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Se hai un’idea vincente ed hai soprattutto intenzione di creare una tua startup, hai sicuramente bisogno di imparare a creare un business model che descriva in maniera molto chiara i principali aspetti del business che vuoi realizzare

Non hai mai sentito di business model oppure non riesci a strutturarlo al meglio per il tuo business?

Vediamo insieme allora i dieci passaggi per costruirlo nella maniera migliore.

# Step 1 – scelta del modello da utilizzare

Per sapere come costruire un business model, ti consiglio di utilizzare il modello Canvas che grazie alla sua semplicità è uno dei più usati e che alla fine di quest’articolo ti dirò dove scaricarlo gratis.

Guardando la struttura del modello possiamo subito notare la semplice strutturazione che tratta i principali elementi che verranno utilizzati dall’azienda per:

generare valore
offrire questi servizi o prodotti alla gente
creare ricavi o interessi

Ovviamente non è possibile creare un business model in breve tempo poiché, per riuscire a creare un buon lavoro, è indispensabile avere a disposizione tutti gli elementi.

Formare un team e porre come obiettivo quello di migliorarsi, innovarsi o creare qualcosa di nuovo che crei valore è uno dei primi passaggi da effettuare.

È inoltre indispensabile possedere una conoscenza molto alta del settore di mercato nel quale hai intenzione di entrare.
Secondo la struttura di Osterwalder il miglior modo per creare un modello è quello di suddividere tutto in nove macro blocchi contenenti gli elementi.


# Step 2 – segmenti di clienti

Adesso devi iniziare ad inserire gli elementi all’interno delle varie sequenze del modello di business. La scelta dei clienti (e quindi di tutti gli individui ai quali vuoi rivolgerti) è sicuramente il primo tassello che dovrai aggiungere perché è indispensabile per proseguire.

Qualunque sia la tua idea di business, oltre a studiare attentamente il mercato, dovrai entrare nell’ottica del cliente, metterti nei suoi panni e capire cosa davvero gli potrebbe essere utile o addirittura indispensabile.

La tua startup, in base alla segmentazione dei clienti, potrà essere posizionata in uno dei seguenti mercati:

mercato di massa: utilizzerai questa forma se il tuo prodotto è richiesto dalla totalità dei tuoi clienti in una sorta di “criterio di omogeneità” come ad esempio la Coca Cola nei suoi primi anni.
mercato differenziato: utilizzerai questa forma se hai a disposizione più prodotti per più gruppi o segmenti di persone che a loro volta li richiedono o richiederanno come ad esempio la Coca Cola (degli ultimi anni) che ha molte varianti della sua bibita oppure la Mercedes che dispone di molti modelli.
mercato di nicchia: utilizzerai questa forma se il tuo prodotto è molto singolare sul mercato e quindi potrai godere di una concorrenza molto ridotta come ad esempio la Rolex con i suoi orologi da sogno.
mercato concentrato: utilizzerai questa forma se il tuo servizio o prodotto è appunto concentrato solamente su un segmento come ad esempio quello del trasporto e quindi di Trenitalia.

# Step 3 – proposta di valore

Arrivato a questo punto dovrai rispondere ad una domanda molto semplice: quale valore ha in più il mio prodotto o servizio rispetto alla concorrenza?

Per rispondere a questa domanda ed inserire la nuova sequenza nel tuo business model dovrai spiegare in quale modo riuscirai a creare valore per i clienti e quindi descrivere i tuoi miglioramenti al prodotto o servizio, i prezzi più bassi, i problemi risolti oppure le tue innovazioni uniche.

L’insieme tra le tue proposte di valore e i desideri della gente che vengono soddisfatti possono fare la differenza nella creazione di un buon modello.


# Step 4 – canali

Ovviamente hai bisogno di descrivere il modo che utilizzerai, o meglio i canali, per far conoscere o consegnare il tuo prodotto o servizio. 
Il modo migliore per descrivere i canali è quello di iniziare a fare una prima distinzione tra quelli di proprietà aziendale, come ad esempio un proprio negozio o sito internet, e quelli indiretti che lavorano per te.

Tutto deve essere pensato ponendo al centro il cliente finale e quindi tutti i passaggi indispensabili che hanno bisogno di un canale. Andiamo ad elencarli:

canali per far conoscere il prodotto/servizio
canali per far provare il prodotto/servizio e dimostrare la loro unicità
canali per favorire l’acquisto e la consegna del prodotto/servizio
canali per permettere eventuali assistenze

# Step 5 – relazioni con i clienti

In un buon business model, questa parte è indispensabile poiché, ancora una volta, il cliente viene messo al centro e dovrai essere capace di spiegare con quali relazioni hai intenzioni di catturare i tuoi clienti, incrementare il business ed infine aumentare la fedeltà di chi ha deciso di contare sul tuo prodotto/servizio.

Di seguito ti riporto alcuni esempi che potrai inserire comodamente nel tuo business model:

assistenza personale o dedicata: utilizzerai questa forma se la tua startup o organizzazione possiede uno o più dipendenti che possono supportare il cliente in qualsiasi momento del loro bisogno. Quella dedicata invece riguarda un rapporto molto più stretto ed unico basato sulla fiducia.
self-service: utilizzerai questa forma se riuscirai a mettere a disposizione tutto l’occorrente ai tuoi clienti in maniera indiretta senza contatto con dipendenti.
servizi automatici: utilizzerai questa forma se hai a disposizione strumenti tecnologici che offrono supporto online.
comunità o creazione in comune: userai la prima se la tua azienda avrà un rapporto diretto con i clienti e la seconda se avrai in mente di dare la possibilità alla gente di apportare delle modifiche positive ai tuoi prodotti/servizi.

# Step 6 – flusso di ricavi

Una delle parti più interessanti in un business model, è sicuramente questa, che ti darà la possibilità di mostrare il valore della tua startup attraverso la parte monetaria, il metodo di pagamento ed il prezzo. 

Inserirai quindi i tuoi metodi, che userai per generare i flussi scegliendo tra:

canone d’uso
vendita tradizionale
affitto, noleggio oppure leasing
pubblicità
licenze
intermediazione
abbonamento

Per quanto riguarda i prezzi dovrai distinguere quelli fissi e quelli dinamici e prediligere un tipo in base al tuo business.

Quelli fissi dipendono dalle caratteristiche del prodotto, dal cliente di riferimento, dalla quantità e dal listino prezzi.

Quelli dinamici invece dipendono dalla negoziazione, dal mercato in tempo reale o dalle tariffe giornaliere.

Per ricavi tipici di una startup intendo ad esempio la vendita di un prodotto come un orologio tecnologico, oppure di un e-book (libro elettronico).


# Step 7 – risorse chiave

In questa sezione dovrai individuare e trascrivere tutte le risorse indispensabili per portare avanti la tua idea di business, sia nel periodo iniziale sia nel posteriore.

Una cosa che devi ricordare è quella di non tralasciare risorse che ai tuoi occhi non sembrano importati, ma che in realtà sono indispensabili. 

Nella tua lista dovrai scegliere e spiegare le risorse chiave tra:

risorse fisiche: sono tutto ciò che è indispensabile all’azienda e che allo stesso tempo è tangibile.
risorse umane: sono i dipendenti e collaboratori che offrono il proprio valore per mandare avanti l’azienda.
risorse intellettuali: sono le conoscenze acquisite con il tempo, le collaborazioni avviate, le idee protette oppure la lista clienti.
risorse finanziarie: sono i conti, i contanti e così via.

# Step 8 – attività chiave

Dopo aver avviato il tuo business dovrai continuare a proporre sempre cose nuove e soprattutto riuscire a mantenere alto il livello di fiducia dei clienti.

In poche parole: non è importante solamente iniziare, ma bisogna pensare anche a come mantenere elevato il livello dell’azienda o organizzazione. 

In particolare puoi scegliere e spiegare la tua o le tue attività chiave tra queste categorie:

soluzione di problemi: se i tuoi servizi riguardano consulenza o consigli generici ai clienti.
produttive: se il tuo business si basa sulla produzione continua di un prodotto di distribuzione
piattaforma o rete: se tra i tuoi strumenti di utilizzo sceglierai reti oppure creazioni di piattaforme.

# Step 9 – relazioni con i partner

Un altro tassello importante nel nostro modello di business è sicuramente la descrizione dettagliata delle relazioni esterne all’azienda e quindi tutti i partner che attraverso i loro compiti aiuteranno la tua azienda a crescere e mantenere un livello alto nel mercato.

Ricordati inoltre di motivare la necessità di questi rapporti esterni che posso essere utilizzati per migliorare i prodotti/servizi di tua proprietà, diminuire i rischi che potrebbero incombere, aumentare le proprie conoscenze o strumentazioni, migliorare la pubblicità e così via.

L’aiuto esterno (soprattutto in alcuni casi) è indispensabile poiché, senza di esso, non riusciresti a proseguire il tuo business.


# Step 10 – struttura dei costi

Adesso che sei arrivato alla fine di questa spiegazione, per completare il tuo modello di business, dovrai spiegare tutti i costi che hai in mente di sostenere. Nel tuo elenco dovrai differenziarli in:

fissi: cioè tutte le uscite che si verificano in maniera stabile e duratura.
variabili: cioè le uscite che variano in base ad alcune variabili.
economie di scopo: quando le uscite si abbassano poiché aumenta il volume territoriale.
economie di scala: quando il costo scende poiché sale la produzione.

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    5 replies to "Come creare un business model in 10 step"

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