Davvero i venture capital possono ingannare gli startupper?
Si tratta di un titolo forte, che però può individuare alcune situazione che si presentano nel rapporto fra startupper e finanziatori.
Le problematiche nel rapporto fra venture capital e startupper, traggono origine dalla particolare natura che questo tipo di finanziatori ha.
Non si tratta infatti di un soggetto che intende guadagnare con gli interessi sulle somme finanziate, bensì sulla crescita della startup in cui è andato a investire.
Inoltre i venture capital sono investitori professionali, che ben conoscono il funzionamento delle società e del mercato in cui esse operano.
Molto spesso la loro intenzione non è solo quella di finanziare una startup, ma anche quella di gestirla nel modo che ritengono migliore per realizzare il massimo profitto.
# Venture Capital e imprenditori di startup: un rapporto delicato
Per capire in che senso si può parlare di inganno, è prima necessario definire il rapporto che si viene a creare fra startupper e venture capital.
Abbiamo già visto che non si tratta di un rapporto classico finanziato-finanziatore, dove quest’ultimo ha il solo interesse a vedere pagati gli interessi e salvo il capitale.
Quello fra Venture Capital e startupper è, o dovrebbe essere, un rapporto improntato alla collaborazione: questo perchè entrambi hanno un interesse comune, cioè il successo della startup.
I problemi possono sorgere quando sono diverse le visioni del metodo utile a raggiungere questo interesse.
# Venture Capital e imprenditori di startup: direzione o controllo?
Se infatti è assolutamente accettabile e auspicabile che il venture capital eserciti un’opera di controllo e collaborazione con la startup, questo dovrebbe essere il limite.
Quindi è giusto che un venture capital controlli che lo startupper proceda in modo corretto per portare la società al successo e collabori in tutti i modi possibili perchè questo avvenga.
Ma non è corretto che un venture capital decida di dirigere la startup che ha finanziato, salvo che ci siano precisi accordi in questo senso: in caso contrario andrebbe a “usurpare” il territorio dello startupper.
Per evitare questa situazione è molto importante che uno startupper sia pronto a confrontarsi con il venture capital fin dal primo incontro.
# Venture Capital e imprenditori di startup: come agire?
Considerando il fatto che uno startupper investe forze, tempo e denaro nella creazione della sua società, il fatto di vedersi esautorato nella guida della stessa è una della eventualità peggiori.
Diventa importante allora capire quali sono le strategie che un Venture Capital può mettere in atto per ingannare uno startupper e assumere il controllo della società.
Non perdiamo di vista però un fattore importante: si può parlare di “tradimento” e di “inganno”, ma nella maggior parte dei casi si può trattare di un disaccordo su la gestione della società, derivante da una diversa visione e da diverse strategie di mercato.
In ogni caso, conoscere i comportamenti che i venture capital mettono comunemente in atto può essere la strada migliore per mantenere il controllo della propria startup nell’ambito di un rapporto di proficua collaborazione.
# Conoscere i precedenti
Normalmente si è abituati a pensare che sia il venture capital a valutare una startup, ma questo non esclude che una valutazione venga fatta anche nell’altro senso.
Infatti è importante che lo startupper conosca bene lo startup con cui intende relazionarsi: e non solamente nel senso di conoscere il mercato in cui opera e il tipo di società a cui è interessato.
In questo caso diventa importante valutare quello che è il comportamento di un venture capital durante il suo rapporto con la startup, in particolare per quello che riguarda il controllo e la collaborazione con il management.
Per fare la soluzione più utile è quella di rapportarsi con le società che sono o sono state in rapporti con il venture capital, studiando quali sono stati i comportamenti tenuti dai finanziatori durante tutto il periodo di collaborazione.
Per quanto non tutte le situazioni non siano uguali, è molto probabile che se il venture capital ha mostrato un comportamento “aggressivo” nella gestione del rapporto, riproduca lo stesso tipo di comportamento.
# Attenzione alle modifiche dei manager
Uno dei punti critici nel rapporto fra venture capital e imprenditori di startup riguarda la direzione della società, in particolare per quel che riguarda le persone che occupano i posti di maggiore importanza.
A tutti gli effetti sostituire un ceo di una società equivale a prendere il controllo della società stessa, perchè questo soggetto è deputato a prendere le decisioni più importanti a livello strategico: ma grande peso possono avere anche le sostituzioni di altre figure manageriali.
In alcuni casi, l’eventualità di queste modifiche viene già normata nel momento in cui si stipulano gli accordi fra venture capital e founder della startup: si tratta di una situazione delicata, che va esaminata con attenzione.
Molto spesso infatti uno startupper potrebbe essere disposto ad accettare anche condizioni molto “pesanti” a patto di ottenere i finanziamenti necessari allo sviluppo del progetto di business.
Invece, proprio in questa situazione, è necessario procedere con i piedi di piombo e considerare bene gli accordi che si stipulano.
Il venture capital potrebbe anche richiedere un patto per cui lo startupper acconsenta a essere sostituito nelle cariche dirigenziali in caso questa sia la migliore soluzione per la società.
Si tratta di una situazione limite: ovviamente è possibile accettare anche questo tipo di pattuizione, con ovvie cautele.
In particolare, sarebbe utile prevedere quale posizione dovrebbe coprire lo startupper nel momento in cui ceda la direzione della società.
# La modifica della mission della startup
La sostituzione dei manager della società e in particolare del ceo può portare a cambiamenti rivoluzionari nella gestione e nello spirito stesso della startup.
Si tratta di una scelta difficile, che ha insito in sè la possibilità che il progetto alla base della startup fallisca.
Ma bisogna ricordare che un venture capital non è un investitore sprovveduto, quindi, nel momento in cui prende questa decisione lo fa perchè non vede altre alternative.
L’interesse del venture capital e degli imprenditori di startup è in concreto sempre lo stesso: il successo di un progetto di business e quindi è difficile, se non impossibile, che un finanziatore vada a “remare contro” la società in cui ha investito.
Si tratta solo e sempre di affari: non c’è un motivo di antipatia personale che spinga il venture capital a comportarsi in un determinato modo.
Anche perchè, se non avesse già dal principio creduto nelle possibilità del progetto di business in cui è coinvolto, non avrebbe rischiato il suo capitale.
# Venture capital e imprenditori di startup: le soluzioni
Mantenere un rapporto ottimale tra investitori e startupper è determinante perchè il progetto di business proceda senza intoppi.
Per ottenere questo risultato sono molto importanti due fattori:
Abbiamo visto come in determinate situazioni i venture capital possano ingannare gli imprenditori di startup e quali contromisure possono essere messe in atto per evitare queste spiacevoli situazioni.