offerto dalla nostra startup, in modo da attirare solo quella parte di pubblico che potrebbe realmente essere interessato a esso (e quindi trasformarsi in cliente).
Nella scelta delle keywords bisogna considerare sempre dei fattori molto importanti, primo fra tutti quello della concorrenza: se si scelgono delle keyword molto semplici e diffuse (per esempio, software) all’utente apparirà un numero di risultati altissimo (centinaia e centinaia di pagine).
E in questo numero quasi infinito di pagine è molto probabile che il nostro contenuto finisca negli ultimi posti, risultando praticamente invisibile e quindi inutile ai fini del marketing.
Ovviamente è possibile utilizzare degli strumenti pubblicitari mirati (i classici “annunci sponsorizzati”) che permettano al contenuto che abbiamo inserito di apparire nei primi posti: ma questo richiederà un investimento economico, che sarà tanto più alto quanto più alta è la concorrenza su una determinata keyword.
Se invece il budget che possiamo investire è limitato, è necessario puntare su parole chiave più specifiche che abbiano una minore concorrenza: se invece di “software” indichiamo come keyword “software gestione cardiofrequenzimetro” è molto probabile che la concorrenza sia minore e che quindi sia necessario un investimento minore per apparire nelle prime pagine di risultati.
Facendo questo abbiamo scelto una “coda lunga”, cioè una parola chiave composta da più parole: se individuata in modo attinente al prodotto offerto dalla nostra startup, si tratta di un tipo di parola chiave che attira utenti maggiormente interessati e quindi alza la possibilità che si trasformino in clienti.
Fra i tool utili per la ricerca di parole chiave ti segnalo:
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AdWords KeywordsPlanner
https://adwords.google.it/KeywordPlanner
Si tratta del tool di google che permette di individuare parole chiave: con questo tool è possibile trovare delle parole chiave attinenti a quella che è stata inserita e valutare quale diffusione hanno (cioè quanto sono state ricercate su Google in un determinato periodo di tempo). Si tratta di uno strumento gratuito (è necessario solo un account gmail).
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Keyword Tool
Ecco un tool che si presenta come la migliore alternativa a Google. I dati traffico non si possono visualizzare se non nella versione a pagamento che presenta tre diversi pacchetti che vanno da 48 dollari al mese fino a 88 dollari.
Comunque un ottimo strumento per verificare l’esistenza delle nicchie di mercato
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Bing Keywords
http://www.bing.com/toolbox/keywords
Bing è il motore di ricerca implementato da Microsoft: anche in questo caso gratuitamente (basta disporre di un account microsoft) è possibile accedere a uno strumento di pianificazione della parole chiave. Con questo strumento è possibile trovare parole chiave affini, complesse e controllare le ricerche effettuate dagli utenti nei mesi precedenti.
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KeywordEye
Questo strumento di ricerca delle parole chiave ha un’interessante interfaccia grafica, che permette di comprendere rapidamente i risultati delle ricerche. È previsto un mese di prova gratuita, poi vi sono degli abbonamenti a pagamento (sia mensile che annuale).
# Secondo passo: le keywords secondarie
In una efficiente strategia di content marketing bisogna porre attenzione anche alle keyword secondarie: si tratta di parole chiave che sono pertinenti e rilevanti quanto la parola chiave principale e che al loro interno contengono la keyword principale (per esempio, se la keyword principale è “software gestionale” una keyword secondaria potrebbe essere “software gestionale per tablet”).
L’utilizzo delle parole chiave secondarie è importante perché definisce aumenta il valore del contenuto, definendolo in modo migliore e rendendolo più “visibile” in rete.
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Merlinox
Ecco uno strumento completamente in italiano, molto semplice da utilizzare, gratuito e che permette di visualizzare un elenco delle parole chiave collegate a quella indicata, utilizzando i dati forniti da Google.
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Ubersuggest
Altro tool gratuito che permette di ricercare le parole chiave correlate a quella inserita: oltre a una ricerca generica nel web, è possibile impostare ricerche solo per immagini, news e video.
# Terzo passo: l’analisi della concorrenza
A questo punto dovremmo avere individuato la keyword primaria e quelle secondarie utili per il nostro content marketing.
Il passo successivo sarà quello di avere una visione di insieme su quelle che sono i trends di un determinato settore: questo vuol dire capire quali sono le parole chiave maggiormente cercate dagli utenti, se vi è un determinato periodo dell’anno in cui alcuni termini sono maggiormente ricercati, per impostare al meglio la nostra strategia di marketing.
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Google Trend
Si tratta dello strumento gratuito offerto da Google per l’analisi delle tendenze: permette di effettuare una ricerca basata su un determinato periodo di tempo e su una determinata zona geografica.
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SEMRush
SEMRush è uno strumento molto utile ad analizzare il comportamento e i risultati ottenuti con il web marketing dai concorrenti della nostra startup: ci permette infatti di confrontare i risultati dei diversi siti e di scoprire quale comportamento tiene la nostra clientela di riferimento. Questo tool è a pagamento, con possibilità di abbonamento mensili ed annuali.
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Similarweb
Similarweb è uno strumento completo per controllare il traffico che si genera dai siti dei concorrenti: è possibile usufruire di una versione gratuita oppure di una versione a pagamento (con abbonamento mensile) che offre un set di informazioni completo.
# Quarto passo: decidere il contenuto
Dopo aver individuato le parole chiave e analizzato il comportamento e i risultati raggiunti dalla concorrenza è venuto il momento di scrivere i contenuti per il nostro sito: abbiamo già visto come debbano contenere delle informazioni nuove e utili per gli utenti, ma se siamo a corto di ispirazione possiamo utilizzare alcuni tools che possono esserci di aiuto.
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Title Maker di Portent
http://www.portent.com/tools/title-maker
Un tool semplice e immediato: basta inserire una parola per ottenere un titolo. Vi sono poi alcuni consigli per una buona strategia di marketing. In inglese è gratuito ed offre ottimi spunti di riflessione.
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BuzzSumo
Questo tool permette di individuare gli argomenti più discussi nell’ambito dei social network: è possibile usufruire di una versione gratuita oppure acquistare un abbonamento annuale o mensile con funzioni di analisi molto più ampie.
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2 replies to "Content Marketing – i migliori tools da usare subito e gratis"
Ma non esiste un sito tipo questo https://www.portent.com/tools/title-maker però in italiano?
Ciao Angelo al momento non mi pare che esista nulla di simile in italiano.