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Finanziare una startup: probabilmente uno dei passaggi più difficili per realizzare un progetto di business innovativo e vincente.

Perché se è vero che per arrivare al successo sono necessari una buona idea e un’ottima execution, è altrettanto vero che senza ottenere dei finanziamenti, in modo continuativo e, in alcune fasi di sviluppo, anche per ingenti capitali, è assolutamente impossibile creare un business.

Una delle attività che maggiormente impegnano gli startupper, già dalle prime fasi di sviluppo, è proprio quella del fundraising: individuare i soggetti che possono finanziare la startup e convincerli a investire.

Perché non devi mai dimenticare un fattore importante: l’investimento in una startup è per sua natura un investimento ad alto rischio, quindi non è così facile trovare soggetti che sono disposti a rischiare.

Individuare i soggetti “giusti” e le alternative adatte per investire in una startup è già un primo passo importante: permette infatti di non sprecare tempo con chi non ha intenzione o competenze per effettuare questo tipo di “scommessa”.

# Finanziare una startup: chi fa da sé

In questa guida troverai indicati alcuni dei canali che nella maggior parte dei casi le startup utilizzano per finanziarsi: quindi si parla di soggetti esterni alla società stessa, che possono o meno, a seconda del tipo di finanziamento, entrarne a far parte.

Ma per le primissime fasi di sviluppo è anche possibile ricorrere al bootstrapping: in questo caso è lo startupper a finanziare direttamente la startup, utilizzando capitali propri.

Si tratta di un sistema di finanziamento a cui alcune startup hanno fatto ricorso con successo (basta pensare al caso di Supermercato24), ma che però non può essere utilizzato per somme particolarmente alte e nemmeno per lunghi periodi: può essere considerato un intervento di emergenza, che permette alla startup di partire con l’attività oppure di superare un momento di crisi di liquidità.

I canali esterni più utilizzati dalle startup, in fasi diverse del loro processo di sviluppo, sono:

banche
finanza agevolata
business angel
venture capital
crowdfunding

# Finanziare una startup: rivolgersi a una banca

Il finanziamento bancario (o attraverso società finanziarie) è probabilmente il primo modo di finanziare una startup che ti viene in mente: in fondo, quando un soggetto ha bisogno di denaro, la soluzione più immediata è quella di rivolgersi a una banca.

La realtà dei fatti è però molto diversa da quello che puoi immaginare: nell’ultimo decennio, in concomitanza con le grandi crisi economiche globali, si è verificato, in maniera sempre più marcata, il fenomeno del “credit crunch”: le banche sono sempre meno propense a concedere finanziamenti, soprattutto alle nuove imprese, e le condizioni di questi finanziamenti si rivelano sempre più onerosi per chi li riceve.

La situazione sembra però tendere a un cambiamento: proprio gli istituti bancari più importanti (comprese le “banche di sistema”, Unicredit e Intesa Sanpaolo) hanno iniziato a inserire fra le loro offerte anche alcune specificamente dedicate alle startup.

Se si ha la possibilità di accedere a queste offerte si può godere di condizioni migliori rispetto a quelle previste per i finanziamenti ordinari: questi infatti spesso richiedono delle garanzie reali o personali o anche l’intervento di un soggetto terzo che faccia da garante.

Vantaggi

La caratteristica più interessante dei finanziamenti bancari è che sono erogati senza una particolare finalizzazione (ovviamente non sempre, se si tratta di credito agevolato è possibile che vengano poste determinate condizioni: quindi puoi utilizzare il denaro ottenuto come meglio credi, senza essere sottoposto a un’attività di controllo e rendicontazione.

Svantaggi

Salvo i casi di prestiti agevolati previsti per le startup, i finanziamenti bancari hanno spesso un costo molto elevato: quindi il doverli restituire può mettere in difficoltà la tua startup, soprattutto nelle fasi in cui le spese superano le entrate.

# I bandi di finanza agevolata

I bandi a finanza agevolata rappresentano una sorta di “Santo Graal” nella ricerca di canali per finanziare una startup: capitali a tassi di interesse molto bassi (in alcuni casi anche a fondo perduto), che vengono erogati da organismi pubblici (e anche privati) per favorire lo sviluppo delle startup.

Nella maggior parte dei casi per accedere a questo tipo di fondi è necessario partecipare agli appositi bandi, che indicano quali sono le caratteristiche che deve presentare la startup per essere ritenuta idonea: si tratta di un’attività che va eseguita con la massima cura, in modo da avere concrete possibilità di accedere ai fondi messi a disposizione.

Considerando che attualmente sono diversi i bandi messi a disposizione delle startup innovative, è importante sempre tenere sott’occhio il sito dedicato al progetto del MISE Smart&Start Italia, per essere pronti ad approfittare di eventuali nuovi bandi.

Vantaggi

Il fatto di dover corrispondere un basso costo di interessi è sicuramente il vantaggio più interessante della finanza agevolata: in molti casi i tempi di restituzione del prestito sono abbastanza lunghi da non pesare in modo esagerato sulle casse della startup, senza dimenticare la possibilità di accedere a contributi a fondo perduto.

Svantaggi

Fra gli svantaggi dei bandi di finanza agevolata si possono considerare il fatto che in alcuni casi l’erogazione del contributo è condizionata al suo utilizzo, che deve avvenire secondo le indicazioni contenute nel bando, e nella forte concorrenza che è presente per accedere a questi fondi: è importante, prima di partecipare al bando, accertarsi che la tua startup abbia tutte le caratteristiche richieste, altrimenti rischi di impegnare tempo ed energia inutilmente.

# Business Angel

Con i Business Angel si entra nel mondo degli investitori professionali ed esperti di startup.

Le associazioni di Business Angel, oppure i singoli soggetti, scelgono quali startup finanziare in base alla validità del progetto di business e alla possibilità di realizzarlo in concreto e quindi di ottenere una remunerazione dell'investimento nel capitale della società.

Per finanziare una startup il Business Angel non effettua un prestito, ma acquisisce delle quote della società stessa, in proporzione al suo investimento: nella maggior parte dei casi questa operazione viene effettuata tramite un aumento di capitale.

A differenza di una banca o di una società finanziaria, un Business Angel non si limita però a fornire il capitale: collabora invece con la startup per favorire la crescita e lo sviluppo, fornendo tutta una serie di strumenti utili per raggiungere questo obiettivo.

Il Business Angel mette a disposizione la sua esperienza e professionalità e il suo network di conoscenze in modo che la startup ne possa approfittare e quindi accelerare il processo di crescita: questo perché dalla crescita di valore della società nasce il guadagno per il Business Angel.

Vantaggi

L’investimento dei Business Angel può riguardare anche startup innovative che siano all’inizio del loro processo di sviluppo e che quindi offrono un alto rischio e poche garanzie che i capitali investiti possano essere restituiti: una possibilità che altri finanziatori (come le banche) non offrono.

Oltre al capitale c’è anche la collaborazione allo sviluppo della startup e la possibilità di usufruire di un network di conoscenze che sono offerti da Business Angel e che possono avere un valore inestimabile per una startup: riuscire ad attirare l’attenzione di questo tipo di investitore professionale con un progetto di business aumenta di molto le possibilità di successo.

Svantaggi

Per un Business Angel il successo della tua startup è determinante (altrimenti non l’avrebbe finanziata): questo vuol dire che, con l’ingresso nella società, molto probabilmente questo investitore interverrà attivamente nella gestione della stessa, con l’obiettivo di proteggere il suo investimento.

Di contro potresti vedere ridotto il tuo potere nel controllo della startup che hai creato: una limitazione che può essere anche molto rilevante e che potrebbe crearti dei problemi.

# Venture Capital

Venture Capital: i grandi investitori entrano in gioco

I Venture Capital sono investitori professionali che puntano la loro attenzione su startup in una fase avanzata di sviluppo e che presentano un ritmo di crescita molto elevato: questo perché puntano a ottenere un guadagno importante in un tempo relativamente breve.

Il sistema per finanziare una startup è lo stesso visto per i Business Angel: l’iniezione di capitali nella società in cambio di quote della società stessa, a seguito di un aumento di capitale.

E come i Business Angel anche i Venture Capital possono supportare la startup finanziata con la collaborazione di professionisti oppure con l’ingresso in network qualificati.

Vantaggi

Fra i vantaggi di finanziare una startup attraverso un Venture Capital c’è sicuramente la “potenza di fuoco” di questa categoria di investitori: infatti i Venture Capital sono in grado di investire anche capitali molto ingenti, in modo da favorire una crescita rapida della startup.

La quantità di capitale fornita da un Venture Capital è decisamente maggiore rispetto a quella che potrebbe fornire un Business Angel o anche una banca: per questo è importante presentarsi a questi investitori nel momento giusto e con un progetto già avviato e concretizzato.

Svantaggi

Il Venture Capital scommette in una startup somme di denaro che sono spesso molto elevate: per questo ha interesse a proteggere il suo investimento e fare in modo che la startup raggiunga rapidamente il suo massimo sviluppo, per poi monetizzare l’investimento stesso con la vendita delle quote (in caso di exit o IPO).

Per fare questo difficilmente il Venture Capital si occupa della “ordinaria amministrazione” della società (che dovrebbe essere in questa fase perfettamente rodata), bensì interviene, grazie ai poteri dati dalle quote possedute, per determinare la strategia d’impresa.

Come nel caso dei Business Angel, anche in questo caso si tratta di un’ingerenza che potrebbe risultare difficile da gestire per uno startupper.

# Crowdfunding

Sempre più utilizzato dalle startup, nelle sue diverse forme, è il canale di finanziamento del crowdfunding: in particolare il reward e l’equity sono strumenti efficaci per finanziare una startup.

Il reward crowdfunding è utile per testare un prodotto e allo stesso tempo raccogliere i fondi necessari per lo sviluppo della startup; l’equity crowdfunding prevede invece un prodotto o servizio già testato e lanciato sul mercato e permette la raccolta di capitali anche molto importanti.

Il reward crowdfunding prevede una ricompensa in cambio del finanziamento: può trattarsi di uno sconto sul prodotto o servizio offerto oppure della possibilità di averlo prima della commercializzazione sul mercato.

Nel caso dell’equity crowdfunding gli investitori vengono ricompensati tramite quote della startup: diventano quindi veri e propri soci, anche se nella maggior parte dei casi, con diritti amministrativi limitati, per cui non possono ingerirsi direttamente nell’amministrazione e nella gestione della startup.

Vantaggi

Ricorrere al crowdfunding permette di proporsi a una platea di investitori molto ampia: inoltre, nel caso del reward crowdfunding i costi di organizzazione di una campagna sono molto contenuti.

Svantaggi

Qualunque sia il tipo di crowdfunding che si sceglie, è necessario prevedere una campagna di marketing efficace, altrimenti il rischio di insuccesso è molto alto; per quel che riguarda l’equity crowdfunding è importante anche prepararsi con la massima attenzione all’ingresso di nuovi soci nella startup, predisponendo le regole per le nuove quote in modo da non perdere il controllo sulla società.

Hai visto 5 modi per finanziare una startup, con le loro caratteristiche, i vantaggi e gli svantaggi: hai già provato uno di questi strumenti per finanziare il tuo progetto di business? Ti va di raccontarci come è andata in un commento?

A ogni diversa fase di vita di una startup corrispondono uno o più tipologie di investitori a cui fare riferimento per ottenere il capitale necessario allo sviluppo del progetto di business.

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