E se qualcuno, intuite le potenzialità della nostra idea, decidesse di rubarcela e di realizzare il prodotto a cui abbiamo pensato?
Forse siamo troppo paranoici?
Se è vero che “rubare “ una semplice idea può essere impossibile (oltre che inutile) è anche vero che quando cominciamo a concretizzare questa idea il rischio che attiri l’attenzione di un concorrente esiste.
Ma abbiamo un modo di proteggersi?
Certo, si tratta delle possibilità di brevettare la nostra idea.# Cosa vuol dire brevettare qualcosa?
Il brevetto è un titolo che permette di proteggere un’idea, un prodotto o un servizio: in definitiva, il brevetto permette di proteggere un’invenzione e di tutelarsi dal rischio che un soggetto copi il proprio prodotto.
Con il brevetto si può ottenere una tutela che protegga il proprio progetto, impedendo che eventuali concorrenti realizzino lo stesso prodotto senza nessun sforzo di studio e di progettazione.
Senza la tutela data dal brevetto esiste il rischio di investire tempo e denaro nella realizzazione di un progetto, per poi vederlo completato da altri, vanificando tutti gli sforzi fatti.
Sappiamo che una startup nasce da un’idea: ma questa idea, per trasformarsi in un prodotto o servizio commercializzabile, richiede un investimento considerevole sia in tempo che in finanziamenti.
Non proteggere le proprie idee attraverso il sistema dei brevetto significa in definitiva concedere un ampio vantaggio ai propri avversari: quello di poter partire dallo stesso prodotto finito, senza però avere investito risorse nella sua progettazione.
E questo vantaggio può rivelarsi anche molto importante al momento di confrontarsi direttamente sul mercato.
# Cosa si può brevettare?
L’articolo 45 del Codice della Proprietà Industriale definisce in modo analitico cosa è possibile e cosa non è possibile brevettare.
È importante ricordare che non è possibile brevettare direttamente un’idea, mentre è possibile proteggere il procedimento che permette di realizzare questa particolare idea.
Per esempio, non si può brevettare l’idea di bloccare una particolare sostanza inquinante contenuta nell’acqua, ma è possibile brevettare il filtro sviluppato per bloccare questo inquinante.
Una delle caratteristiche principali che deve avere un’invenzione per essere brevettabile è quella di essere applicabile a livello industriale: per questo motivo non possono essere brevettate le scoperte scientifiche e matematiche (ma possono essere brevettati i procedimenti basati su di essi).
Sono invece brevettabili i composti chimici, farmaceutici e i prodotti alimentari e i procedimenti attraverso cui si producono.
Non sono brevettabili le creazioni estetiche (per esempio un particolare divano), che però possono essere protette tramite un apposito brevetto di design e le regole sul diritto di autore.
Un discorso particolare riguarda il brevetto per i software (come per esempio una app per device mobili): il software è protetto dal diritto d’autore, ma possono essere brevettati le invenzioni che sfruttano questo software.
Fra le caratteristiche necessarie per ottenere un brevetto c’è la liceità (non si possono brevettare invenzioni la cui applicazione va contro l’ordine pubblico), la novità (l’invenzione non deve essere stata diffusa al pubblico prima del deposito della domanda di brevetto) e l’attività inventiva (cioè l’invenzione da brevettare deve essere diversa rispetto allo stato della tecnica nel settore in cui si inserisce).
Per saperne di più su come proteggere la tua idea con un brevetto http://www.uibm.gov.it/
# Brevetto di invenzione e modello di utilità
Un’ulteriore distinzione va fatta il brevetto di invenzione, che viene riconosciuto a creazioni che vanno a risolvere un problema tecnico irrisolto (dura 20 anni e non è rinnovabile alla scadenza), e il modello di utilità, che protegge una modifica che va a modificare oggetti già esistenti (ha una durata di 10 anni e non è rinnovabile).
# Quanto costa un brevetto?
Il costo di una domanda di brevetto è differente nel caso si brevetti un’invenzione o un modello di utilità:
Invenzione: il costo base ha un importo di 50 euro per il deposito telematico del brevetto, mentre il deposito cartaceo costa dai 120 ai 600 euro (a seconda del numero di pagine che compone il documento). Inoltre è prevista una somma di 200 euro per il rapporto di ricerca dell’Ufficio Europeo
Brevetti (questa spesa può essere evitata se la rivendicazione del brevetto è scritta anche in inglese).
Dal quarto anno in poi, se si intende mantenere in vita il brevetto, occorre pagare una somma annuale che è compresa fra i 60 e i 650 euro.
Modello di utilità: il costo base è pari a 50 per il deposito telematico e 120 euro per il deposito cartaceo, indipendentemente dal numero di pagine.
In entrambi i casi, andrà aggiunto il compenso per la consulenza di un professionista esperto nella redazione di brevetti (che parte dai 1500-2000 euro per raggiungere costi più elevati in caso di brevetti particolarmente complessi).
# Da cosa protegge un brevetto?
# E fin dove è efficace?
Ottenere un brevetto comporta particolari diritti per il suo titolare: nel caso si brevetti un prodotto, il titolare può vietare a soggetti terzi la produzione, la vendita, la messa in commercio e l’importazione di tale prodotto nei paesi coperti dal brevetto.
Nel caso il brevetto riguardi invece un procedimento, il titolare del brevetto può vietare ai terzi di applicare questo procedimento e di vendere o importare i prodotti ottenuti attraverso l’applicazione di questo procedimento.
Con il brevetto si acquista dunque il diritto all’uso esclusivo dell’invenzione brevettata e a trarne profitto.
# Ma in che termini è efficace questa protezione?
Se si richiede un brevetto per il territorio italiano, la protezione sarà limitata ai confini nazionali.
È possibile poi ottenere un Brevetto Europeo, che estenda la protezione dell’invenzione agli stati membri della Comunità Europea (e anche a stati non membri, ma che autorizzano esplicitamente l’estensione di valore del brevetto anche sul proprio territorio).
Se invece si intende ottenere una protezione globale della propria invenzione si può fare riferimento al PCT Patent Cooperation Treaty), gestito dalla WIPO (che ha sede a Ginevra): tramite questa organizzazione è possibile presentare una singola domanda di brevetto che vale per tutti gli stati membri (le procedure di riconoscimento del brevetto stesso proseguiranno individualmente secondo le normative nazionali), che permette di velocizzare la procedura.
In questa guida potrai trovare informazioni approfondite sui brevetti e le procedure per ottenerli.
# A chi rivolgersi per brevettare la propria idea?
Il primo step per iniziare una procedura di brevetto è quella di raccogliere quante più informazioni possibili, in modo da capire se la nostra idea è già stata oggetto di brevetto ed eventualmente in quali termini.
È possibile iniziare la ricerca dalla Camera di Commercio e dalla Università, tramite gli sportelli del PIP e dei Patlib (Patent information point e Patent library), presso cui è possibile accedere alle banche dati utili per le ricerche.
Il sito italiano dell’Ufficio Italiano marchi e brevetti è un altro punto di partenza interessante, dove è possibile reperire informazioni utili sulle procedure da seguire.
Per quanto le procedure che abbiamo visto non siano insormontabili, è sempre meglio rivolgersi a un professionista esperto nel campo dei brevetti, per avere la certezza di ottenere il risultato desiderato: su internet è possibile trovare diverse offerte e confrontare le diverse proposte, cercando quella che offre il miglior rapporto qualità – prezzo.
# Vale la pena di brevettare? Vantaggi e svantaggi
Abbiamo visto le caratteristiche dei brevetti e la procedura necessaria a ottenerli.
Ma davvero è utile brevettare per una startup?
Il brevetto porta con sé alcuni vantaggi importanti:
- brevettando soltanto la tua startup potrà utilizzare un prodotto o un particolare procedimento;
- dal brevetto potrebbe derivare una posizione di forza sul mercato;
- potrai bloccare l’azione di altri soggetti che intendano “copiare” il tuo brevetto;
- dal brevetto è possibile anche ottenere dei vantaggi economici, con la concessione (dietro pagamento) di licenze per l’utilizzo dello stesso.
Ma, prima di brevettare, dovrai considerare anche i possibili svantaggi:
- il costo a livello di tassazione del brevetto, che deve essere pagato sia al momento della richiesta, sia per mantenere in vita il brevetto stesso, e che aumenta con l’avvicinarsi della scadenza;
- il costo a livello di tassazione del brevetto, che deve essere pagato sia al momento della richiesta, sia per mantenere in vita il brevetto stesso, e che aumenta con l’avvicinarsi della scadenza;
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