Abbiamo avuto l’idea del secolo, sui cui potremmo fondare il nostro business, creare la nostra startup e arrivare al successo.
Stop: è il momento di fermarsi un attimo, prima di buttarsi nel vortice rappresentato dalla reale creazione di un business, con tutto quello che un progetto di questo tipo può comprendere (investimento di tempo e di risorse finanziarie proprie, ricerca di capitali, soci, collaboratori, preparazione di business plan e prototipi, investimenti nella produzione e tanti altri processi ancora).
Perché il primo step da affrontare, prima ancora di iniziare il processo che ci porterà a costituire la nostra startup è quello di capire se qualcuno ha già avuto la nostra idea del secolo e l’ha già sviluppata: la prima difficoltà che dobbiamo affrontare è quella di capire quali sono i nostri competitors e, soprattutto, cosa fanno.
Partire senza sapere: rischio Titanic
Molti startupper sono così coinvolti dall’idea di business che hanno scoperto da trascurare l’importanza di capire se questa idea è già stata sviluppata.
Oppure se questo tipo di idea non ha mai avuto nessun tipo di sviluppo.
Si tratta di una situazioni le cui conseguenze, se ignorate, possono essere decisamente gravi per una startup, portando anche al fallimento dell’impresa.
Prendiamo una situazione tipo: abbiamo fatto la nostra ricerca (che magari si è limitata a qualche ora di navigazione sui siti web) e ci siamo convinti che la nostra idea è talmente unica che non dovrà affrontare nessun tipo di concorrenza.
A questo punto le ipotesi possibili sono due: o abbiamo svolto la nostra ricerca in modo non corretto, oppure davvero non esistono dei competitor per la nostra idea.
Questa seconda ipotesi, anche se può sembrare assurdo, è probabilmente la peggiore: perché se effettivamente non esistono competitors, vuol dire che non esiste un mercato per la nostra idea e che quindi rischiamo di imbarcarci in un volo pindarico che ci trascinerà direttamente verso un fallimento completo.
Nessuno ci fa concorrenza perché in realtà non c’è nessun consumatore disposto a pagare per il prodotto o il servizio che vogliamo offrire.
La realtà dei fatti è che, se la nostra idea di business è realmente buona, ci sono sempre dei competitor con cui ci dovremmo misurare.
Se non li individuiamo subito, prima di partire con lo sviluppo della nostra startup, rischiamo l’effetto Titanic: cioè quello di impegnarci a costituire un’impresa, che ci costerà denaro e impegno, che sarà destinata ad affondare al primo viaggio.
E tutto questo perché non abbiamo tenuto conto della concorrenza, di come ha sviluppato il suo business e di come va a soddisfare i bisogni della clientela. Una disattenzione che rischiamo di pagare molto cara.
Individuare e distinguere la concorrenza
Abbiamo assodato che esiste sempre una concorrenza per la nostra idea di business: l’importante è riuscire a individuarla e inquadrarla nel modo corretto. In particolare, potremmo essere portati a pensare solo in termini di concorrenza diretta.
Per esempio, se il prodotto che offriamo è quello di un innovativo smartphone, possiamo pensare solo di esaminare e controllare solo gli altri produttori di smartphone.
In realtà questo modo di procedere è sbagliato e dimostra una scarsa conoscenza del mercato e della clientela con cui intendiamo entrare in rapporti: infatti dobbiamo considerare che l’utente medio non considera solo l’alternativa rappresentata da uno smartphone, ma anche quelle rappresentate da un tablet o ancora da uno smartwatch.
A questo punto, un lavoro di ricerca completo richiede un esame anche di questo tipo di concorrenza, che possiamo definire indiretta.
L‘analisi della concorrenza indiretta deve essere accurata tanto quanto quella della concorrenza diretta: trascurare o dedicare meno attenzione a questo tipo di analisi ci potrebbe portare in futuro ad affrontare difficoltà anche gravi, che potrebbero rivelarsi letali per la nostra startup.
Anche in questo caso, come in molti degli step che portano alla creazione di una startup, effettuare un accurato lavoro preliminare equivale a gettare le basi del successo.
Ma quali sono gli strumenti che abbiamo a disposizione per ricavare le informazioni che ci servono in termini di concorrenza? Vediamo insieme quali sono i dati da sfruttare e come ottenerli.
Studiare i competitors: hard data e soft data
Nel momento in cui dobbiamo valutare i competitors con cui dovremmo dividere il mercato, ci troviamo a poter utilizzare due diverse tipologie di dati: i soft data e gli hard data.
Vediamo quali sono le loro caratteristiche e le loro differenze, e in che modo possiamo avere accesso a queste tipologie di dati.
Soft data
Si tratta di tutti quei dati che si possono ottenere con un continuo confronto con la tipologia di clientela interessata al nostro servizio o prodotto: il sistema più efficace per ottenere questi dati è quello di svolgere delle indagini di mercato accurate e mirate, in modo da ottenere tutte le informazioni necessarie a definire la posizione della concorrenza.
Ovviamente andrà individuata nel modo corretto la nicchia di clientela a cui la nostra startup intende rivolgersi, in modo da ottenere un risultato utile per la nostra analisi.
Qui troverei i migliori tools per l’analisi di mercato
Hard data
Gli hard data sono invece quei dati che possiamo ottenere sfruttando i diversi tool che la rete ci offre: ci sono diversi siti nati proprio per offrire alle imprese i servizi di analisi di mercato, ma bisogna sempre considerare che una o più indagini particolarmente complesse o approfondite possono presentare un costo anche molto elevato, che spesso non rientra nel budget di una startup in fase di creazione.
Bisogna quindi imparare a sfruttare le risorse (a basso costo o anche gratis) che offre la rete.
Directory e liste
Si tratta di risorse tramite cui è possibile ottenere un flusso di informazioni anche molto ampio. Fra le più utili possiamo ricordare:
- Product Hunt: si tratta di un sito nato per il lancio di nuovi prodotti. La forza e il successo di questo sito dipendono dalla capacità, sviluppata dal momento della nascita, di creare una forte base social, fra cui è possibile trovare tester e early adopter disposti a provare un nuovo prodotto o servizio. Una ricerca su Product Hunt ci permette di individuare idee e prodotti simili ai nostri e capire quale successo hanno riscosso.
- Hacker News: si tratta di un sito di social news, focalizzato soprattutto sulle nuove tecnologie informatiche e sull’imprenditoria in questo campo. In questo sito vengono condivise e discusse le notizie relative alle novità più interessanti nel mondo dell’informatica e della tecnologia. L’ampia base di appassionati fa sì che questo sito rappresenti un’interessante fonte di informazione (spesso anche molto critica) riguardo ai nuovi prodotti o servizi in campo informatico.
- CrunchBase: si tratta probabilmente del più grande database con informazioni sulle startup (e sulle società in generale) disponibile in rete. Con una ricerca accurata è possibile individuare i competitor per la nostra startup, i loro risultati, le loro caratteristiche societarie e i sistemi tramite cui hanno ottenuto dei finanziamenti (compresi gli importi degli stessi). Una vera e propria miniera d’oro delle informazioni per avere un quadro chiaro della concorrenza da affrontare.
Tool per analisi
Un altro strumento prezioso che possiamo utilizzare è rappresentato dai tool che ci permettono di analizzare i competitor partendo direttamente dal loro sito web (che può essere davvero una fonte importante di informazioni).
- Similar Sites: si tratta di un motore di ricerca che, dopo l’inserimento di un sito, segnala tutti i siti correlati al sito segnalato dall’utente. Inoltre segnala anche i siti simili a quello segnalato e tutta una serie di parole chiave che possono essere rilevanti per la ricerca di siti simili.
- SEMRush: SEMRush è un tool che permette di analizzare le informazioni relative al traffico complessivo di un sito internet. Si tratta di uno strumento particolarmente efficace per controllare i siti dei diretti concorrenti, capire quale presa hanno sul pubblico e quali strumenti (in particolare le keyword) utilizzano per raggiungere i loro risultati.
- AlternativeTo: si tratta di un sito che mostra le alternative più diffuse e più ricercate per app e software. Ovviamente opera solo nell’ambito dell’informatica, ma, utilizzato nel modo corretto, permette di capire, per un determinato prodotto quali sono le alternative già esistenti e quali caratteristiche hanno.
Ovviamente questo tipo di analisi può richiedere anche molto tempo: ma è importante effettuarla nel modo corretto, puntando a individuare almeno un certo numero di possibili competitors.
Trovare questo risultato ci permette di capire che un mercato per la nostra idea di business esiste: ora è venuto il momento di confrontarla con quelle della concorrenza, per capire se siamo effettivamente in grado di offrire quel valore aggiunto che è richiesto dai nostri possibili clienti.
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2 replies to "Come posso capire se esiste già la mia idea sul mercato?"
Complimenti bell’articolo!
Grazie Andrea