Se stai pensando di creare una startup e sei alla ricerca di una percorso che ti guidi verso il tuo obiettivo, eccoti tre modalità per creare una startup che non richiedono tempistiche molto lunghe e neanche ricerche molto laboriose.
#Metodo n.1 per creare una startup:
Customer Development
Si tratta di un modello formalizzato nel libro “The Four Steps to the Epiphany” (Blank 2005) utile a guidare l’imprenditore nella costituzione di una Start-Up, partendo dall’idea fino alla creazione dell’azienda.
Questo modello si base sul concetto che le teorie sulla creazione delle grandi aziende non si possono applicare alle startup.
Tutto ciò perchè nel caso di una startup, l’obiettivo non è lo sviluppo di un prodotto, ma di un mercato e dunque la priorità è l’individuazione di quelle persone che saranno le prime ad utilizzare il prodotto/servizio.
In sostanza si tratta di quelle persone che definiamo early adopters
Per raggiungere questo obiettivo, il processo di “Customer Development” si articola in quattro fasi: customer discovery, customer validation, customer creation e company building:
Fase 1 – “Customer discovery”.
In questa fase si individuano i clienti aventi il problema che la Start-Up vuole risolvere e si cerca di capire se questo problema è effettivamente importante per loro.
La validazione di questa fase avviene confrontandosi nella realtà con i clienti, parlando con loro e raccogliendo informazioni.
L’obiettivo è capire se esistono i clienti e un mercato, apprendendo direttamente da loro le necessità dai potenziali clienti.
Fase 2 – “Customer validation”.
Una volta identificati i clienti e verificata l’importanza del problema individuato che si vuole risolvere è necessario individuare un processo di vendita che sia ripetibile.
Testare questo processo nella realtà, è possibile confermare l’esistenza del mercato target.
Fase 3 – “Customer creation”.
Generate le prime vendite e validato il modello di business che s’intende adottare è necessario capire quale strategia adottare per sostenere la domanda del prodotto.
Le scelte sono influenzate a seconda che la Start-Up voglia entrare in un mercato nuovo, esistente oppure intende ri-segmentare un mercato esistente.
Fase 4 – “Company building”.
E’ il passaggio finale che consiste nel transito da un’organizzazione informale (in cui il focus è apprendere dai clienti e validare il modello di business) a una struttura più formale dotata di divisioni e responsabili per ciascuna unità.
#Metodo n.2 per creare una startup:
Lean Startup
Il termine Lean Startup è stato coniato nel 2008 e descritto nel libro Lean Startup di Eric Ries.
Si basa sul concetto che, grazie alle nuove tecnologie, è possibile creare velocemente un prodotto minimo commercializzabile (chiamato Minimum Viable Product) caratterizzato dal minor numero possibile di funzioni, sufficienti a garantire il funzionamento di ciò che si vuole portare sul mercato.
In questo modo la commercializzazione avviene il prima possibile, si iniziano a instaurare le relazioni con il cliente e quindi a raccogliere i feedback che permetteranno di perfezionare il prodotto in modo da soddisfare pienamente le esigenze ed aspettative della domanda.
L’obiettivo finale è quello di creare una continua iterazione con il mercato, ricercando il maggior numero di contatti possibili con l’utenza finale così da minimizzare i rischi di mercato rispetto ai rischi tecnologici.
In questo modo è possibile sviluppare un prodotto/servizio che effettivamente il mercato desidera.
#Metodo n.3 per creare una startup:
Business Model Canvas
Il “Business Model Canvas” è un metodologia introdotta da Alexander Osterwalder e Yves Pigneur in “Business Model Generation” e ha come obiettivo quello di organizzare in modo analitico il business model di chi vuole creare una startup.
Questo metodo offre un quadro d’insieme che permette di visualizzare le connessioni tra gli elementi che sono alla base di una startup e, recentemente, sta cercando di sostituirsi o integrare il modello del Business Plan.
Grazie alla sua rappresentazione in 9 blocchi permette di avere una visione d’insieme degli elementi necessari per creare una startup
I 9 blocchi raffigurati graficamente rappresentano:
1) Clienti
Sono le persone a cui la startup vuole indirizzare la propria offerta
2) Value Proposition
L’insieme elementi contenuti nei prodotti/servizi offerti, che generano valore per il cliente;
3) Canali
Rappresentano le diverse modalità con cui una startup interagisce con i propri clienti;
4) Relazione
Individua il segmento di clientela servita
5) Ricavi
Riguarda da dove arrivano i flussi monetari pagati dal cliente a fronte dell’erogazione del servizio/vendita del prodotto.
6) Risorse Chiavi
L’insieme di asset a disposizone per svolgere il proprio business;
7) Attività Chiavi
L’insieme di operazioni svolte per svolgere il proprio business;
8) Partner
Rappresenta la rete di coloro che interagiscono con la startup e che permettono lo svolgimento del proprio business;
9) Costi
La descrizione dei principali costi fissi e variabili generati dall’esecuzione del business;
Questo modello è famoso per la sua semplicità.
Infatti viene suggerito, nelle fasi iniziali di ideazione del business model, di utilizzare una lavagna suddivisa nelle 9 aree descritte.
Successivamente il team scrive dei post-it nelle varie aree, suggerendo gli elementi rilevanti da tenere in considerazione.
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