Dottor-One – L’intervista

Ciao Francesco e benvenuto su Startup VincenteFrancesco: Grazie

Immagino che anche dottor-one. abbia clienti di questo tipo?Sì, la clientela di Dottor-one.it può essere suddivisa tra soggetti usciti, volontariamente o meno, dal mondo del lavoro dipendente che decidono di mettersi in proprio e soggetti che iniziano la loro esperienza lavorativa come piccoli imprenditori o professionisti.Quali sono i servizi o pacchetti più richiesti dai vs clienti ? Il servizio maggiormente richiesto è quello dei c.d. forfettario Le persone che utilizzano il vostro servizio devono possedere qualche competenza di base ?No, basta essere in grado di utilizzare un pc a livello principiante.Gli imprenditori possono quindi decidere di lavorare solo con dottor-one.it, senza rivolgersi ad un commercialista tradizionale ?
Si, il nostro servizio consente di curare tutti gli adempimenti online.
Qual è la domanda più frequente che pongono le persone che utilizzano il vostro servizio o stanno pensando di farlo?
Desiderano conoscere i costi per imposte, contributi previdenziali e ogni altro onere “burocratico” in modo da elaborare un business plan dell’attività che sto per iniziare
Secondo quella che è la tua esperienza, quali sono i migliori 3 settori per creare oggi una propria impresa in Italia ed anche i 3 peggiori dove invece non conviene?
Migliori settori:
1. Attività servizi/commercio rivolti a mercati extra UE
2. Attività servizi legati al turismo
3. Attività di servizi alla persona di manutenzione o piccola riparazione (es. calzolaio, rammendatrice, …)
Peggiori settori:
1. Commercio tradizionale di prodotti alimentari e non alimentari
2. Intermediazione immobiliare
3. Ristorazione
Facendo appello sempre alla tua esperienza, qual è la più grande paura degli imprenditori italiani oggi?
L’incertezza in materia di regole in ambito fiscale.
Purtroppo la pressione fiscale sta ormai soffocando ogni attività imprenditoriale e non accenna a diminuire, inoltre vengono imposti sempre nuovi adempimenti e introdotti metodi di accertamento con effetto retroattivo (es. Redditometro)
Ed invece l’errore che hai notato commettere maggiormente dagli imprenditori?
L’elaborazione di business plan troppo ottimistici.
Veniamo adesso alla seconda parte dell’intervista in cui forniremo qualche suggerimento pratico ai nostri amici. Parliamo di regimi fiscali e tasse che le imprese pagano ogni anno.
Facciamolo però con 2 esempi
AVVIO STARTUP – ESEMPIO N.1
Sto per creare una piccola impresa di servizi con sede a Milano.
Inizialmente, almeno per il primo anno, avrò 2 collaboratori e stimo di fatturare sempre per il primo anno circa 100.000 euro.
Che pacchetto mi suggerisci di scegliere?
Inoltre quanto mi costa lavorare solo con voi, senza un commercialista “tradizionale”, e quanto dovrò pagare circa di tasse il primo anno?
Con 2 collaboratori inquadrati come lavoratori dipendenti non conviene nemmeno iniziare….
Avvalendosi di collaboratori esterni suggerirei di costituire un’impresa individuale, regime di contabilità semplificata, liquidazione iva trimestrale, il cui costo per il nostro servizio di contabilità e adempimenti fiscali è di 950 euro oltre ad IVA.
Inoltre quanto mi costa lavorare solo con voi, senza un commercialista “tradizionale”, e quanto dovrò pagare circa di tasse il primo anno?
Le imposte si calcolano sul reddito netto (ricavi – costi di competenza), ipotizzando un reddito di 25.000 le imposte sarebbero circa 6250 irpef 580 irap oltre ai contributi previdenziali pari al 22% per cui 5.500 euro.
AVVIO STARTUP – ESEMPIO N.2
Sto creando un sito internet che mi servirà per vendere i miei prodotti.
Inizialmente non avrò collaboratori, farò tutto in economia e stimo di fatturare, il primo anno, circa 10.000 euro con costi per circa 2.000 euro.
Che pacchetto mi consigli in questo caso e quanto mi costa sia il servizio che le tasse che dovrò pagare?
Regime Forfettario startup. Costo servizio 500 euro iva compresa.
Imposta sostitutiva 5% su 40% di 8.000 (codice Ateco 47.61.00) per cui 160 euro, contributi Inps gestione commercianti ridotti del 35% circa 2.350 euro in 4 rate. Diritto annuo CCIAA 53 euro
Infine, qual è, secondo la tua esperienza, l’elemento imprescindibile che non può mancare oggi in una startup?
Conoscere in modo approfondito il settore in cui si opera cercando di anticipare le richieste del mercato in modo da essere in grado di fornire nuovi prodotti o servizi utili ad ottenere una nicchia di mercato che differenzi l’impresa dai concorrenti
Grazie Francesco per la disponibilità e per i suggerimenti che ci hai fornito. Sono sicuro che avrai chiarito maggiormente le idee a molti amici di Startup Vincente.
Francesco: Grazie a te. A presto