INDICE
- Introduzione
- Step 1: valutare la fattibilità dell’equity crowdfunding per startup
- Step 2: creare una lista di potenziali investitori
- Step 3: scegliere la piattaforma di equity crowdfunding
- Step 4: definire il budget dell'equity crowdfunding
- Step 5: creare la campagna di equity crowdfunding
- Step 6: la promozione della campagna di crowdfunding
- Step 7: la gestione della campagna
- Conclusioni
- Risorse per approfondire
L’equity crowdfunding per startup è uno degli strumenti di finanziamento più interessanti.
Puoi utilizzarlo più volte, in diverse fasi di vita della tua startup e anche per raccogliere somme importanti.
L’equity crowdfunding per startup rappresenta uno strumento di finanza alternativa complementare a quelli canonici.
Probabilmente sai già il crowdfunding cos’è e come funziona, ma nella forma dell’equity ci sono delle differenze importanti di cui devi tenere conto.
In particolare la differenza più importante riguarda la “ricompensa” che viene prevista per gli investitori in un campagna di equity crowdfunding: quote della startup.
Gli investitori, in cambio del loro finanziamento, diventano soci della tua startup.
Possono avere diritti completi o in parte limitati, ma il loro ingresso modifica l’assetto di capitale della società.
Una conseguenza importante, ma i vantaggi che porta l’equity crowdfunding per startup sono altrettanto importanti.
A partire dalla rapidità di raccolta di capitale fino all’importanza che può avere a livello di marketing una campagna crowdfunding di successo.
I vantaggi sono importanti anche per gli investitori, che possono ottenere un rendimento interessante con un investimento minimo.
E in tempi relativamente brevi, come dovrebbero essere quelli di una startup che arriva all’exit o all’IPO.
Ma come è possibile raggiungere il successo con l’equity crowdfunding per startup?
Una delle chiavi vincenti è quella di un’accurata pianificazione della campagna, che consideri con attenzione tutte le fasi e gli aspetti che la riguardano.
E una pianificazione accurata richiede una checklist per la tua campagna di crowdfunding: checklist che va seguita punto per punto in modo attento e preciso.
Partire senza un piano adeguato è un errore in tutte le fasi di vita di una startup e rischia di azzerare le tue possibilità di successo nell’equity crowdfunding.
Equity crowdfuning per startup: la guida passo per passo alla creazione di una campagna di successo
# Step 1: valutare la fattibilità dell’equity crowdfunding per startup
Il primo passo è quello di valutare se l’equity crowdfunding è fattibile per la tua startup.
Infatti non tutte le startup hanno le caratteristiche richieste dalla normativa italiana per accedere all’equity crowdfunding.
La tua deve essere una startup innovativa, quindi dotata di caratteristiche ben definite e iscritta a un apposito registro.
Inoltre, il modello di business della tua startup deve essere compatibile con l’equity crowdfunding.
Per sua natura l’equity crowdfunding è dedicato alle imprese che hanno uno scopo di lucro: è prevista un’eccezione per le startup innovative a vocazione sociale.
Queste ultime infatti, per loro natura, non possono svolgere un’attività che abbia scopo di lucro, ma devono rispondere a caratteristiche normative diverse.
Se le caratteristiche viste sopra sono presenti nella tua startup, allora puoi pensare a come aprire un crowdfunding.
Prima di tutto devi necessariamente stabilire e identificare in modo chiaro quali obiettivi vuoi raggiungere con questa campagna.
Questo vuol dire capire quale progetto vuoi realizzare e quanti fondi ti servono per farlo: a questo punto sei pronto per passare al secondo step.
# Step 2: creare una lista di potenziali investitori
La tua campagna di crowdfunding ha bisogno di investitori: investitori che hanno delle precise caratteristiche, che devi essere in grado di individuare prima di lanciare la campagna stessa.
Devi trovare le caratteristiche che meglio definiscono i tuoi potenziali investitori: solo per esempio, il genere, l’età, gli interessi, la distribuzione geografica.
Questo tipo di analisi è molto importante ai fini della preparazione della strategia di comunicazione e marketing.
Perché se è vero che può essere utile raggiungere molte persone, è ancora più importante raggiungere con il marketing relativo alla campagna di crowdfunding quelle persone che possono davvero essere interessate a investire.
Dovresti inoltre pensare a una vera e propria lista di potenziali investitori individuati in maniera più puntuale.
Si parla di investitori professionali, come per esempio i Venture Capital, e di quei soggetti che hanno già manifestato un interesse nei confronti della tua startup.
Questi potenziali investitori sono molto importanti perché possono apportare capitali determinanti per il successo della campagna di crowdfunding.
Dopo aver individuato gli investitori nell’equity crowdfunding per startup, il passo successivo è quello di creare una presentazione.
Che dovrà essere chiara, concisa, coinvolgente ma soprattutto efficace: devi riuscire a comunicare l’importanza e la possibilità di successo del tuo progetto.
Se i potenziali investitori sono convinti del loro investimento, saranno disposti anche a rischiare somme più alte.
# Step 3: scegliere la piattaforma di equity crowdfunding
Ricorda: le piattaforme di equity crowdfunding non sono tutte uguali, e affidarsi all’una piuttosto che all’altra influenza le possibilità di successo della tua campagna.
Il primo passo in questa fase è quello di analizzare le caratteristiche delle diverse piattaforme.
Alcune sono generaliste, quindi ospitano progetti in diversi settori; altre invece sono specialistiche e ospitano progetti solo per settori ben individuati, come per esempio il fintech e la green economy.
Ovviamente il pubblico degli investitori è legato a queste caratteristiche: nel caso di piattaforme generaliste può essere meno professionale e tecnico.
Nel caso delle piattaforme dedicate a particolari settori, probabilmente gli investitori hanno delle conoscenze proprio in questi settori.
Altro fattore determinante sono i costi e i servizi delle piattaforme: è importante che il rapporto fra questi due elementi sia equilibrato.
Puoi scegliere di sopportare costi anche un po’ più alti, se sei sicuro di ricevere in cambio servizi importanti nella gestione della campagna.
Se invece vuoi risparmiare sui costi, devi mettere in conto di dover provvedere in autonomia ad alcuni aspetti della gestione della campagna.
Dopo la valutazione di questi diversi elementi sei in grado di scegliere la piattaforma più adatta al tuo progetto di crowdfunding.
Se vuoi sviluppare un progetto altamente specialistico, dovresti puntare su una piattaforma dedicata a questo tipo di progetti.
Perché in questo modo il pubblico degli investitori sarà più disponibile a capire e supportare la tua campagna.
Un progetto più “generalista”, che può essere capito senza una particolare preparazione tecnica, è adatto a piattaforme generaliste, che riescono spesso a raggiungere un pubblico più ampio ed eterogeneo.
# Step 4: definire il budget dell'equity crowdfunding
Primo fatto che devi sempre tenere presente: una campagna di equity crowdfunding ha un costo per la tua startup.
Si tratta non solo dei costi che richiede la piattaforma, ma di tutte le spese collegate allo studio, alla preparazione e al marketing dedicati alla campagna.
Devi conoscere in modo chiaro a quali spese la tua startup andrà incontro, per capire se può effettivamente affrontarle e non trovarti, magari a metà del progetto, senza i fondi necessari per proseguire.
E dopo aver definito i costi devi anche definire in quale modo li puoi finanziare: ovviamente non puoi fare conto sulla buona riuscita della campagna stessa, perché si tratta di costi che vanno sostenuti prima di iniziare il crowdfunding.
Quindi valuta dove reperire i fondi per pagare le spese: puoi utilizzare somme accantonate dalla tua startup oppure accendere uno specifico finanziamento, se le condizioni del prestito sono convenienti.
A questo punto dovresti avere definito il budget complessivo da investire nella campagna di equity crowdfunding e individuato i fondi necessari: ti resta da definire le modalità di pagamento delle spese.
Prepara un piano anche per quel che riguarda i tempi e i modi dei pagamenti: ti aiuterà a tenere sotto controllo il flusso dei costi e a non trovarti in difficoltà.
# Step 5: creare la campagna di equity crowdfunding
Arrivato a questo punto hai completato una parte importante del lavoro preparatorio per la tua campagna di equity crowdfunding.
Adesso è venuto il momento di entrare nel vivo della fase di preparazione e il primo step è quello di realizzare un video promozionale.
È importante scegliere questa forma di comunicazione perché è in grado di attirare l’attenzione del pubblico e di coinvolgerlo anche a livello emozionale.
Allo stesso tempo devi procedere con i documenti maggiormente “tecnici”, cioè il business plan e il pitch.
Il business plan è necessario per una campagna di crowdfunding perché permette di capire quali sono:
In questo modo è possibile avere un’analisi chiara della campagna di crowdfunding, a cui fare riferimento quando necessario.
Il pitch ha altrettanta importanza: serve infatti per presentare la campagna ai potenziali investitori.
Se il video di presentazione punta più a colpire a livello emozionale, nel pitch dovrai essere chiaro ma allo stesso tempo spiegare quali sono i punti salienti del progetto di crowdfunding.
Quindi deve colpire ma anche spingere i potenziali investitori ad approfondire o, meglio ancora, a finanziare la campagna.
Ultimo step di questa fase è la creazione di una pagina di presentazione della campagna sulla piattaforma.
Sarebbe importante avere anche una pagina o un sito dedicato, ma la pagina di presentazione sulla piattaforma è utile per gli utenti della stessa.
Anche in questo caso, senza scendere troppo nei dettagli tecnici, devi riuscire a colpire l’attenzione del pubblico, sottolineando quegli elementi che maggiormente possono spingere un soggetto a credere nel successo del progetto e quindi investire.
# Step 6: la promozione della campagna di crowdfunding
La comunicazione è una delle chiavi di una campagna crowdfunding di successo: e dovrebbe procedere su tre canali paralleli, tutti egualmente importanti.
Il primo è un utilizzo ragionato dei canali social media: infatti si tratta di canali che ti permettono di raggiungere un'altissima fetta di pubblico.
L’utilizzo deve essere ragionato sempre nell’ottica di raggiungere sì più persone possibile, ma anche persone che siano davvero interessate al tuo progetto.
La community che si è creata, a livello di social media, intorno alla tua startup è una base di partenza importante.
Perché si tratta di follower davvero interessati a quello che fai, quindi più propensi a diventare investitori.
E perché tramite questi social media sono proprio i membri della tua community a poter coinvolgere direttamente i loro contatti, trasformandosi in una cassa di risonanza importante per il tuo crowdfunding.
I tuoi contatti “diretti” sono un altro importante strumento di comunicazione: devi coinvolgerli dedicando loro attenzione, con una o più presentazioni “dedicate” del tuo progetto.
Ricorda che fra loro si trovano i potenziali investitori e anche gli “evangelisti” della tua campagna di crowdfunding.
Non dimenticare l’importanza degli eventi dedicati alla campagna di crowdfunding: sia online che offline.
Questi eventi servono ad attirare l’attenzione del pubblico sul tuo progetto e possono far crescere la base dei potenziali investitori.
Ovviamente gli eventi “classici” richiedono più impegno a livello organizzativo di quelli online: ma è importante non trascurarli perché possono creare un legame forte con il pubblico.
# Step 7: la gestione della campagna
Una campagna di crowdfunding deve essere monitorata in maniera costante: durante il suo svolgimento, perché questo ti permette di correggere “in corsa” eventuali problemi.
E dopo la sua conclusione, perché l’analisi dei risultati ti permette di capire se c’è stato qualche errore, da non ripetere in futuro.
Nel post campagna dovrai dedicare la massima attenzione alla comunicazione con gli investitori.
Ormai sono soci della tua startup: quindi è importante non solo inviare loro le comunicazioni “istituzionali”, ma anche informarli dell’utilizzo dei fondi e dello stato di avanzamento del progetto.
Devi aver già definito come gestire i fondi raccolti all’inizio della tua campagna di crowdfunding: la soluzione migliore è sempre quella di attenersi al tuo progetto iniziale.
L’improvvisazione non paga, in ogni fase di un progetto di crowdfunding: salvo cambiamenti importanti e assolutamente imprevisti nella situazione della tua startup, i fondi raccolti vanno destinati a sviluppare il progetto sostenuto tramite il crowdfunding.
Progetto che rientra, a sua volta, in quello più ampio di sviluppo della tua startup.
# Conclusioni
Hai visto come l’equity crowdfunding sia importante per la tua startup, perché ti permette di raccogliere fondi in tempo breve e di farsi conoscere dal pubblico.
Allo stesso modo è utile per gli investitori, che possono partecipare a un progetto imprenditoriale con la possibilità di ottenere in tempi brevi un guadagno interessante.
Il seguire una precisa checklist nella preparazione e nella gestione di una campagna di equity crowdfunding aumenta le possibilità di successo.
Infatti una checklist ti permette di affrontare tutti i punti rilevanti in un progetto di crowdfunding, senza rischiare di dimenticare qualcosa di importante.
Hai visto come deve essere strutturata la checklist per una campagna di equity crowdfunding che possa avere successo: pensi che ci sia qualche punto da aggiungere? Scrivilo in un commento!