ContiPronti – L’intervista

Nel 2005 Francesco Giartosio, fondatore di ContiPronti.it, ha lanciato il progetto “contabilità a distanza”, con l’obiettivo di offrire un servizio pratico e moderno ai piccoli imprenditori.
L’idea era quella di sfruttare le nuove tecnologie per permettere ai clienti di fare tutto da soli e senza muoversi.
Inizialmente il servizio era diffuso solo in ambito locale per poi estendersi successivamente in tutta Italia.
Dante: Oggi ho il piacere di intervistare Francesco Giartosio di www.contipronti.it, uno dei primi siti internet ad offrire un servizio di supporto contabile alle aziende.
Ciao Francesco e benvenuto su Startup Vincente
Francesco: Ciao, grazie dell’invito.
Qui in startupvincente cerchiamo di aiutare in modo pratico, quelle persone che dopo aver lavorato per 10/15 anni come impiegati, sono ormai stanchi del loro lavoro e decidono di mettersi in proprio, creando una propria attività imprenditoriale.
Immagino che anche contipronti abbia clienti di questo tipo?
Ho anche un fondatore di questo tipo. Riguardo ai clienti, ammetto di non dedicare abbastanza tempo a farmi raccontare le loro motivazioni. Per quel che so, c’è un po’ di tutto, giovani e meno giovani, chi apre per la prima volta e chi persevera.
Quali sono i servizi o pacchetti più richiesti dai vs clienti ?
La contabilità di base in regime forfettario.
Le persone che utilizzano il vostro servizio devono possedere qualche competenza di base ?
No, li istruiamo noi su ogni cosa. Inizialmente pensavamo di far avere alla clientela un ruolo più attivo, cioè di accedere direttamente ai propri dati contabili, avevamo anche investito parecchio in un software apposito. Ma non c’era molto interesse, abbiamo lasciato perdere.
Gli imprenditori possono quindi decidere di lavorare solo con contipronti.it, senza rivolgersi ad un commercialista tradizionale ?
Sì, certo.
Qual è la domanda più frequente che pongono le persone che utilizzano il vostro servizio o stanno pensando di farlo?
Quanto costa …
Secondo quella che è la tua esperienza, quali sono i migliori 3 settori per creare oggi una propria impresa in Italia ed anche i 3 peggiori dove invece non conviene?
Bella domanda. Penso che convenga sempre puntare su attività innovative, altrimenti si è in concorrenza con molti altri, che ovviamente hanno molta più esperienza. E bisogna puntare su una clientela internazionale, l’Italia ha ancora un immagine unica al mondo in molti settori. In Italia penso si possa innovare ancora molto nella moda, nel turismo, e nell’alimentare ad esempio. Mentre certi settori sono duri, come il tessile, l’elettronica, la meccanica.
Facendo appello sempre alla tua esperienza, qual è la più grande paura degli imprenditori italiani oggi?
Temono la burocrazia e le tasse, ma a mio avviso non sono queste le cose da temere: la burocrazia rompe, ma non ammazza nessuno; e le tasse, se le paghi vuol dire che guadagni, va già bene …
Ed invece l’errore che hai notato commettere maggiormente dagli imprenditori?
Mah, forse quello di pensare di vincere replicando ciò che fanno gli altri.
Veniamo adesso alla seconda parte dell’intervista in cui forniremo qualche suggerimento pratico ai nostri amici. Parliamo di regimi fiscali e tasse che le imprese pagano ogni anno.
Facciamolo però con 2 esempi.
AVVIO STARTUP – ESEMPIO N.1
Sto per creare una piccola impresa di servizi con sede a Milano. Inizialmente, almeno per il primo anno, avrò 2 collaboratori e stimo di fatturare sempre per il primo anno circa 100.000 euro.
Che pacchetto mi suggerisci di scegliere?
Inoltre quanto mi costa lavorare solo con voi, senza un commercialista “tradizionale”, e quanto dovrò pagare circa di tasse il primo anno?
Può essere una srl unipersonale o una ditta individuale, la prima ha maggiori costi di gestione ma non si risponde coi propri beni.
Il costo di gestione sarà nel primo caso sui 3.000 euro annui, nel secondo sui 1.500 euro.
Le imposte e i contributi dipenderanno dal reddito e altre variabili minori, molto in generale verserai circa metà del tuo reddito tra imposte dirette e contributi.
AVVIO STARTUP – ESEMPIO N.2
Sto creando un sito internet che mi servirà per vendere i miei prodotti.
Inizialmente non avrò collaboratori, farò tutto in economia e stimo di fatturare, il primo anno, circa 10.000 euro con costi per circa 2.000 euro.
Che pacchetto mi consigli in questo caso e quanto mi costa sia il servizio che le tasse che dovrò pagare?
In questo caso conviene una ditta individuale in regime forfettario. Il servizio costerà tra 500 e 1.000 euro, e di imposte e contributi dovresti versare circa 2.500 euro, ma dipende dall’inquadramento.
Infine, qual è, secondo la tua esperienza, l’elemento imprescindibile che non può mancare oggi in una startup?
L’attenzione continua al miglioramento.
Grazie Francesco per la disponibilità e per il tempo che ci hai dedicato. Come possono fare i nostri amici se vogliono contattarti o chiedere ulteriori informazioni sul servizio di contipronti.it
Basta andare sul sito e usare il form di contatto.
Dante: Ciao Francesco e speriamo di risentirci presto.
Francesco: A presto!
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