Abbiamo già visto a cosa serve il bilancio della tua startup, ora è venuto il momento di conoscere e capire quali documenti compongono il bilancio e quali sono le singole caratteristiche di questi documenti.

Il bilancio è composto dal:

  • conto economico;
  • stato patrimoniale;
  • nota integrativa

Ricorda che questi 3 documenti devono essere presenti obbligatoriamente nel bilancio tua tua startup, per adempiere a un preciso obbligo di legge (previsto dall’articolo 2423 del Codice Civile).

Se i nomi di questi 3 documenti non ti dicono ancora niente, non ti preoccupare che adesso entriamo nel cuore del bilancio.

# Il Conto Economico

Il conto economico è quel documento del bilancio che elenca tutti i costi (le spese) sostenute e i ricavi ottenuti da un’impresa in un determinato periodo di esercizio (cioè in un lasso di tempo in cui l’impresa ha svolto la sua attività che in genere va dal 1 gennaio al 31 Dicembre. 

La differenza tra i ricavi ottenuti e i costi sostenuti durante un determinato periodo di tempo serve a illustrare il risultato economico che può essere:

  • positivo: e allora è detto utile e può essere distribuito fra i diversi soci della società oppure può andare ad aumentare il capitale della società stessa;
  •  negativo: e allora è detto perdita e va a diminuire il capitale della società.

In questo senso dal conto economico puoi comprendere se la tua startup nel corso dell’anno ha conseguito dei guadagni oppure delle perdite. E se, in conseguenza dei guadagni e delle perdite, il capitale della tua startup è cresciuto o diminuito. 

Lo schema del conto economico 

Il conto economico segue una forma a scalare: devi cioè partire conteggiando determinati fattori, sommando il risultato al conteggio di altri fattori e sottraendo il risultato della somma di altri diversi fattori. Sembra complesso ma seguendo lo schema tutto ti risulterà più semplice.

Ecco le aree che compongono il conto economico e che dovrai seguire anche tu se vorrai scrivere il bilancio della tua startup. 

1. Valore della produzione

Il valore della produzione rappresenta il valore contabile di tutto ciò che è stato prodotto dall’impresa, o che sia stato venduto, o che sia rimasto come patrimonio dell’impresa: vanno in questa voce compresi tutti i ricavi per le vendite, le rimanenze di prodotti (finiti o in corso di lavorazione) e tutti gli altri ricavi che l’impresa ha ottenuto nel corso del periodo di esercizio. 

2. Costi della produzione 

In questa voce vengono inserite tutte le risorse consumate nel corso del periodo di esercizio per produrre tutti gli elementi che concorrono a formare  la voce A (il valore della produzione).

Le voci più importanti del costo della produzione B) sono gli acquisti, le prestazioni per i servizi ricevute, il costo del personale (che comprende gli stipendi, il pagamento degli oneri previdenziali e i costi per il trattamento di fine rapporto), gli ammortamenti, le svalutazioni, la diminuzione delle scorte, gli accantonamenti (cioè quelle somme che vengono “messe da parte” per affrontare eventuali rischi futuri non previsti). 

La differenza fra Valore e Costi della produzione (A-B) costituisce una prima parte del conto economico e si chiama reddito operativo ed esprimo il valore prodotto dal tuo core business. 

3. Proventi e oneri finanziari 

Questa parte del conto economico comprende tutti i proventi e gli oneri di tnatura finanziaria suddivisi in relazione alle caratteristiche del provento o dell’onere e alla natura del soggetto con il quale si opera (per esempio sono comprese in queste voci i proventi che derivano dalle partecipazioni ad altre società o imprese) 

In questa voce vanno indicati tutti  i ricavi connessi con gli investimenti di natura finanziaria (depositi bancari, titoli di stato, partecipazioni) e i costi dei debiti contratti dall’impresa durante il periodo di esercizio. 

Fra gli oneri finanziari possiamo ricordare  gli interessi su debiti obbligazionari, su mutui, su debiti verso altri finanziatori, su debiti rappresentati da titoli di credito, su altri debiti, sconti e oneri finanziari, altri oneri collegati a operazioni finanziarie, spese d’incasso e commissioni bancarie 

4. Rettifiche di valore di attività finanziarie 

Anche queste sono una serie di voci molto simili per natura a quelle del gruppo C: vi sono comprese per esempio le rivalutazioni e svalutazioni delle partecipazioni in società o quelle immobilizzazioni che non costituiscono partecipazioni. 

Gli investimenti di natura finanziaria, possono generare rendimenti e possono subire, nel corso dell’esercizio, modifiche di valore. Quando un investimento ha un incremento di valore il ricavo è denominato rivalutazione, se subisce una diminuzione di valore il costo è  denominato svalutazione.

5. Oneri e proventi straordinari 

In questa voce si ritrovano i ricavi e i costi che non hanno a che vedere con la gestione ordinaria, cioè la gestione che non riguarda all’attività tipica dell’impresa. 

Le voci sono le plusvalenze e le sopravvenienze attive per i proventi e le minusvalenze e le sopravvenienze passive, per i costi. 

Plusvalenze e minusvalenze si hanno quando la società vende un bene di proprietà ottenendo un prezzo maggiore del valore contabile netto del bene (plusvalenza) o un prezzo inferiore

(minusvalenza): ovviamente si deve trattare di un bene che non rientra nell’attività di impresa.

Le sopravvenienze attive e passive sono ricavi e costi di natura straordinaria perché riguardano esercizi precedenti rispetto a quello considerato nel bilancio. 

Il risultato del conto economico del bilancio si ottiene applicando la formula

A – B ± C ± D ± E 

A questa formula può essere aggiunta la tassazione (le imposte indicate come I) per ottenere l’utile o la perdita dell’esercizio (indicato come R): 

A – B ± C ± D ± E – I = R 

Vediamo due ulteriori indici che possono aiutarti nell’analisi del bilancio della tua start up. 

L’EBIT (acronimo dell’espressione inglese earnings before interests and taxes) è un margine del reddito che misura l’utile della tua startup prima degli interessi, delle imposte e delle tasse: cioè la misura assoluta contabile del risultato operativo lordo prodotto dalla tua società. 

Questo indicatore ti può essere utile per esempio per confrontare la redditività della tua impresa società nei diversi esercizi: se l’Ebit cresce da un anno con l’altro, significa che la tua azienda produce più utili. In Italia viene spesso anche indicato come margine operativo netto. 

L’EBITDA (acronimo dell’espressione inglese earnings before interest, taxes, depreciation and amortization) rappresenta invece l’utile della tua start up prima della sottrazione degli interessi passivi, imposte, svalutazioni e ammortamenti su beni materiali e immateriali. 

Questo indicatore ti può essere utile per per calcolare il risultato operativo della tua start up, partendo dall’utile lordo, togliendo le imposte, gli ammortamenti, i deprezzamenti e gli interessi dell’azienda. 

Se i costi che otterai saranno maggiori dei ricavi, la tua impresa avrà una perdita, mentre se figureranno dei ricavi maggiori dei costi, la tua start up  avrà prodotto un utile.

# Lo Stato Patrimoniale

Lo Stato Patrimoniale è il documento di  bilancio  che serve a definire la situazione patrimoniale di un’impresa in un preciso momento.

La situazione patrimoniale rappresenta è il complesso di informazioni che riguarda lo stato degli elementi dell’attivo e del passivo della tua start up.

Nel bilancio lo puoi dedurre dallo stato patrimoniale sotto il profilo numerico e dalla nota integrativa per quel che riguarda il profilo descrittivo.

La situazione patrimoniale consente di visionare alla fine di un esercizio (che in genere finisce al 31 dicembre dell’ann) l’elenco delle attività (divise in attivo immobile e attivo circolante).

Come risultato della situazione patrimoniale potrai sapere quanto vale la tua azienda (cioè il suo patrimonio netto), quanti debiti ha l’azienda (le passività, in cui vanno suddivisi i debiti a breve e medio/lungo termine) 

Il capitale della tua start up  viene rappresentato nello stato patrimoniale attraverso le voci che lo costituiscono: attività, passività e patrimonio netto.

lo Stato patrimoniale è un prospetto a sezioni contrapposte:

  • la prima sezione indica le attività di cui l’azienda può disporre alla data di chiusura dell’esercizio;
  • la seconda sezione misura l’entità dei debiti o passività che l’azienda ha nei confronti di istituti di credito, enti, fornitori e finanziatori  e l’entità delle risorse finanziarie apportate o non prelevate da parte dei soci (cioè il patrimonio netto dell’impresa).

La struttura dello Stato patrimoniale

Abbiamo detto che lo Stato patrimoniale è diviso in due sezioni contrapposte:

  • a sinistra si indicano le attività (gli investimenti a disposizione dell’azienda e le sue risorse economiche come gli impianti e macchinari, fabbricati, crediti, denaro, merci in magazzino, brevetti e marchi);
  • a destra le passività (come i debiti dell’azienda nei confronti di fornitori e di terzi come le banche) e il patrimonio netto (che è composto dal denaro versato dai proprietari della società).

La prima sezione evidenzia il patrimonio dell’impresa, la seconda sezione evidenzia invece tutti debiti.

È importante ricordare che le due sezioni debbono dare un risultato identico: l’attivo infatti  corrisponde agli investimenti che sono stati fatti dalla tua impresa durante la sua attività, il passivo corrisponde alle fonti (cioè alle risorse) che sono servite per finanziare queste  attività.

I due importi coincidono sempre perché gli investimenti sono possibili grazie alle fonti e le fonti alimentano tutti gli investimenti fatti dalla tua start up.

Quali informazioni fornisce lo Stato Patrimoniale 

In concreto quali informazioni ti può fornire lo Stato Patrimoniale della tua start up?

Questo documento serve a illustrare quali sono le fonti finanziare a disposizione della tua startup e in che modo i capitali raccolti nell’attività d’impresa sono stati utilizzati.

# Qual è la differenza fra il Conto Economico e lo Stato Patrimoniale

Il Conto Economico rappresenta il risultato economico dell’attività della tua start up in un determinato periodo di tempo, mentre lo Stato Patrimoniale rappresenta quella che la situazione del patrimonio della tua azienda in un preciso momento della sua esistenza. 

Lo Stato Patrimoniale rappresenta un valore contabile (in un determinato momento) mentre il Conto Economico riassume tutto  l’insieme delle operazioni della tua start up che hanno determinato il risultato economico finale di un esercizio. 

Con l’interpretazione del Conto Economico potrai capire se la tua attività in un determinato periodo ha avuto o meno buoni risultati, con quella dello Stato Patrimoniale potrai invece capire quale patrimonio ha a disposizione la tua start up.

 # La Nota Integrativa 

La Nota Integrativa è l’ultimo dei documenti che compongono obbligatoriamente il bilancio: serve in particolare a mostrare quelle che sono state le scelte fatte dagli amministratori nella redazione del bilancio  stesso. 

Inoltre la Nota Integrativa ha la funzione di:

  • integrare i dati dello Stato Patrimoniale e del Conto Economico, fornendo ulteriori informazioni;
  • dare una motivazione ai comportamenti tenuti dagli amministratori di un’impresa per quel che riguarda le valutazioni effettuate nello stilare il bilancio e le scelte dei valori indicati nelle diverse voci. 

Una guida per comprendere il bilancio 

Dalla lettura di questa breve guida avrai sicuramente compreso come stilare un bilancio in modo corretto e leggerlo per interpretarne i risultati non sia un’operazione semplice.

………………………………………………………………………………………………………………

Se ti piace l’articolo, lascia un commento e condividilo


    1 Response to "Bilancio – da quali elementi è composto?"

    • […] calcolare il cash flow dovrai partire dall’esame dei dei documenti del bilancio: prima di tutto dovrai individuare l’utile operativo, da cui andranno sottratte le tasse e gli […]

Leave a Reply

Your email address will not be published.