Perché un MVP?
Attenzione però a non confondere un MVP con un prototipo vero e proprio: rispetto al prototipo l’MVP svolge anche una funzione ulteriore: quella di essere uno strumento di analisi del mercato (o meglio di una parte del possibile mercato) che può dare una validazione a un progetto di business.
Stai creando la tua startup oppure il tuo progetto di business sta muovendo i primi passi?
E finora non hai ancora pensato a creare un MVP.
Fermati, perché rischi di commettere un gravissimo errore e di trovarti a investire denaro, tempo e lavoro su un’idea di business che in realtà non ha futuro.
Creare un MVP serve proprio a questo: il Minimum Viable Product, cioè Prodotto Minimo Funzionante, rappresenta il modello attraverso cui potrai verificare la validità del tuo progetto di business e cominciare a entrare in contatto con i potenziali clienti.
Se non crei un MVP il rischio è quello di sviluppare il business della tua startup senza sapere se effettivamente il tuo progetto funziona e ha un mercato che è interessato ad acquistarlo.
Pensaci: potresti anche creare un prodotto perfetto, ma che in realtà nessuno è disposto ad acquistare.
Creare un MVP ti serve proprio per evitare questo tipo di conseguenze: se i test che puoi fare attraverso l’MVP sono negativi potrai “correggere il tiro” oppure abbandonare il progetto destinato al fallimento, limitando i danni.
Prototipo: no, l’MVP è qualcosa di diverso
Attenzione però a non confondere un MVP con un prototipo vero e proprio: rispetto al prototipo l’MVP svolge anche una funzione ulteriore: quella di essere uno strumento di analisi del mercato (o meglio di una parte del possibile mercato) che può dare una validazione a un progetto di business.
# Le funzioni di un MVP
Quindi l’MVP ha alcune funzioni che possono risultare molto importanti:
E tutto questo, perché si parli di un MPV efficace, deve essere fatto in tempi relativamente brevi e con costi contenuti.
Perché l’MPV non deve essere corrispondente al prodotto o servizio finito, pronto a essere lanciato sul mercato: deve invece essere un prodotto di valore, che gli utenti sono interessati a utilizzare e che mostri le caratteristiche e i vantaggi del futuro prodotto finito, utilizzando una serie di funzionalità basiche, quelle minime per riuscire a utilizzare il prodotto.
Il perché non dovrai presentare un MVP perfetto, cioè uguale al prodotto finito, è abbastanza semplice da capire: nel caso in cui riceva dei feedback negativi dagli utenti, il fatto di avere un MVP abbastanza “grezzo” ti permetterà di operare tutte le modifiche necessarie a venire incontro alle richieste del pubblico.
E nel caso in cui i feedback siano tali da portare a rivoluzionare o peggio a rinunciare al progetto di business, non avrai “sprecato” troppe energie e denaro nella creazione del MVP.
# Quando crearne uno
Ti starai chiedendo qual è il momento giusto per creare una MVP per il tuo progetto di business.
La risposta è semplice: appena possibile.
Non è utile aspettare troppo tempo, investendo magari anche ingenti capitali, nello sviluppo di un progetto di business se non se ne è messa alla prova l’effettiva validità.
Considerando che non è necessario che l’MVP sia pari al prodotto e al servizio finito, che verrà lanciato sul mercato, meglio anticipare i tempi: nel momento in cui sarai in grado di creare un prodotto “minimo” che abbia valore per gli utenti, fallo e sottoponilo all’esame del pubblico. In questo modo otterrai due risultati importanti:
Analisi
Questa è la fase che precede la creazione del MVP, in cui dovrai determinare nel modo più corretto possibile quanto tempo e qual è il costo che dovrai pagare per realizzare il tuo MVP.
Ovviamente questi requisiti dipendono dalla tipologia di prodotto (lo sviluppo di un MVP di un app non dovrebbe richiedere più di 72 ore, se si parla di un prodotto fisico i tempi necessariamente saranno più lunghi), ma se tempi e costi risultano troppo elevati rispetto al progetto complessivo meglio evitare di sviluppare l’MVP e iniziare a ragionare su un diverso progetto di business.
Potrebbe sembrare una strategia fin troppo “decisa”, ma non dimenticare mai che la semplicità è alla base delle idee di business vincenti;
Sviluppo
in questa fase dovrai realizzare nel concreto il tuo MVP.
Ricorda che non hai bisogno di un prodotto completo e “finito”: l’importante è che sia funzionante e che rappresenti una versione semplificata del prodotto finale che vuoi ottenere.
Ricorda anche il tuo MVP deve rispondere a due domande determinanti: cosa fa e per chi lo fa? In questo modo potrai creare un MVP che potrà essere valutato dal pubblico dei tuoi futuri clienti;
Test
si tratta della fase in cui sottoponi il tuo MVP al giudizio del pubblico.
Anche la durata di questa fase e il budget impiegato devono essere determinati in fase di analisi.
Quando la fase di test è finita, arriva il momento di tirare le somme e capire se il tuo progetto di business ha avuto successo.
Attenzione a non cadere in una trappola che attira molti startupper: se il tuo test ha dato come risultato che il prodotto può funzionare “abbastanza”, non devi accontentarti. Un’idea di business per essere vincente deve funzionare, altrimenti è meglio abbandonarla e passare a un altro progetto (anche se ci siamo “innamorati” del nostro primo progetto);
Risultati
se l’MVP ha passato la fase di test, è il momento di effettuare tutti i miglioramenti necessari, anche nel campo del marketing.
Se invece il risultato è stato negativo, dovresti capire se c’è un problema con il prodotto o servizio che intendi offrire o se invece il problema si situa a livello di comunicazione.
Se individui la causa dell'insuccesso potresti decidere di dare un’ulteriore possibilità al tuo progetto: basterà ripetere le tre fasi viste sopra e capire se si ottiene un risultato diverso.
Nel caso in cui non ti riesca di individuare nessun problema specifico, potrebbe essere che la tua idea di business in realtà non interessa a nessuno.
Sicuramente è una sconfitta, ma non devi mai dimenticare che la sconfitta fa parte del processo di apprendimento: evitando di commettere gli stessi errori il tuo progetto successivo potrebbe arrivare al successo.
# I tool per creare un MVP
Ci sono alcuni tool che possono aiutarti a creare un MVP in completa autonomia.
In questo caso si tratterà di un MVP relativo a un prodotto o servizio informatico, non a un prodotto fisico.
# Wirefire
Ci sono alcuni tool che possono rivelarsi preziosi per progettare il wirefire, cioè una sorta di “spina dorsale” del prodotto.
Questo wirefire deve contenere tutti gli elementi rilevanti che saranno anche nel prodotto finale, come un progetto architettonico o ingegneristico di una struttura, su cui basarsi per la costruzione.
Fra i tool utili si possono ricordare: Balsamiq, Figma e Marvelapp.
# Creazione di un MVP di e-commerce
Nel caso il tuo MVP riguardi un sito di e-commerce, i tool più diffusi e più semplici da utilizzare sono Shopify, Woocommerce (che è un plugin di WordPress) e Wix (che funziona sia per la costruzione di semplici siti che di store online).
# Creazione di un MVP di un app
Se il tuo MVP è invece relativo a un app potrai utilizzare Glideapp, Thunkable e Adalo.
Si tratta di una serie di tool che ti permettono di creare il MVP della tua app senza particolari conoscenze a livello di codici e programmazione.
Nella creazione del MVP dovrai tenere conto di vari aspetti, non ultimo quello della customer experience.
Per migliorare questo aspetto potresti pensare di implementare un chatbot nel tuo MVP, utilizzando un tool come Landbot, che ti permette di creare un chatbot personalizzato per il tuo MVP.
Ricordati anche di monitorare l’andamento e il gradimento del tuo MVP: per fare questo hai vari strumenti a disposizione, come Hotjar e Google Analitycs, che ti possono dare un quadro di quelli che sono le visite degli utenti, la durata media della sessione, la provenienza del traffico e gli altri aspetti del comportamento degli utenti.
# 3 esempi di MVP di successo
Di seguito troverai 3 diversi esempi di MVP di successo messi in atto da startup italiane: queste società hanno utilizzato modelli diversi di MVP, ma hanno comunque raggiunto il loro obiettivo.
Cioè quello di validare la loro idea di business, cominciando a interagire con il mercato e raccogliendo e analizzando informazioni che hanno permesso di correggere eventuali errori e di migliorare ulteriormente la loro idea di business.
# Fresco Frigo
Fresco Frigo vuole essere una sorta di frigorifero online: l’utente ha a sua disposizione, proprio come quando si apre il frigo, tutta una serie di prodotti, tutti freschi e di alta qualità, fra cui scegliere contenuti in un apposito distributore, accessibile 24 ore su 24, e installato in diverse location (condomini, uffici).
L’MVP di Fresco Frigo puntava a capire se la funzionalità chiave proposta dal sito suscitava effettivamente l’interesse degli utenti.
Per questo il primo MVP del servizio permetteva semplicemente di aprire il frigo utilizzando l’app o il badge ma non permetteva di effettuare transazioni.
In questo caso il MVP era stato costruito in poco tempo e l’aver validato l’idea ha permesso a Fresco Frigo di procedere con la raccolta di fondi da parte degli investitori e la produzione del prodotto finito.
# Traslochino
Traslochino offre un servizio di traslochi, con la possibilità di scegliere se affidare il trasloco a privati oppure a una ditta specializzata. Il cliente sceglie fra i preventivi proposti e affida il lavoro di trasloco.
Per realizzare il suo MVP Traslochino si è basato su un sistema detto “concierge”.
Ha cioè simulato un servizio completamente automatico, anche se il cliente è a conoscenza che la gestione del servizio è affidata un umano.
In questo caso il founder di Traslochino ha creato due gruppi Facebook, uno dedicato a chi cerca traslochi, l’altro dedicato a chi offre questo servizio, e nella fase di test incrociava manualmente le richieste per venire incontro alla domanda del cliente.
# Feat Food
Un sistema molto simile è stato quello utilizzato da Feat Food, startup specializzata nella preparazione e consegna di pasti preparati su misura per rispettare le esigenze del cliente.
Attualmente è prevista la consegna in tutta Italia, ma nel periodo di test del MVP l’ordine del pasto veniva ricevuto direttamente dal founder (anche se il cliente riteneva di operare tramite un servizio completamente automatico), che telefonava a un ristorante a Lecce che si occupava di preparare il pasto.
Era lo stesso founder a effettuare le consegne in città, utilizzando il suo scooter.
# Conclusioni: ma serve davvero fare un MVP?
Hai visto quali sono le funzioni e le caratteristiche di un MVP utile per la tua startup: ci sono diversi tool che ti possono aiutare a realizzarlo, e i dati che ottieni dall’analisi dei risultati sono molto importanti, perché permettono di capire quale può essere il destino della tua idea di business.
Considerati tutti questi fattori è facile rispondere alla domanda vista sopra: fare un MVP, o anche più MVP diversi, durante lo sviluppo della startup è assolutamente necessario a evitare gravi errori e fallimenti inaspettati.
L’MVP è anche il modo con cui, per la prima volta, la tua idea di business si rapporta con l’esterno (clienti e potenziali investitori).
Dal risultato del processo di creazione, test e analisi dei dati del MVP può davvero dipendere il successo della tua startup.
Ora tocca a te: cosa pensi dell’importanza del MVP per una startup?
E quali strumenti hai utilizzato?
Scrivilo tra i commenti
# Approfondimenti
- Puntata del podcast di Massimo Ciaglia "Cosa è un MVP"
- Framework per costruire un MVP: https://bit.ly/3v6yMv4