bootstrapping

Vuoi creare una startup e il primo problema di cui ti sei reso pienamente conto è la necessità di reperire dei fondi per finanziare il tuo progetto. 

Ma come fare? 
Affidarsi a una banca o a una società finanziaria? 
Ricercare un finanziatore esterno? 

Tutte possibilità, ma che spesso non riescono a concretizzarsi, perché è difficile trovare qualcuno disposto a “scommettere” su un business rischioso come quello di una startup. 

Ma esiste una strada alternativa che puoi provare a percorrere: quella del bootstrapping.

# Cos’è il bootstrapping?

Il termine bootstrapping indica il gesto di “tirarsi su gli stivali”, una locuzione che può essere identificata con la più tipicamente italiana “rimboccarsi le maniche”. 

Nel gergo delle startup il bootstrapping indica la scelta di avviare un progetto di business senza ricorrere all’aiuto di investitori esterni o, in certi casi, di limitare al minimo questo tipo di aiuto. 

In concreto, uno startupper che fa bootstrapping non si rivolge all’esterno per ottenere il denaro che serve alla startup, per crearsi e svilupparsi, ma fa riferimento ai propri guadagni o capitali personali. 

Quindi se deciderai di fare bootstrapping per la tua startup dovrai prepararti a utilizzare quello che guadagni, gli eventuali risparmi o anche dei prestiti personali (richiesti sia alle banche che ad amici e famigliari) per sviluppare la startup dalle fasi iniziali.

Una prima impressione che può dare il bootstrapping è quello di essere un rischio enorme per l’azienda, una sorta di “strada per il disastro”: ma la realtà è che diverse società sono nate grazie a questo tipo di autofinanziamento. 

Ovviamente il bootstrapping va integrato con una politica aziendale il più possibile votata al taglio delle spese inutili: considerando di contare solo sulle tue forze, dovrai stare attento a non sprecare denaro in quelle attività che non sono utili o che comunque possono essere rimandate a un momento successivo nella vita della startup.

Ricorrere al bootstrapping e magari finanziare la startup con il proprio stipendio porta con sé la necessità di concentrarsi al massimo per raggiungere l’obiettivo in un tempo adeguato: non è ammessa la possibilità di perdere tempo, perché le conseguenze economiche di un fallimento possono essere davvero importanti anche a livello personale in questo caso.

# Quali sono i vantaggi

1 - Il controllo sulla startup

Il primo vantaggio di ricorrere al bootstrapping per il finanziamento di una startup è quello di mantenere il pieno controllo sullo sviluppo del progetto di business. 

Se ti rivolgi a un soggetto esterno, che potrebbe anche essere un famigliare o un amico, per il finanziamento della tua attività, è concreto il rischio che il finanziatore decida in ingerirsi in qualche modo nella gestione della stessa. 

Ovviamente si tratta di un comportamento lecito, perché il finanziatore cerca di proteggere il suo capitale, ma questo potrebbe crearti problemi nella gestione della startup.

Ricorrere al bootstrapping ti permette di continuare a gestire in piena libertà il tuo progetto di business, seguendo la strategia che ritieni migliori e senza la necessità e l’obbligo di rispondere ai finanziatori, perdendo tempo e sprecando energie preziose. 

Allo stesso tempo i risultati raggiunti saranno solo merito tuo e tu solamente potrai approfittare dei benefici: non ti troverai a dover dividere i profitti con altri soggetti.

2 - La possibilità di crescere più velocemente

Anche il tempo è un fattore determinante nello sviluppo di un progetto di business: se la tua startup non riesce a crescere in maniera abbastanza rapida, il rischio è di perdere tutta una serie di occasioni che sono determinanti per arrivare al successo. 

Basta pensare al rischio che, mentre tu sei impegnato nella ricerca dei finanziamenti necessari a far sviluppare la tua idea di business, qualcuno abbia un’idea altrettanto buona ma riesca a svilupparla in modo più rapido, magari perché più fortunato nella ricerca di finanziatori.

Invece con il bootstrapping il processo di finanziamento può essere molto più veloce: non è necessario “convincere” gli eventuali investitori della bontà della tua idea e della capacità di realizzarla, oppure combattere contro una burocrazia bizantina che rischia di ritardare all’infinito i finanziamenti. 

O ancora, dover cercare dei garanti o delle garanzie reali, senza le quali spesso non è possibile ottenere un finanziamento.

Saper di poter contare solo sulle proprie forze, anche a livello economico, ti permette di rispettare il “piano di viaggio” che hai deciso per sviluppare la tua startup. 

E il tempismo può rivelarsi molto importante, portandoti a cogliere occasioni che potresti perdere in attesa del denaro necessario a far crescere la tua startup.

3 - La possibilità di concentrarsi sullo sviluppo del prodotto e sulle esigenze dei clienti

Cercare fondi per una startup è un’attività molto impegnativa, che può arrivare ad assorbire una gran parte del tempo che dedichi allo sviluppo del progetto di business. 

Questo porta con sé il rischio  di trascurare l’impegno necessario allo sviluppo di un prodotto vincente. 

Se decide di fare bootstrapping potrai invece dedicare tutte le tue energie, o almeno una buona parte, proprio a sviluppare la tua idea di business. 

Questo può permetterti di far crescere la tua offerta in modo più rapido. 

Inoltre, non doverti dedicare alla ricerca dei finanziatori ti potrebbe anche dare più tempo per dedicarti ai tuoi clienti: questo vuol dire individuarli, capire quali sono le loro reali esigenze, creare con loro un rapporto che li porti a dare dei feedback utili per la tua attività. 

I clienti sono importanti, soprattutto perché se sei impegnato con il bootstrapping dovrai fare in modo che la tua startup generi guadagni in tempi rapidi, a pena di dover affrontare dei grossi problemi. 

In sintesi, scegliere il bootstrapping potrebbe aiutarti a mantenere il focus sullo sviluppo della tua idea di business, senza farti distrarre da dettagli inutili o che possono essere affrontati in un secondo tempo.

# Quali sono gli svantaggi

1 - La limitatezza dei mezzi finanziari

Salvo alcune situazioni particolari, uno startupper non ha disposizione, almeno da investire nel suo progetto di business, grandi somme di denaro. 

Questo dover operare con dei fondi limitati, se da una parte può essere uno stimolo a ridurre le spese inutili, dall’altra può rivelarsi un ostacolo importante alla crescita della startup. 

Superata la primissima fase di vita di una società, i bisogni di finanziamento cominciano a crescere in modo anche molto importante, e quindi è necessario trovare altri modi per soddisfarli.

2 - Mancanza di una strategia a lungo termine

Un altro svantaggio che spesso si accompagna al bootstrapping è quella della mancanza di una strategia a medio e lungo termine. 

In effetti, il bootstrapping può essere utile come strategia di finanziamento a breve termine, ma deve essere necessariamente affiancata da un progetto più complesso ed esteso nel tempo. 

Limitarsi a pensare al “qui e ora” non è una strategia vincente nella creazione e nello sviluppo di una startup.

Il bootstrapping ha una sua funzione e può essere utile se sfruttato nel modo corretto, ma devi sempre tenere a mente lo schema generale di crescita della tua startup.

3 - Lo scarso supporto esterno

Fare ricorso a finanziatori esterni, soprattutto quando si tratta di Business Angel, permette non solo di ottenere i fondi necessari per l’attività d’impresa, ma anche di entrare in un network di conoscenze che può rivelarsi molto utile per una startup in fase di crescita. 

Grazie al network giusto è infatti possibile trovare membri del team, collaboratori esterni, fornitori, partner, clienti ed eventualmente anche ulteriori finanziatori.

Scegliendo di fare bootstrapping invece si rischia di precludere questa possibilità: infatti, lo startupper deve contare solo sulle sue forze e sulla cerchia delle sue conoscenze, che potrebbe essere anche molto limitata. 

Mancando questo supporto prezioso diventano in questa situazione importanti la personalità e il carisma dello startupper, che possono essere la chiave per far crescere la startup.

# Quando utilizzare il bootstrapping?

Il bootstrapping può essere una soluzione per finanziare la tua startup nelle prime fasi di creazione e avvio della stessa. 

In queste fasi infatti le necessità finanziarie della società sono ancora limitate, quindi diventa possibile coprirle con un autofinanziamento. 

Però è necessario seguire una serie di accorgimenti per utilizzare la meglio questo sistema e garantire una crescita della startup.

Il primo punto importante riguarda la scelta dei soci e del team: hai bisogno di persone con professionalità complementari alle tue e devi limitare al massimo le spese (visto che si tratta dei tuoi soldi). 

Piuttosto di affidare attività in outsourcing valuta la possibilità di formare te stesso o i membri del team per ottenere le competenze richieste.

Il secondo punto riguarda lo sviluppo del prodotto: la logica deve essere quella del MVP. 

Questo vuol dire non puntare a creare un prodotto “perfetto”, ma creare nel modo più rapido possibile una versione minimale del tuo che prodotto che sia utilizzabile dai potenziali clienti. 

Saranno poi i clienti a fornire la validazione del prodotto stesso e, tramite i loro feedback, a indicare quali sono gli aspetti da correggere e migliorare. 

Cercare di entrare sul mercato con un prodotto “finito” rischia di farti perdere troppo tempo e troppo denaro.

Il terzo punto riguarda la necessità di fare molta attenzione ai conti della startup: utilizzando il bootstrapping come sistema di finanziamento diventa importante definire con precisione tutti gli elementi relativi al modello di business, prevedere eventuali evoluzioni e stilare un piano finanziario per quanto possibile dettagliato.

Ovviamente, sia il business model che il piano finanziario possono essere soggetti a revisione nel caso sia necessario adattarsi a cambiamenti nell’attività della startup.

# Quali startup di successo hanno fatto bootstrapping?

Per quanto da molti possa essere vista come una scelta molto rischiosa, per diversi startupper quella del bootstrapping si è rivelata una scelta vincente, che ha permesso di far crescere la propria società mantenendo il controllo della stessa. 

Per molti l’esperienza del bootstrapping è importante anche perché obbliga lo startupper a concentrarsi completamente sul suo progetto di business, imparando a sfruttare ogni occasione, a limitare al massimo le spese e a ottimizzare le energie. 

In questo senso il bootstrapping è visto come un possibilità di crescita e di miglioramento.

# GoPro

GoPro è famosa in tutto il mondo per le sue fotocamere e videocamere, dedicate soprattutto agli sportivi che amano filmare le loro imprese. 

Per ottenere la prima fotocamera indossabile il founder ha deciso di sviluppare in autonomia sia la camera, che il contenitore oltre al sistema di aggancio. 

Il bootstrapping per il suo progetto, che ha fruttato i primi 10.000 dollari, è stato effettuato grazie alla vendita di gioielli fatti con le conchiglie in giro per le spiagge grazie al suo furgone Volkswagen.  

Nick Woodman ha ridotto le spese al minimo durante lo sviluppo del suo progetto, tornando anche a vivere con i genitori.

# BaseCamp

BaseCamp è una società di software che produce, fra gli altri, interessanti tool per il project management. 

È stata fondata del 1999, da parte di Jason Fried and David Heinemeier Hansson e i due founder hanno scelto il bootstrapping per far nascere e crescere la loro startup.

# WeRoad

Tutto italiano è il caso di WeRoad

Un piccolo team che nel giro di un anno è riuscito a passare da un’idea di business alla sua realizzazione

L’idea era quella di creare un sito per i viaggi on the road dedicato ai Millenials, ed è stata realizzata con la validazione molto rapida di un MVP e la gestione di tutte le attività all’interno del team, con esternalizzazione minima e grande impegno da parte di tutti i membri del team. 

Il bootstrapping, se usato nel momento e nel modo giusto, può essere una risorsa vincente: come ogni strumento ha pregi e difetti e conoscerlo a fondo ti permette di capire se può essere “l’arma” giusta per far crescere la tua startup.

Tu cosa ne pensi del bootstrapping?
Può essere la soluzione giusta per finanziare una startup?
Fammi sapere cosa ne pensi nei commenti!


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